Viaggio in alcuni
conti di sistema.
Stato, Paese, Mondo,
corrente l’anno
2014.
Partire con i
migranti; approdare off-shore.
C’e sempre un’altra via.
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Claudio Aroldi
1 Indice delle giornate di viaggio e relativi temi affrontati
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INTRODUZIONE
C’è sempre un’altra
via
Gli scritti di seguito raccolti sono nati per scommessa.
Quando ho iniziato a scrivere non avevo alcuna consapevolezza
di dove sarei arrivato e di cosa avessi in mente.
Solo il desiderio di provare a vedere se si potesse capire
qualcosa di più su come funziona il sistema in cui viviamo.
E renderne partecipe il mio prossimo.
A posteriori, riguardando cosa ho scritto, mi accorgo di
avere prodotto una serie di “snapshots” che insieme :
- testimoniano lo stato di fatto, il come funziona, del nostro mondo;
- offrono possibili visioni alternative e praticabili per un mondo diverso.
Da qui nasce il riferimento alla citazione
in copertina : “c’è sempre un’altra via”.
Interconnessione e
osticità
Mi rendo conto, rileggendo il tutto, che per quanto mi sia
sforzato di essere divulgativo, spesso la lettura risulta ostica .
Densa di numeri e riferimenti incrociati, di fatto si
indirizza per forza di cose verso chi con i numeri sia abbastanza dimestico.
Il tutto tralasciando i riferimenti ad altri simultanei scritti
“non economici” di cui al Blog Claudio Aroldi
.
In particolare, le prime sezioni sui conti dello Stato,
rischiano di fare perdere la voglia di proseguire la lettura.
Si tenga conto, però, che uno degli obiettivi degli scritti
è quello di dare un’idea generale sui temi trattati. Così, non è scopo quello
di renderci tutti pronti per lavorare alla Ragioneria di Stato, bensì quello di
darci familiarità con gli argomenti e relativi ordini di grandezza. Ad esempio,
sarà dunque sufficiente capire che lo Stato è organizzato in 13 ministeri che
costano in totale 450 miliardi di euro, articolati come descritto nelle singole
tabelle.
La conoscenza del problema è già metà soluzione.
Relatività complessa
Credo sia interessante osservare tutto il sistema nel
complesso. E in questa logica si succedono anche gli scritti.
Non c’è possibile soluzione di continuità tra realtà micro e
realtà macro. Tutto è interconnesso. Per cui se parlo di “migranti” non posso
prescindere da “ministero degli interni”, “censimento agricolo italiano” o
sistema mondo già dentro alla “terza guerra mondiale”, come detto anche dal
Papa.
Per questo gli scritti sono calati, e traggono spunti, dagli
eventi nel corso dei quali sono nati.
E’ quindi opportuno tenere sempre a mente gli eventi: 2014
10 15 – Cronologia rassegna stampa da settembre 2014
Un determinato fenomeno assume maggiore o minore peso
relativo a seconda del contesto circostante.
Gli scritti, pertanto, hanno senso in quanto scritti “corrente
l’anno 2014”.
Approccio reale
Un valore aggiunto che credo di potere affermare esista, è
quello di prescindere da enunciazioni teoriche astratte.
Quindi un valore aggiunto che penso esista, è il fatto che
ogni tema è trattato nelle sue manifestazioni concrete, reali.
Rendendo così comprensibile la sua effettiva dimensione
pratica.
E rendendo così anche comprensibile come si muove il
contesto circostante, in primo luogo quello politico.
Tutto ciò va a scapito di una possibile universalità
temporale.
Perché molte cose, se venissero lette nel 2020,
probabilmente non avrebbero senso.
Mentre alcune altre, fortunatamente, manterranno
l’universalità e, forse, potrebbero addirittura risultare profetiche.
Destinatari
Se dovessi individuare una categoria di lettori
preferenziale, non avrei dubbi : gli studenti universitari. Poveretti.
Se ai miei compagni e a me avessero insegnato in maniera
pratica quello che sono riuscito a imparare da solo nei 25 anni post laurea, avremmo risparmiato alcuni
decenni.
E con alcuni, forse, l’altra via l’avremmo già imboccata.
EPILOGO
La teoria dello scoiattolo
Appesi ai rami di alcuni pini
pendono dei contenitori pieni di semi di vario tipo, messi li per fare mangiare
gli uccelli.
Li ho appesi io con mia figlia,
per fare si che lei imparasse. Tante cose.
Sono creature di Dio anche loro,
ovviamente. E se diamo loro un aiutino per mangiare facciamo un cosa buona.
Eppoi sono uno spettacolo da
guardare.
Un giorno ai piedi di un pino si
presenta uno scoiattolo. Mia figlia lo battezza “pancia bianca”. Questo cerca
da mangiare tra quello che è caduto in terra.
Faccio osservare a mia figlia che
mentre mangia, tra un seme e l’altro, osserva gli uccelli che vanno dritti alla
fonte dei contenitori dove c’è parecchio ben di Dio in più.
Va avanti così per vari giorni.
Fino a che un giorno decide di
provarci anche lui.
Si arrampica sul tronco, e
restando aggrappato con 3 zampe, con la quarta cerca di afferrare il
contenitore.
Ogni volta che ci prova però,
questo inizia ad oscillare e lo scoiattolo lo perde dalla sua portata.
Va avanti così parecchio tempo.
Cambia alberi e contenitori, ma
sempre con lo stesso risultato.
Ad un certo punto sembra che “molli
il colpo”.
Scende dall’albero, va in terra,
mangia qualche seme caduto e alla fine si siede, sempre guardando gli uccelli e
dando a noi le spalle.
Io lo vedo corrucciato, con il
mento appoggiato ad una zampa, che si chiede come fare.
Resta li un bel po’.
Fermo a pensare.
Sgranocchiando qualche seme ogni
tanto.
Poi d’improvviso si alza, corre
verso un albero e si arrampica sul tronco.
Arrivato all’altezza di un ramo da
cui pende un contenitore, lascia il tronco dell’albero e cammina su quel ramo
fino a dove è legato il contenitore.
A quel punto si butta a testa in
giù tenendosi al ramo con le unghie delle due zampe posteriori e lasciando così
libere le due “mani” anteriori.
Con la destra fa per afferrare il
contenitore che si mette ad oscillare andando verso la sinistra. A quel punto
con uno scatto fulmineo lo scoiattolo allunga la zampa sinistra, e tenendo il
contenitore con tutte e due le zampe se lo porta al petto. Trattenendolo a se
con una zampa, con l’altra inizia a “ravanarci” dentro abbuffandosi di semi a
più non posso.
Io inizio a ridere e guardando mia figlia le dico “impara
Vittoria, impara….:
“c’è sempre un’altra
via.”