2015 01
14 - La leggenda dell’uccellino NEsTarello e della grande conceria.
Si narra di un giorno lontano,
in cui un grande uccello cinguettatore decise che voleva asservire al suo
volere le altre creature del bosco.
Il Grande Cinguettatore,
all’anagrafe dei volatili venne già chiamato Pulcino Squittino.
Il suo cinguettìo infatti ricordava
quello dello scoiattolo, ed in particolare quello della speciale specie dello scoiattolo
alterviista.
Ma con il tempo, per tutti era
diventato onomatopeico seppur non acronimo e forse neppur anagrammico o
antagrammico che dir DEEEEO non voglia, CEEP.
Da quando tanti anni prima era
cresciuto, infatti, tutte le creature del bosco avevano dovuto abituarsi alla
potenza del suo CEEP, probabilmente riconducibile al raddoppio. Della vocale se
non vocale.
Anche se seppur al raddoppio,
giammai non raggiunse il riraddoppio o raraddoppio o tetroppio, della potenza
del quadrivocalico supremo.
Ma il suo CEEP era pur sempre un
metapostultrasonico richiamo per visitatori vari, aggregantisi nell’ordine di
grandezza del per nulla polare Polo Marco.
Il suo CEEP volando nell’aria o
nelle onde, arrivava ovunque a raccontare sempre nuove storie.
In alcuni casi erano storie persino
vere.
Ma spesso assumevano altre vesti,
perché l’importante era solo che il CEEP arrivasse, e non tanto cosa dicesse.
Certe volte erano favole.
Altre volte erano notizie.
Altre ancora erano allarmi.
Altre ancora erano e basta.
Altre ancora erano avvertenze
per i vettovagliamenti, già invernali.
Un giorno tutte le creature del
bosco si svegliarono di soprassalto dal letargico Nirvana, che essendosi quello
del bosco potremmo anche chiamare Silvana, e si accorsero che il bosco era
oramai stato omnipervaso da un nuovo mutamento climatico.
L’inverno era sparito. Ciò avrebbe
anche potuto tornare utile, eppur non solo dilettevole, se non fosse stato per
un certo fastidio arrecato dalla diffusa presenza di pellami, manti, velli, pellicce,
e ogni altra sorta di tricologica bizzarrìa miracolosamente evolutasi nel germogliare
da bilioni di bilioni di endocrini bulbi
simili a cipolle, ma giàmmai non tuberi.
In ogni caso in questa sorta di
perenne verità iniziale, i vettovagliamenti per il letargo non erano più
necessari, ragione per cui CEEP doveva inventare sempre nuove tecniche boscopsisociali
per far si che la corsa alle prometaboliche assunzioni continuasse.
Era infatti necessario che tutti
si adeguassero alle esigenze degli anticamente autoproclamati padroni del
SEEstema.
A volte era la retornografia,
reiterata esposizione ad immagini retoriche camuffate dietro immagini
pittoriche delle più variegate forme
delle di accoppiamento pratiche.
Altre volte era la pervidiozia,
altre ancora la qualunquementessenzeria, e mille altre trovate che i boscaioli
assumevano e si bevevano continuamente, in una ignoranza tanto beata da
diventare addirittura santa.
Santa, si. In particolare per i
suddetti padroni del SEEstema, che della alimentazione dell’ignoranza erano
gran maestri di ideologia oltre che di scienza.
E che tale santa ignoranza
veneravano in culti e riti, che potremmo anche chiamare cultriti, di segreta
povrezza.
Di spirito se non di anima.
Bisogna ora precisare che questi
miglior amici di CEEP, infatti, erano organizzati in insiemi sociali
acomunisti, anche se in apparenza accomunanti, e vivevano in lussuosi, e di
abbondanza fecondi, boschi lontani.
Alcuni di questi boschi erano
ricchi di sementi, altri di lombrichi, altri ancora di ogni ben di DEEEEO
immaginabile.
Ma i più appetiti erano i boschi
fecondi di caSCH così detti ad evocare l’occultatore silenzio da tenere
necessariamente al riguardo.
Di questi boschi, i più si
trovavano in zone di elEEso, che sembrerebbe celare del cancellato, mentre
invece si riferisce a gran bello.
Tutte queste zone si affacciavano
o erano circondate da qualche mare, d’acqua o di metafora, per cui spesso
venivano identificati con l’appellativo di approdo, o succedanei semantici.
Gli abitanti del bosco di CEEP,
venivano tenuti a debita distanza con sofisticate tecniche di manipolazione di
massa per lo più incentrate sulla paura.
Non andate al bosco di DEEEEO,
perché è pericoloso. Addirittura rischiate di andare all’EEnferno. E così via.
