Le Clofrenì
(Les Claufrenìes)
Educare e’ transumanza
L’odissea del pedagogo
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Educare è transumanza - L’odissea del pedagogo
Poemetto epico di educazione e resistenza.
Scritto per Rari&20
Premessa
In poco più di 1800 parole si intende offrire un “percorso,
o cammino, verbale” che rappresenti una visione complessiva di ruolo e mestiere
dell’educatore professionale, ma in realtà per deduzione e più in generale, di
chi si proponga o sia preposto all’educazione in senso lato.
Proprio al cammino, o percorso, si riferisce il titolo di
odissea che spesso rappresenta il mestiere in questione: un lungo viaggio tra
mirabilie, avventure, sventure, arresti e ripartenze.
Il che, d’altronde, è quello che accade in ogni vita.
Il testo nasce come fusione di esperienze e competenze di
gruppi di soggetti in vario modo legati al settore, tra i quali i Rari &20.
E’ dunque un testo di sinergia e connessione, già in quanto
tale utile riferimento ed esempio per future prassi.
La tecnica adottata è di seguito descritta in sintesi.
1. Si
è partiti con l’ annotare parole chiave sul tema da parte di uno dei gruppi
coinvolti. Sono 119 parole chiave, nidifcati nelle quali vi sono anche vari altri
schemi di pensieri o idee.
2. Nello
stesso intervallo di tempo per Rari &20 si elaborava uno schema in versi
entro cui sarebbero poi state inserite anche tali parole chiave.
3. In
tale schema le parole, sia quelle chiave (le 119) che le altre, sono state
osservate e organizzate fino a diventare versi, privilegiando una metrica di
ritmo, seppur flessibile, a scapito di un approccio da feticcio della rima.
4. La
versione estesa dell’odissea così architettata e’ di 323 versi, pause incluse.
Da questa e’ stata estratta una versione concentrata ritenuta più idonea per la
presentazione in pubblico. Questa consta di 730 parole e 165 versi, pause
incluse.
5. Successivamente
si è proceduto a sostituire due parole di ogni verso con i rispettivi link al
vocabolario Treccani. Ciò e’ stato fatto solo per la versione ridotta.
In questo modo l’”odissea”
diventa un “centro di smistamento” per i motori di ricerca internet, i quali
funzionano con dei programmi detti “crawler”, che mappano proprio i percorsi e
collegamenti degli hyperlink.
Sintetizzando, se ogni parola
dell’”odissea” si riferisce a un link Treccani che contiene almeno altre 10
parole, le 730 parole circa (ripetizioni incluse) ne “varrebbero” teoricamente 7.300.
6. Ma
questa non è la parte più interessante. Seguire gli hyperlink è prassi delle
versioni del web precedenti a quelle definite come parte del “web semantico”,
vale a dire del web che riconosce i significati delle cose. Che è intelligente,
e in quanto tale educabile.
La nostra odissea, sia nella
versione estesa (o madre) sia in quella ridotta, si pone quindi anche come
“significato” potenzialmente riconoscibile da molti.
Inoltre, essendo legata con i
link al vocabolario Treccani, se ne guadagna una associazione implicita anche
con l’enciclopedia Treccani, la quale fa riferimento al suo stesso vocabolario
per i significati delle parole usati nelle voci enciclopediche.
7. Si
ritiene che questa modalità di “ancoraggio” costituisca un “rotore semantico”,
vale a dire uno schema di pensiero (di significato) che si nidifichi nei
percorsi neurali della rete semantica e che infine possa emergere e fare da riferimento
cognitivo condiviso ricorrente e, in quanto ciò, “rotante”.
8. In
tal modo si starebbe facendo “girare” (da cui il termine di rotore) un “modo di
vedere le cose”, con tutte le conseguenze auspicabilmente benefiche,
immediatamente visibili o no, che ciò comporti.
La ritmica dei versi, serve
dunque anche a innestarsi nelle teste dei lettori, in senso lato, in maniera
più efficace di una semplice prosa.
Riferendoci al mondo della
musica, potremmo chiamare questa
modalità “effetto tecno”.
Se tutto funziona, il rotore
semantico diventa quindi una sequenza memetica di archetipi.
Una catena di basi archetipiche
replicabili che possiamo anche chiamare una sequenza di DNA pensativo.
O se preferite, e in maniera
futuristicamente visionaria, una sequenza di comandi di imprinting
per attivazione di circuiti dei cervelli-sinapsi di una ipotetica grande rete
neurale.
