venerdì 24 giugno 2022

2022 06 – La musica del silenzio

 2022 06 2024– La musica del silenzio

Per www.parolebuone.org su www.shareradio.it - Silenzio

Ci affanniamo tanto ogni volta a cercare una giusta e pertinente citazione musicale.

Eppure dimentichiamo che la musica è fatta di silenzi.

Tra una battuta, o una nota, e l’altra quello c’è in mezzo.

Ed è più abbondante e importante del “rumore” interstiziale.

Senza silenzio non c’è musica.

Lo sanno bene quelli in guerra.

Che abituano l’orecchio al suono della paura.

Tambureggiati dalla musica della guerra stessa.

Il ritmo di una mitragliatrice.

I boati delle bombe.

I sibili di un missile.

Fino al suono di una baionetta che affonda nella carne.

E’ una musica che non vogliamo più sentire.

Ho provato ad estraniarmi.

Ed a praticare lo sciopero del silenzio.

Con che diritto sono caduto nella trappola dell’oblio.

Ma la neurosfera mi ha richiamato all’ordine.

E mi sono sentito in dovere di dire la mia.

Quella di tanti.

Non è mica un gioco a premi a chi è più originale.

Eppure la scelta del silenzio aveva la sua poesia.

Ma non per chi combatte.

O ne subisce le conseguenze.

Adesso siamo in una ennesima guerra.

Che rischia di trasformarsi in macabra routine.

Smorzata la paura, nostra, resta un conflitto che si sta allontanando di decenni e chilometri.

Sembrava vicino, ma la musica delle futili parole se lo è portato via.

A casa loro.

Chissà quanto durerà.

Magari decenni, insegna la storia.

E magari diventerà davvero la musica della terza guerra mondiale.

Noi non possiamo che sperare.

E sostituire la musica delle bombe con quella di fine ordinanza.

Aspettiamo.

Il silenzio.

Quello di una e tutte le guerre finite.

Silenzio di ordinanza

O di fuori ordinanza, vai a sapere.

 

Kalimmudda ipsum dixit

domenica 12 giugno 2022

2022 06 12 – Impazienza di sole

 2022 06 12 – Impazienza di sole

 E così e’ passato il riposo.

I neuroni si sono ricaricati.

Almeno un po’.

E intanto niente e’ cambiato.

Ce chi dice non cambia niente, se a cambiare non e’ la gente.

Guerre.

Profughi.

Poveri.

Derelitti.

Ambiente.

Sono ancora tutti in coro.

Al loro posto.

Io mi sono estraniato qualche tempo.

Mi e’ servito a superare una overdose di sconforto e disgusto.

Pensavo di avere esaurito il mio compito.

Invece la neurosfera mi ha richiamato all’ordine.

E’ un moto d’ansia che mi ha imposto di riprendere a dire la mia.

Non che ci sia granche’ di originale.

Ma e’ una voce nel coro del vento.

L’unico modo per arginarla, quell’ansia.

Richiamato all’ordine.

Per alimentare la neurosfera di pensieri buoni.

Cominci da te stesso e poi rivoluzioni.

Ma quanto tempo ancora ha da passare prima di poterci riposare.

Credevo che fosse stata la guerra ad atterrarmi.

Ma poi mi sono reso conto che era più ampio.

Io immagino il mondo perfetto.

Imagine.

Lo vedo.

Si può fare.

Yes we can.

Abbiamo la conoscenza per fare qualsiasi cosa.

Ma non tutti sono allo stesso stadio evolutivo.

E allora la domanda e’ semplice.

E’ una citazione.

A cui delego il ruolo di portavoce.

E a cui sono affezionato da decenni.

Vorrei chiedere a colui che governa la pace e la guerra:

quanto tempo ancora ha da passare, prima che quest’uomo si possa riposare.

Quando saremo tutti illuminati di energia stellare?

Solare.

Sole quando sorgerai, su di me su di noi ?

Ascoltare.

Tutto e’ già detto, pensato, scritto.

Basta seguire la via.

Sole quando sorgerai, su di me su di noi ?

 

Kalimmudda stellare

 

venerdì 10 giugno 2022

2022 06 10 - Il miracolo della rinascita

 2022 06 10 - Il miracolo della rinascita

 Per www.parolebuone.org su www.shareradio.it: rinascita.

La ricarica neuronale funziona.

Ho le prove.

Riposati i neuroni, qualcosa succede.

Io mi sono sentito brevemente investito da un treno di neurosfera, che tutto mi ha attraversato.

Miracolo, miracolo, miracolo.

Allora mi sono fatto una domanda

Rinascita a nuova vita?

E quante volte si vive?

La vita.

Noi la chiamiamo sempre al singolare, ma sarebbe più appropriato il plurale.

Si vive tante volte; volendo infinite.

Dipende da come decidete di misurare il tempo, che pure sappiamo non esistere.

La solita questione che è solo una convenzione con cui misuriamo le variazioni dello spazio.

E ogni variazione è un rinnovamento.

Una resurrezione.

Una rinascita.

O anche no.

Come preferite.

Per me si.

Si vivono tante vite.

Quindi ci saranno tante rinascite.

Come noto, ogni volta ci portiamo dietro quelle precedenti.

Io lo chiamo karmapasso.

Un medley di karma e contrappasso, a ricongiungere e ricucire culture lontane, come in una missione.

Così mi viene in mente anche l’eterno ritorno.

Roba di quel Federico Nice scritto in italiano affettuoso, rinato da una lingua impronunciabile.

Federico alla “Ludovico Van” di Arancia meccanica.

In uno spazio finito con un tempo infinito tutto tende a ripetersi.

Era così, mi pare.

Sempre rinascite sono.

La vita quindi è un ritornello.

Ricordo con nostalgia le mie crisi maniacali.

Sono stato e rinato universo, aria, gravità, luce, alieno, eletto, re, profeta, santo.

Tanta roba.

Ritornelli.

E prendendo l’ultimo, ricordo come il tempo sotto il tocco del santo muta in intrattenimento.

Ogni rinascita dovrebbe fare così.

Riattivare spirito positivo, che possa offrirsi intrattenitore, in senso lato, in una missione.

Così la rinascita si palesa miracolo.

E cercando l’intrattenimento, lo delego.

E dedico un vecchio piccolo capolavoro che sembra rinato per parlare per me.

Con il suggerimento di non tagliare o sfumare e attendere ascoltando con pazienza e attenzione per 8 minuti.

Nostalgia di vite passate o future.

Rinascete.

C’è chi dice non cambia niente, se a cambiare non è la gente.

Quando la musica cosiddetta leggera rinasce pesante poesia.

Miracolo.

Spettacolo.

 

Miracoli. Bisca 99 Posse - Live 1994

 

Kalimmudda ipsum dixit