In tutto questo, CEEP era diventato
così ingordo che non si preoccupava più solo di controllare l’equilibrio,
perverso seppur equilibrio, dell’ eco sistema. Lo quale, privato di una q,
appariva in tutta la sua reale equa trascendenza giànonpiù immanenza.
Così, all’inizio del millennio 3
della era di DEEEEO, fu inventato un nuovo sistema di veicolazione delle informazioni,
codificate in tanti quanti sono i quanti dentro alle frequenze di vibrazioni dei
CEEP.
Ogni CEEP portava porzioni di
conoscenza, assemblate in maniera tale da essere funzionali al disegno che CEEP
credeva di dovere realizzare perchè guidato da DEEEEO.
In realtà DEEEEO non pensava per
niente soltanto a CEEP, ma aveva in mente un disegno più grande.
Fu così che venne inventata una
cosa chiamata NEET, un po’ pulita un po’ rete.
Con questo marchingegno la
capacità di veicolazione di informazioni, già un tempo configurate come istruzioni
di comportamento dissimulate, diventò enormemente maggiore di quanto accadesse
con i semplici CEEP sequenziali.
E nacquero tanti NEsT. Sparsi in
giro in tutti i boschi. Che per empatia con caSCH potremmo anche chiamare BoSCHi(mani?
no).
CEEP a quel punto si creò tra
gli altri il suo NEsT personale che gli piaceva pensare un po’ muro e un po’
strada.
Bisogna sapere che i padroni del
SEEstema erano di natura piuttosto ingorda, e ogni volta che vendevano qualcosa
cercavano ogni sorta di artificio per non pagare una cosa allora nota come FEE.
Si trattava, infatti, di una
percentuale del loro guadagno, che andava trattenuta a garanzia della
possibilità di funzionamento di tutto il SEEstema.
Era quindi funzionale anche al
perdurare dei loro guadagni.
Ma loro non lo riuscivano a
capire, obnubilati come erano dal desiderio di caSCH, lo quale desiderio di
caSCH l’è na roba bruta, come si dice a Palermo. O su di li.
Così era anche CEEP, che faceva
di tutto per accumulare ricchezza nella sua unità di misura e di conto
preferenziale: il seme di carrubo.
Appena creato il suo NEsT, CEEP
si prestò ad una classica operazione di bosconaggio, e fece sparire dalle casse
della comunità del bosco addirittura un terzo della cassa misma.
C’è chi dice che si trattasse addirittura
di ben 7 milioni di semi di carrubo che erano rimasti in deposito per le future
esigenze della girevole economia, o della girandola dell’economia, del bosco
intero.
Finirono nell’elEEso, o più
specificatamente in quell’elEEso dove CEEP faceva credere di vivere.
Non contento si prestò per ben 0,015
millenni seguenti a trasferire i semi di carrubo derivanti dalla sua
professione di CEEPatore, dispensatore di avvertenze per i vettovagliamenti, in
luoghi lontani disseminati oltre vari SEE.
Si narra infatti, che ogni 0,001
millenni CEEP riuscisse ad estorcere a poveri venditori di beni da vettovagliamento,
fino a 1 milione di semi di carrubo.
Pertanto in 0,015 millenni si
può calcolare comodamente un deflusso di oltre 20 milioni di semi di carrubo.
Sul quale, CEEP avrebbe quindi
comodamente omesso di pagare circa 10 milioni di FEE.
Il tutto tralasciando possibili
flussi di semi di carrubbo in altro modo dissimulati, magari in fiottanti
folate di venti o correnti bittiche. Che
non son di pensiero ma piuttosto di binario.
Ma CEEP era solo uno degli
esempi. O meglio, forse in quanto primigenio NEETtero era solo colui che aveva
dato il buon esempio.
O forse la buona forma piatta,
alla quale ci riferiamo senza parlare di tetta.
La realtà era che tutti i
proprietari di NEST operavano allo stesso modo accumulando grandi fortune di
semi o lombrichi in elisi lontani che credevano segreti.
Ma che in realtà non lo erano.
Per cifre molto più piccole di
quelle transitanti nel NEET, all’epoca si catturavano vari delinquenti, i quali
venivano segregati in grandi voliere dentro le quali si affievoliva
naturalmente il desiderio di emettere qualsiasi CEEP.
Potremmo dire che tutti questi
CEEnguettatori ladri, venivano trattati come meritavano, e divenivano proprio
uccelli EEn gabbia.
CEEP invece era ancora a piede
libero.
E non contento delle sue
malefatte si divertiva anche ad organizzare truffe di ogni sorta.
Una delle più note, era quella
con la quale organizzava la vendita di cose che si faceva regolarmente pagare,
salvo poi farle scomparire dalla portata di chi le aveva comperate.