Se invece non fosse così, che
dirvi : bella lo stesso la storia. Buono il tentativo.
L’Odissea del pedagogo – Educare e’
transumanza. Versione completa con riferimento a parole chiave
1.
Educare è l’argomento.
2.
Tralasciate lo sgomento.
3.
Tentazion è leggerezza,
4.
una ludica carezza. (31)
5.
6.
Con i versi giocheremo,
7.
per fissarvi le memorie.
8.
Si partì con un crogioulo,
9.
di parole con un nesso.
10.
11.
Ma la sfida era la storia:
12.
costruirla senza boria.
13.
E già così s’era all’essenza:
14.
organizzare e transumanza.
15.
16.
Se da bue ti vuoi elevare,
17.
pochi santi puoi pregare.
18.
Tutti devi organizzare
19.
e insegnare ad imparare. (57)
20.
21.
Preside(nte) magno fico,
22.
ci posò lì tra gli eroi,
23.
ma distorse tanta essenza:
24.
è la norma che siam noi. (9)
25.
26.
Le parole che vi offriamo,
27.
sono dense di valori.
28.
In principio sono senso,
29.
alla fine siano allori.
30.
31.
Non è gloria che cerchiamo,
32.
ma i pensieri vi ordiniamo.
33.
Ciò che è giusto ricordiamo.
34.
Ciò che è buono declamiamo.
35.
36.
Non crediate a rose e fiori.
37.
Molto spesso son dolori,
38.
e perciò vi son sezioni,
39.
dedicate a deviazioni.
40.
41.
E’ importante la presenza,
42.
di realtà la conoscenza, (2)
43.
con la quale solamente,
44.
liberare (3) tutte
menti.
45.
46.
Ce lo disse già il latino,
47.
e-ducére è con-ducére. (5)
48.
Condottieri di progresso, (12)
49.
del sapere messaggeri.
50.
51.
Un esercito ducente,
52.
un’armata ad educare,
53.
col supporto d’un settore,
54.
da persone a segretarie.
55.
56.
Ma torniamo alli valori.
57.
Da che cosa cominciare?
58.
Di sicuro è la missione:
59.
vocazione (54) ad elevare. (13)
60.
61.
Educare è un po’ curare,
62.
non nel senso a posteriori,
63.
ma piuttosto a prevenire,
64.
coi neuroni da mappare.
65.
66.
Ci fu un gruppo di profeti,
67.
anglofòni grandi vati,
68.
ci parlavan di mattoni,
69.
di certi muri eppur di scuola.
70.
71.
Rigettarono educazione
72.
e si opposero ai controlli,
73.
dei pensieri dei ragazzi,
74.
dai maestri architettati.
75.
76.
Ma sbagliaron la visione:
77.
condizionare è necessario,
78.
se si vuol socializzare.
79.
In difetto è l’anarchia,
80.
81.
se globale, mamma mia!
82.
La questione è sempre quella.
83.
Differenza è sempre il come.
84.
L’assoluto, resta sempre in relazione.
85.
86.
Se di muri siam già pieni,
87.
costruir dobbiamo ancora.
88.
È il che cosa che diverge.
89.
Basta muri servono strade.
90.
91.
E le strade son percorsi.
92.
Connessioni senza forse.
93.
Nuovi modi di pensare.
94.
Neuro reti da attivare.
95.
96.
Ecco un altro dei valori:
97.
prepararci allo cambiare.
98.
Non soltanto conoscenza,
99.
ma strumenti per capire.
100.
101.
Il cambiare sia perenne. (11)
102.
Che diventi lui il motore.
103.
In ogni cosa in ogni dove,
104.
ricercare il ciò migliore.
105.
106.
Per far questo serve storia.
107.
Tutto torna nell’ eterno.
108.
Sono i corsi ed i ricorsi.
109.
Serve sempre la memoria.
110.
111.
Memoriale sia il valore :
112.
sia vietata rimozione.
113.
Che il ricordo sia mattone,
114.
d’edifici e costruzione.
115.
116.
Serve ora un inciso.
117.
È’ prosaico, è materiale.
118.
Per potere e-ducare,
119.
ben si deve guadagnare.
120.
121.
La nazion maleducata,
122.
ha le gambe belle corte.
123.
Se dal nord vuoi andare a Roma,
124.
non arrivi manco ad Orte.
