domenica 20 settembre 2020

2020 09 27 – Willing and able

 

2020 09 27 – Willing and able

Facciamoci ispirare dalla parola abilità, mi dicono.

Le capacità che ci riconosciamo, quella cosa che abbiamo tanto desiderato fare e che finalmente abbiamo realizzato, quel talento che abbiamo scoperto di avere in modo inaspettato...

E allora da dove cominciamo ?

Da qua.

A me non piace la rimozione, che ti si spara giù nel subconscio e poi da li ti si lavora a tradimento.

Io sono per la “dimenticazione”, ovvero processo psicologico con cui non si crede che si eliminino i dolori  “struzzandoli”con la testa in un buco nero dei pensieri, ma piuttosto ce li si ricordi bene nel conscio, ma elaborandoli con un riduzione del loro potenziale di importanza.

Insomma, parcheggiateli e non rimuoveteli, tanto non potete.

E riinsomma: non cagateli e possibilmente rideteci sopra, tanto la vita e’ solo un passatempo, o no?

Ed e’ spesso anche grottesca, ci piglia in giro.

Per cui ci vuole una certa abilità, che spesso si acquisisce con la pratica. “Able”

A furia di pendere sberle ci si accorge che non fanno poi così male, basta imparare a dimenticazionarle.

E poi sono solo transitorie.

Ad un certo punto, come un puff, tutto finisce e il meglio che ci possiamo aspettare sono il paradiso o la reincarnazione.

Ma ci vuole la volontà.

Non basta essere “Able” ci vuole il “Willing” accompagnati in tanta vitalità come già dall’incipit del testo del video del titolo.

If you ain't ready, turn around. Willing and able, I’m ready to put my cards on the table. And I believe in what we've found.

Allora voglio confessare una scoperta. La vita non e’ una ma si vive infinite volte nella’arco di quella che ci sembra unica.

E il karma e’ all’opera ogni volta, come un contrappasso reiterato ad ogni tornata.

Se non siamo “willing and able” al giro successivo torna indietro peggio di prima.

Per cui ogni volta si deve cercare quella volontà di abilità che ci fa riuscire a realizzare qualcosa.

Vabbe’, bel pippone psicosociologico.

Ma tu cosa hai fatto di così willing and able ?

In realtà moltissime cose. Ma ne cito solo due, delle tante vite che ho vissuto, che voglio raccontare.

Cocaina.

A fine 2019 ricado. A inizio ricovero sento che sono willing di uscirne, ma forse mica troppo able. Mi aiutano e mi ricovero al FbF. Lì ritrovo persone, dottoresse e operatori, che mi trattano con tanta empatia, affetto e infine amore e che, sempre impliciti, mi chiedono di smettere. Non mi fanno la predica, mi dimostrano solo amore.

Io sono solo al mondo, per cui mi serviva proprio quello. Qualcuno che me lo chiedesse, implicito, e per cui valesse la pena di farlo.

Ecco : willing più riableitato. L’ho fatto. La morale ? Se vi sembra di affondare attaccatevi alle ancore che ci sono sempre e che avete tutto attorno.

La seconda cosa e’ la scrittura. Io avrei voluto studiare filosofia, ma mio padre me lo impedì obbligandomi a fare economia. Poi un giorno, dopo non ricordo più a che numero di ricovero fossi arrivato, incontrai per caso Donatella e Paolo. Una nuova vita. Mi indussero in tentazione, e mi chiesero di scrivere qualcosa, sempre con garbo e senza forzature, dicendo che se ero willing avrei dovuto provarci. Io non mi sentivo able, per cui titubantemente provai, e poi riprovai e riprovai, finche’ invece mi scoprii molto able, sempre incentivato da quella strana coppia.

Ho studiato e scritto per anni. In estate 2020 ho postato un’ennesima raccolta di racconti di 600 pagine.

Io scrivo per il web, ma non inteso come pubblico, quanto proprio come rete neurale a cui io insegno schemi di pensiero. Gli insegno, si. Ero willing. Sono able. Ma solo perche’ with a litte help from my friends.

Adesso basta psicopippe onanistiche.

Guardatevi il video, e ricordate che se siete willing and able le vite sono funky. 

Con tanti saluti al Covid.