domenica 30 gennaio 2022

2022 01 30 – Habemus preside

2022 01 30 – Habemus preside

Senza parole, ma non si può.

Sembrerei la Meloni senza tette.

Dai e dai dopo 7 anni habemus preside.

Istess.

Notate non papam, non presidentem.

Ma proprio preside.

Praticamente quello di terza media, anno più anno meno.

E’ che il divide ed impera funziona benissimo.

Avevamo una repubblichina, la prima.

Piccina picciò ricostruita e funzionante.

Poi sono arrivati gli alemanni

Con quelli ammerricanni che mi dicono averne ancora di paura degli alemanni

E dopo decenni di destabilizzazione ci han piazzato li in un botto solo gli scolaretti della seconda repubblichètta.

O terza non so bene, si perde il conto come con i richiami del vaccino.

Controllabili, manipolabili, corruttibili e in più ignoranti.

Evidentemente nemmeno troppo dotati se non riescono nemmeno a darsi un 600 ma restan fieri della 500.

Tutti bocciati.

Ma il punto è che ci hanno fatto sfasciare.

Hanno programmato che ci indebitassimo di modo da zavorrare la Germania garante.

Ci voleva un contrappeso e cosa di meglio di una repubblica delle banane da tirarsi dietro per vendergli qualche golf?

Così adesso tutti scolaretti viziati, felici perché hanno un nuovo preside.

Speriamo sia più buono di quello di prima così magari raccatto un 6.

Ma se è lo stesso, cretini.

Starà anche più attento a non farsi gabbare da una masnada di discoli indisciplinati intrisi di celodurismo.

Ho capito chi voleva una preside donna.

Questione di testosterone, mica parità.

E adesso?

Tra poco si va alle elezioni.

Il preside ce lo abbiamo.

Che bella scelta che è stata.

Sofferta, eh?

Ma alla fine che bel preside.

Come si presenta bene.

Quanto è signorile.

Una così brava persona.

E mo’?

Mo so’ cazzi .

Resta solo un vicepreside.

Che prima o poi gli girano i coglioni.

E va a zappar la terra di alemannia.

E a noi ci lascia senza santo in paradiso.

Ci resta solo la madonna.

Senza testosterone.

Ad avercela.

Ma che ci frega.

Richiamiamo Cicciolina.

Alla faccia della parità.

Di sfintère creperà.

Sfogando il testosterone.

Come nei cessi delle scuole medie.

Il mastino del pompino.

Ehhh.

Ci avevano ragione loro.

Ma loro chi?

 Ehhh.

‘nce lo so io.

 Ma non si può dire

 

Kalimmudda al poterem

La persa del potere 

venerdì 21 gennaio 2022

2022 01 20 – Preparazione

 2022 01 20 – Preparazione

Per  www.parolebuone.org

Preparazione e studio ci fanno trovare pronti a saltare su cavallo in corsa e affrontare imprevisti di sorta.

Quando ero piccolo non capivo l’importanza della preparazione.

Mi affidavo piuttosto all’improvvisazione.

Mi fidavo di un talento latente che sentivo nascosto tra le pieghe della mente.

Il che vuol dire che non studiavo mai.

Quando mi interrogavano erano frequenti voti improbabili come uno, due, a volte zero.

Io tornavo verso il mio compagno di banco, sogghignandoci, e una volta a tiro ci dicevamo : “embeh, anche questa ce la semo levata”.

Beata gioventude.

Iniziai a capire che dovevo prepararmi quando arrivai all’università.

Al primo esame ero preparatissimo, tranne che per qualche pagina finale di un mattone illeggibile.

Scienza della frustrazione.

Mi interrogarono su quelle pagine e mi bocciarono.

Alla seconda prova saltai le stesse pagine, forse per sfida, e di nuovo mi chiesero quelle  e mi bocciarono.

Lo schema neuronale si infisse nella mia mente.

Imparai soprattutto che è meglio non sfidare i numi della preparazione.

Sono piuttosto cazzimmosi.

E attraverso la neurosfera sanno tutto.

Comunque, preparare vuol dire apprestare prima.

Apprestare è un  derivato di “praesto “e cioè a disposizione.

Insomma mi devo procurare a disposizione prima.

Prima che mi serva.

Dopo, diventa un rappezzare.