125.
126.
Van pagati ‘sti ducenti.
127.
Vanno messi in condizione.
128.
A lavorar devon godere,
129.
devon trarci del piacere.
130.
131.
Se di Nietzche ricordi l’ansia,
132.
che funziona da motore,
133.
dai cartoni abbiam l’opposto :
134.
è il cartone detto Monster.
135.
136.
La risata può più del pianto.
137.
La frequenza è più potente.
138.
E alimenta sinergie,
139.
non più tetre distonìe.
140.
141.
Il valore terminale,
142.
del di cui vogliam parlare,
143.
è il valore detto quadro,
144.
quello in cui tutto si muove.
145.
146.
Educare è programmare, (7)
147.
progettar (7) per un futuro.
148.
Per miriadi di individui,
149.
costruttor d’un corpo solo.
150.
151.
Chi lo fa è il vero cuore.
152.
Chi lo fa che sia messia.
153.
Ma che si faccia dalla base,
154.
ascoltando le sue armate.
155.
156.
Niente eserciti dannati,
157.
di generali solo fatti.
158.
Sempre chiusi nel comando,
159.
ma mai scesi giù in trincea.
160.
161.
E’ così che vi arriviamo.
162.
Impariamo che ogni cosa,
163.
può cambiare la sembianza,
164.
al variar di osservazione.
165.
166.
Ma approdiamo più in dettaglio,
167.
dentro all’anima da spaglio.
168.
Seminare educazione,
169.
ci richiede professione.
170.
171.
Una mente disponibile, (14)
172.
nata per l’arricchimento. (15)
173.
Certamente di carattere, (17)
174.
autorevole (20) m’anche umile. (18)
175.
176.
Per avere la fiducia, (16)
177.
serve poi della passione, (29)
178.
empatia (24) ed esperienza, (19)
179.
oltre a un mare di pazienza. (27)
180.
181.
La pazienza è mediazione. (26)
182.
A mediar ci vuole amore, (28)
183.
attenzione (32) e sacrificio, (40)
184.
tanta forza (61) e un po’ di rischio. (48)
185.
186.
Come mamma (50) da accettare, (49)
187.
ci dobbiamo interscambiare. (44)
188.
Con l’esame di coscienza, (51)
189.
a mediar l’affermazione. (60)
190.
191.
Se il confronto (45) è compromesso, (47)
192.
ci dobbiamo poi adattare. (65)
193.
Ribellarsi (64) non è d’uopo,
194.
son le idee da fermentare. (62)
195.
196.
E’ una vita (55) di famiglia. (33)
197.
Gli educandi (35) sono figli, (34)
198.
che aiutiamo ad aiutarci, (10)
199.
investendo nel futuro. (56)
200.
201.
Ciò che era un salto a vuoto, (41)
202.
si trasforma poi in conquista. (39)
203.
Stimolo (42) che dà gratifica, (38)
204.
ci fa credere (43) e anche crescere. (21)
205.
206.
E’ questione di rispetto. (1)
207.
di ascoltar (8) e condivisione,(4)
208.
rispettando autonomia, (6)
209.
di ragazzi, di persone.
210.
211.
Se riusciamo a divertire, (30)
212.
qui nel tempo (63) noi creaiamo, (37)
213.
consapevole (52) rinascita (58)
214.
e opportunità (59) di crescita.
215.
216.
Ma a volte sono errori, (22)
217.
minatori d’autostima (23);
218.
sol ci resta ritentare,
219.
educarci ad imparare.
220.
Siam giunti alle devianze,
221.
e le quali fanno danze.
222.
Un po’ ovunque circondate,
223.
da scemenze ed ignoranze.
224.
225.
Ne vediam di quattro classi,
226.
con la quarta impersonata.
227.
Derivanti, organizzate,
228.
di cultura e satanassi.
229.
230.
In tal modo è disperante,
231.
sembran solo idee infrante.
232.
Ma per questo c’è il principio.
233.
E’ il bicchiere mezzo pieno.
234.
235.
Se le prime son derive,
236.
la più dura è impositiva. (90)
237.
Costrizione (69) ci presiede, (72)
238.
e il potere (66) fa il padrone .(73)
239.
240.
Se guardiamo a superfici, (70)
241.
menzognera (71) repressione, (76)
242.
cattiveria (75) ed oppressione, (79)
243.
generaron frustrazione. (80)
244.
245.