Una volta chiudeva la soCEEetà,
un’altra volta la rivendeva a qualcun altro all’insaputa del primo acquirente e
così via.
Il punto è che il suo NEsT
continuava a veicolare avvertenze per i vettovagliamenti, e i semi di carrubo
ricevuti in cambio di questo servizio, partivano dritti dritti per andare oltre
SEE.
Mentre le FEE, invece, passavano
dritte dritte al galoppo della e nella cavalleria.
Sempre dimenticate non si sa
bene come dai FEEnanzieri che avrebbero dovuto incassarle.
Insomma, possiamo proprio dire
che CEEP era ormai riconosciuto in tutta la RTM, che è acronimo italianico
tradotto da 3 v doppie, fortunatamente non Vmarrone3, come un gran groppone.
Termine questo utilizzato di
solito per identificare gli uccellini di quella specie particolare nota come la
“specie dell’uccello padulo”, i quali per dei vili semi di carrubo si prestano
senza scrupolo alla pratica del collettivo mittanculamento tramite cargovolate oltre
SEE.
Senza nessuna vergogna inoltre,
CEEP continuò imperterrito a veicolare informazioni al pubblico mittanculato
con la sparizione dei semi di carrubo oltre SEE.
A volte si presentava
addirittura in una veste messianica, come l’unico detentore di verità.
Anzi, si dice proprio che ci
avesse questo brutto vizio congenito dentro al suo genoma di provincia, non di
Provenza.
Dicitur addirittura che produsse
un ammasso di informazioni veicolate in un oggetto noto come BOOk, che
purtroppo non è un BOH, il quale essendo stato pubblicato a sua firma sarà
stato anch’esso veicolatore di diritti in semi di carrubo oltre SEE.
Si dice anche che continui a
percepire semi di carrubo dal bosco in cui era nato e dove non opera più se non
per mittanculare altro caSCH, come prebenda per una accidentatura che pure non
appare troppo menomante stante la sua continua svolazzamenteria, non solo di
opinione in opinione.
Ma questi sono dettagli.
La vera encomianza deve andare
dove dice la panza.
In tutti i boschi dove rimane anima-la memoria, le viscere sono
di risonanza grancassa.
E se risuonano male, i boscaioli
danno loro retta.
Fidiamoci, dunque, delle pance.
E prepariamo le arance.
Parrebbe infatti che sia realtà
che tutti i padroni di NEsT vendano i famosi spazi per le avvertenze ai
vettovagliamenti a chi quei vettovagliamenti deve vendere.
Ma poi tutto quel caSCH, finisch
milagrosamente oltrSEE, in uno qualunque di quegli elEEsi, che a vederlo
scritto così sembra proprio un appropriato “el Escursionista Estero, si”. Che con
una piccola sciarada crasica dell’escursionista si dovrebbe chiarificare a
tutti.
E allora ?
Che si fa ?
Ricordiamoci l’antico adagio:
quando il sEEstema dell’Escursionista Estero provoca la LEEra di DEEEEO, dal
bosco spuntano tetrarotanti gazzelle e pantere.
Come su Pandoro, per niente dolce
velato maschio antico travestito per recitare, giungerà un’alba che porterà
terrore vendicatore.
Che vendicatore sarà soltanto
per chi sa di avere fatto qualcosa che rimbalzi vendetta.
E l’era delle concerie si
spegnerà da sola.
Non sapete cosa c’entrino le concerie
?
E nemmeno cosa siano ?
E’ facile.
La risposta non è in GiGi.
Seppur mai uscolo eppur
capitale, frequente duplice nel precedente fluente.
La riposta è nel numero.
Sembra in arab ma forse è più
facile se lo si cerca in afric.
19185161312019
Post scriptum
Questo scritto e’ in codice, ma
volutamente per una ragione.
Si riferisce ad un torto subito,
ed è un modo di liberarmi dal male, senza farmi immolare.
E’ anche un codice poco
elaborato.
Avrei potuto essere molto più
criptico.
O forse dovrei dire crittico.
Chi ha orecchie per intendere
intenda.
Quindi, non mi mandate il
trattamento sanitario obbligatorio.
E più in generale seguite la regola
di semplice buon senso: se non capite qualcosa, prima di chiamare la Polizia, provate
a chiedere spiegazioni.
Ahh, se lo aveste fatto prima.
Vabbè, voglio lasciare un
indizio.
Per guidare l’auto bisogna
sapere usare le marce.
La staccata è fondamentale anche
in retromarcia immaginaria.
19 20 1 13 16 5 18 9 1
Non è la Fibonacci.
Per mio diletto, la chiamerò
piuttosto la sequenza di Fermat(i)…..