Questa sfasatura temporale è quella più difficile da far capire.

Mia figlia ha 18 anni e dice che vuole studiare medicina.

Allora devi studiare, le dico.

Ti devi preparare; soprattutto preoccupato di essere il suo primo paziente.

E invece niente.

Spera che medicina scenda con lo spirito santo come scienza infusa.

Un giorno sarà così: civiltà dell’intelletto.

Intanto e vabbè, anche questa ce la saremo levata, che vi devo dire.

Se penso a ritroso a quando mi sono iniziato a preparare, la risposta non è a scuola o al lavoro o nelle disgrazie.

La realtà è che la preparazione profonda mi è servita dal manicomio.

Ho dovuto preparami postumo a quello che mi era  successo.

Imparando a preparare il mio intelletto, sia in senso lato sia a possibili scivoloni ulteriori.

Ma ho deciso di saltare sul cavallo in corsa e cavalcare l’imprevisto.

Che mi comunicava talmente forte che non poteva non volere dir qualcosa.

Assolutamente non volevo essere esoterico o peggio ancora “new mind”.

E mi preparai, per 5 anni o più, studiando di tutto, fisica dalla quanta alla astro. Biologia, genetica, psicologia, neuroscienze e poi non ricordo nemmeno più.

Ci si prepara per dimenticare, dice il saggio. 

Così si libera l’anima.

Ci ho “vinto” mie teorie, proesie, sofie e infine una ontologia privata, un ambiente semantico, dentro cui adesso mi muovo a piacimento consapevole dell’influenza che esercita su quello che mi circonda e su me stesso.

Anche se sembra che non si veda, tutto è collegato e ogni pensiero incide sulla gravitazionante neurosfera.

Intriso della forza dell’amore che move il sole e pure i cuori.

La preparazione è atto d’amore, dunque?

Si, certamente.

E adesso mi sento preparato a sufficienza.

E anzi diffido di chi chiama preparazione l’avidità di sapere.

Ci vuole fede a prepararsi.

In fondo è un viaggio nel mistero.

Il mio cavallo non galoppa più, ma trotta e danza come in una gara di dressage.

Un amore elegante non solo potente.

Ma io so che quella preparazione mi fa affrontare non tanto le difficoltà, quanto l’interezza delle mie esperienze, con la serenità di chi è pronto a qualsiasi evenienza, finanche, infine, alla morte.

D’altronde solo camminando tanto si trova l’imbocco in qualche porta dell’universo.

Per concludere vi smorzerei e vi direi : preparazione, mica cazzi!

E un omaggio alla baracca 52, non come bombardiere, se non di lovvosfere. 

Kalimmudda preparavit sorpresam 

B52, Love shack






domenica 16 gennaio 2022

2022 01 16 - Gasiamoci tutti

 2022 01 16 - Gasiamoci tutti

Facciamo per finta.

Sta passando.

Si vede il picco.

Si sogna il bricco.

Come pantani.

Incùbo mortirolo.

Alziamo la testa per vedere se fosse finita.

Come pecore speriamo di si.

Speriamo nel gregge.

Non pensiamo alle schegge.

Non di follia, qua sono di folìa

Ci troviamo nel nuovo mondo.

Abbiamo imparato la lezione.

E ne abbiamo approfittato per fare tutto nuovo.

Abbiamo transìto tutto in verde.

Energia pulita in cambio di geopolitica.

Uno stato di qua, una guerra di la.

Un canale di giù, un tubo di su.

Insomma, mentre il virus pedalava ci han gabbato dalla cima.

Dove son gli attivisti?

Perche’ non gli danno più voce?

Sara mica per i nuovi proclami.

Nucleare e gas in cima alla tassonomia Ue.

Ah, no.

Eran le rinnovabili.

Ups, froidiano.

E’ che non so cosa sia la tassonomia.

Suona di tasso, tassi, tassa, tasse.

Ma per il gas ci fanno la guerra.

Appena finito il tubo norreno, giù un ucraino perde terreno.

Mentre il kazaco la fa da cosacco, e la piana riserva rimane in Siberia lontana.

Ma poi il gas non faceva emissioni?

Mi sa proprio che giocano ai monopòli.

Resta il nucleare, in attesa dell’acqua idrogenata.

