2023 02 29 – La revoluzione della mortadella
Stamattina
un conoscente mi si sbalordiva per il costo della spesa.
E’
uno di quei medioborghesi, privilegiati a loro insaputa.
Per
eredità generazionale.
Dai
e dai, l’inflazione ci sguiscia dentro anche tra loro.
Tecnicamente,
l’inflazione è infine perdita di potere di acquisto.
Dovuta
all’aumento dei prezzi.
La
quale è connessa o alla maggiore domanda o alla minore offerta, ma non voglio
entrare in tecnicismi.
Che
tra l’altro mi sono oramai remoti.
Una
cosa ricordo bene, però.
Bisogna
solo premettere che la moneta non esiste.
E’
solo un grande pagherò che il sistema ha, alla fine del gioco dell’aeroplano, con
la gente.
Una
cambialètta.
In
pratica ogni banconota che prelevate è una promessa di pagamento che lo Stato
vi sta facendo.
Perché
la gente si fida e lo lascia “battere moneta”, uno dei sintomi di regalità
passate, che non ho mai capito perché detto“battere”, se prescindo dal fatto
che fa tanto un’appropriata battona.
Quindi,
se stampi moneta, allora i prezzi salgono.
In
questi ultimi anni o decenni di moneta ne à stata stampata a strafottere.
Salvataggi
bancari, pubblici, statali, pandemici, e chi più ne ha più ne metta.
Ma
nel frattempo bisogna trovare qualcuno da incolpare.
Perché
la soglia di povertà si fa sempre più vicina.
Per
tutti.
E
chi meglio dei soliti russi, che pure vi ho teorizzato ne La
cartina tornasole non entrarci un
cazzo?
E’
pur vero, d’altronde, che tutta questa massa monetaria in realtà il mondo lo fa
crescere davvero.
Ma
allora subentra la annosa questione dell’equità della distribuzione della
ricchezza.
Che
richiede soluzioni di altro tipo.
E
che tanto ricorda un elastico pronto a spezzarsi in rivoluzioni.
Attenti
alle quali, che sono fenomeni ciclici e non è detto che il secolo delle
rivoluzioni non si ripresenti.
Questo
tra l’altro è il motivo per cui io ho sempre teorizzato di “revoluzioni”, che
permettono di cambiare in corsa con piccoli aggiustamenti e senza grandi traumi
da cui poi si deve resiliare.
Con
tanti saluti agli attuali modelli di spesa e di presunto o effettivo benessere.
E
vabbè, mi è scappato il pippone, ma magari scoprirete che la colpa è di chi
guida, che in realtà è soggetto davvero pluralistico.
Insomma,
se uno volesse sparare ad un responsabile, non ne troverebbe uno solo e il
bersaglio diventerebbe mobile e volatile.
Ma
torniamo in noi.
Io
ricordo bene con nostalgia quando eravamo piccoli e si caricava la macchina
stipata come un uovo e con le valigie sul tetto per andare in villeggiatura.
Era
una Mini, ma quella Minor davvero non quella Bayerische Motor Woerke
Erano
gli anni del primo benessere da boom economico.
E
mio padre si preoccupava di preparaci da mangiare per affrontare il lungo
viaggio alla volta del Sud.
Eravamo
migranti stagionali al contrario.
E
il mangiare era pane e mortadella, ma non quella coi pistacchi.
Era
mortadella nuda, quella dei muratori.
Che
se vedeste come viene prodotta non la mangereste più.
Mentre
all’epoca erano gustose e festose proteine di scarto a basso costo.
Molto
basso, tanto da potersela permettere un muratore della costruzione e
ricostruzione edile.
Il
famoso companatico.
Così
la mortadella è rimasta il mio benchmark.
E
non posso non notare che la stessa busta da 100 grammi negli ultimi mesi non
costa più 80 cents, ma è arrivata a 100 cents.
99
in realtà per la psicologia dell’istigazione al consumo.
Io
ho sempre detto che l’inflazione non esiste.
O
meglio, esiste solo nella misura in cui io compro qualcosa.
Se
cambio il mio modello di spesa e compro trendy bambini africani da adottare a
distanza, ecco che il prezzo del marchio da consumo se ne va giustamente a
puttane.
Ricordate
poi il plusvalore e tutta quella manfrina marxista.
E
questo fatto che l’inflazione non esiste è vero.
Ma
fino ad una soglia minima.
Quella
detta appunto soglia di povertà.
Così
ripenso al medioborghese del principio, e gli racconto che oggi ci sono le uova
in offerta alla Esselunga.
Si,
quella di “falce e carrello”.
Bisogna
conoscere la psicologia dell’istigazione al consumo e guardare in basso, non in
alto ad altezza naturale del viso.
E
allora si scoprono le 6 uova a 167 cents.
Mentre
la mortazza sta sempre la, ma tanto il medioborghese la schiferà.
Non
c’è manco un pistacchio.
Kalimmudda
ipsum dixit