Fallimento (83) e incomprensione, (81)
246.
o troppa critica (86) e censura, (87)
247.
porteranno indifferenza (107)
248.
ed infin vuoto (89) e silenzio. (110)
249.
250.
Mortificare (116) ed umiliare, (117)
251.
porteranno all’apparenza. (115)
252.
Solamente tante maschere, (108)
253.
ma nessuna appartenenza.
254.
255.
E’ un problema di modelli. (97)
256.
Sono falsi (97) quelli in ismi, (99)
257.
autorità (99) che alla deriva,
258.
si crogiuola d’ingiustizia. (98)
259.
260.
Obbligar (101) la disciplina, (112)
261.
può eccedere poi il limite (106)
262.
e nutrirsi solamente,
263.
di sanzione (103) e punizione. (100)
264.
265.
Serve l’obbligo, (101)
266.
eppure il limite.(106)
267.
Contenere (84) pure a volte,
268.
nel rispetto d’ogni io. (85)
269.
270.
Omologare (94) è aggressivo. (118)
271.
Condizionare (111) è poi sleale.
272.
Oltre un limite (106) morale,
273.
si indottrina (92) e anche male.
274.
275.
Se dal singolo si sale
276.
e ci si trova poi settari, (68)
277.
delle masse è distrazione (74)
278.
e saluti all’ autonòmìa. (6)
279.
280.
In tal modo è tutto morto, (78)
281.
artificiali (77) istituzioni, (82)
282.
e si stimola paura (119)
283.
poi foriera d’aggressione. (118)
284.
285.
Resta l’ultima menzione.
286.
Non sta al passo il socio anziano. (88)
287.
Ciò seppur senza
slealtà, (95)
288.
non contempla negazione. (91)
289.
290.
Ed infine grande infamia, (93)
291.
troverete in quelle stanze,
292.
dove alcuni a fini propri,
293.
oseran manipolare. (104)
294.
295.
Già è difficile educare.
296.
Figuratevi in quel mare,
297.
denso di gran disfunzioni
298.
e social disgregazioni.
299.
300.
Non è avulsa l’educazione,
301.
dal benessere comune.
302.
Dove c’è maggior disagio,
303.
servirebbe più coraggio.
304.
305.
Vale anche in sezionale.
306.
Istruiam non solo in scuole,
307.
anche in tutti quei contesti,
308.
d’educante professione.
309.
310.
Investiamo in quelli indietro,
311.
per portare tutti a pari, (25)
312.
rifiutando tentazione,
313.
d’abbandono in mezzo ai mari.
314.
315.
Ma ci vuole quel coraggio.
316.
Una vista a tutto raggio,
317.
che ancorata alli ricordi,
318.
non transiga contro i sordi.
319.
320.
Ricordare il fin primario,
321.
questa dunque è la chiave.
322.
Ricordarsi d’architrave,
323.
che sta nel transumanare.
1.
-----C
6.
-----C
11.
-----P
16.
-----P
21.
-----M
26.
-----M
31.
-----D
36.
-----D
41.
-----F
46.
-----F
51.
-----C
56.
-----C
61.
-----P
66.
-----P
71.
-----M
76.
-----M
81.
-----D
86.
-----D
91.
-----F
96.
-----F
101.
-----C
106.
-----C
111.
-----P
116.
-----P
121.
-----M
126.
-----M
131.
-----D
136.
-----D
141.
-----F
146.
-----F
151.
-----C
156.
-----C
161.
-----P con bassone finale
Le Parole Sull'educazione
RispettoConoscenzaLlberta'CondivisioneAccompagnamentoAutonomiaProgettareSapere AscoltareRuoloDareAiutoESaper ChiedereAiutoCostante CambiamentoProgredireEvolversiDisponibilita' MentaleArricchimentoFiduciaCarattereUmilta'EsperienzaAutorevolezzaCrescitaErroriAutostimaEmpatiaParita'MediazionePazienzaAmorePassioneDivertimentoSaper GiocareAttenzioneFamigliaFigliStudentiProgettare (doppio)CreareGratificazioniConquisteSacrificioLanciarsi Nel VuotoStimoliCredereIntersacambioConfrontoRibellarsiCompromessoRischioAccettareMammaEsameDiCoscienzaConsapevolezzaAutorita'SceltaVitaInvestimentoNel FuturoImparareRinascitaOpportunita'AffermazioneForzaFermentoDiIdeeTempoComunicazioneAdattamento
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