Basta farlo piccolo.

E al massimo facciamo un funghetto collaterale molto più piccolo di una centrale.

E ognuno girerà col suo contatore.

Una pila formato stilo farà da nano reattore, infilata ben su, su nel retto inferiore.

Sa tanto di scusa questa del reattorino.

Mentre più vero mi pare il norreno.

E quindi gasiamoci tutti.

Anzi, no.

Era gassiamoci tutti.

Olocausto carbonio.

Un trentennio a disposizione, dicono.

Con l’acqua alta alle coste, credo.

Quella storia dei ghiacciai io l’ho vista.

Svoltavo una curva e si stagliavan di bianco.

Mentre adesso ci trovo solo ermellotta da prato maròn.

Simpatici roditori, per la carità.

Ma a roderci presto il culo sarà.

Intanto io vado a piedi, emettendo solo peti.

E che puozzo fa’.

Io non perdono e tocco .

Kalimmudda a reactionem



mercoledì 12 gennaio 2022

2022 01 12 – La coerenza nel vaccino

2022 01 12 – La coerenza nel vaccino

Ebbene si.

Oggi mi son fatto la pera.

E nessuno mi ha contestato niente.

Nessun dondolìo di disapprovazione

Anzi.

Per la prima volta in vita mia c’era un esercito di esercito li apposta per bucarmi.

Ma come ?

Ma tu non eri quello che io non mi vaccino?

1.      Non sono una cavia

2.      Non approprio plusvalore

3.      Non vedo la cura

Quasi un no vacs.

Anzi no, per la carità, no vacs proprio no.

Sta di fatto che un colpo di spugna  e tanti saluti ai principi, senza accento a trabocchetto.

Ora.

E’ pur vero che la coerenza è la virtù dei cretini.

Ma in realtà non è come sembra

Sono anni che reclamo.

Addirittura pregando Stefanos santos : vaccina nos tu.

E nessuno si decideva

Mentre il tempo passava

E il virus variava

E io sognavo l’ossimorico tiranno illuminato.

Che ordinasse il da farsi.

Senza farse.

Finché è arrivato.

L’obbligator vaccinar.

Che sembra la coda, ma in realtà è quello che infine decide e si impone.

Devo dire che la macchina vaccinale appare subito come una macchina da guerra.

Con tutti i suoi alpini a corredo, addirittura commoventi volontari.

Organizzassero così l’agenzia delle entrate avremmo tappato il buco da 200 che ci attanaglia il futuro.

Comunque all’uscita faccio per accendermi una sigaretta incurante delle statistiche sui morti di tumore.

Oramai assuefatto ai morti di virus.

Vengo avvicinato da due giornalisti.

Una mi piazza il gelato in bocca.

Fanculo la sigaretta.

Che mi sostituisce col gelato

E presuppone : come è andata questa terza dose ?

La gelo con un : era la prima

E come mai solo adesso?

Perché avevo delle perplessità, e aspettavo l’obbligo.

Eh?

Eh.

Aspettavo che mi obbligassero.

E adesso come si sente ?

Sollevato.

Cioè?

Con un senso di sollievo, che altro cioè?

Me li immagino ancora li a fare domande senza ricevere risposte di dubbiosa coerenza.

Ma non è che la coerenza sia la virtù dei cretini.

E’ il dubbio che è la virtù dei scretini.

E io me lo sono vissuto per due anni.

Che sollievo questa pera.

Un viaggio da chimera.

Anche se non si sente niente.

La leggerezza rimane.

Come pensieri di brezza.

 Devi fare ciò che ti fa stare bene

Kalimmudda ipse immunix




 

lunedì 3 gennaio 2022

2022 01 01 Synfisica - Amore gravità e intelletto civiltà - Immagini PPT


Synfisica
Amore gravità, intelletto radiazione di civiltà e alcune dinamiche dominanti
https://drive.google.com/file/d/0BzJp9QwA8rYgNjZHd1c3b2FUM2M/view?resourcekey=0-6mdr1MEgo7UVtScumHXToQ
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Immagini in costruzione 
https://docs.google.com/presentation/d/1Epc1yGROPNpBtr3KLrRJL408eRoPMfBo/edit?usp=sharing&ouid=110191402270257588225&rtpof=true&sd=true
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