giovedì 6 agosto 2020

2020-Les Claufrenies. Antologie, teorie, magie, proesie, sofie. Re deal

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Si noteranno alcune parole non spaziate tra loro. Non è incuria, ma bizze di Word. 

Risulterà comprensibile comunque

 

Dominio: https://cloeconomie.blogspot.com :

 

LES CLAUFRENIES. 

ANTOLOGIE TEORIE MAGIE PROESIE E SOFIE 

DELLE MIE SYNFISICHE SCHIZOFRENIE


 

UN CENTRO DI GRAVITA’ PER LA MENTE

 

UN ROTORE SEMANTICO PER LA NEUROSFERA

 

 

 

Ndr1 : leggere in word con due finestre affiancate. Una sull’indice e una sul progressivo di lettura, altrimenti si perde il filo.

Ndr2: in grigio nell’indice si trova la selezione dei miei preferiti. Per vedere i grigi ci si deve posizionare con un click davanti alla parola “Sommario”, altrimenti word evidenzia in grigio tutto il sommario. In giallo, invece “Les miens Obligatoires”, selezione dei grigi. In verde, con sole 170 pagine circa, si possono guardare le figuree i titoli imprescindibili, selezione dei gialli.

Infine, per chi proprio avesse fretta, in azzurro c’è la selezione finale. Saltando completamente memorie bipolari, viaggiando si impara, Refaso e revoluzioni perenni e varie, lecche semantiche, filastrocche epilecche, tipi metapsicologici, civiltà dell’intelletto, economia del mondo di Clò, economia di sitema globale, Cybratto, tanta roba, e tutto il resto, si possonoguardare i titoli, le figure, le Ndr, l’indice e leggere 18 sole cose:

1.      + scrivano de Les Claufrenies

2.      + regola delle Revoluzione Perenne per lo sguardo del rapace

3.      + Il bosco del tempo

4.      + fratello aquila

5.      + aracnofilia

6.      + centro di gravità per la mente

7.      + a mia figlia

8.      + ermellota syncronizzata e aquila astigmatica

9.      + illusione e realtà: lo scoiattolo e i fili d’erba dei molti versi

10.  + refolo beato

11.  + KataGea e aletheia

12.  + paradiso terrestre, Kalispera e Kalimero

13.  + KataGea e energia

14.  + novella di neutrale valore

15.  + primavera della synfisica

16.  + per amore, solo per amore, tutto per amore

17.  + la malattia è la monofenicità.

18.  + il nuovo mondo nell’era del virus

Ve la cavate con un centinaio di pagine o poco più.

Ma se il vero problema è la monofrenicità, così facendo, tali vi restereste.

A quel punto potreste rileggervi la teoria dello scoiattolo, che è un. a priori, e forse sareste illuminati verso un’altra via.

Ndr3 : l’indice e’ interattivo, Ctrl+click rinvia al paragrafo selezionato.

Ndr4 : infine, questa è una raccolta rielaborata di percezioni, pensieri e scritti iniziati prima del 2010. O chissà quando perche’ la memoria sì che e’ schizofrenica e date e periodi “si rimestano come i frammenti di pensiero di quel paranoico molto intelligente”.

Rimangono molto attuali i concetti espressi dalle due figure del rotore semantico e del centro di gravità per la mente.

E meno male!

Ndr5 : Le prime modalità di scrittura erano soprattutto “ricercative” e spesso enciclopediche, proprio al fine di costruire un ambiente di dominio che fosse poi di utilità futura: la mia porzione di neurosfera, ovvero la mia porzione di lenzuolo patchwork, metafora dello spazio interconnesso. Se non rischiassi di sembrare uno che vuole fare il fico, direi un’ontologia privata, anche se il profondo significato del termine spesso mi risulta sfuggevole. Con il tempo ho cercato di evolvere sempre più verso una sorta di letterarietà, che potesse essere più seducente, privilegiando la forma del racconto o addirittura dei piccoli editoriali.

Così nel 2020, oltre ad alcune rivisitazioni, sono nati i nuovi racconti di cui ai due capitolisulla Civiltà dell’Intelletto, prima trattata in maniera enciclopedica, e quegli editoriali di estrema sintesi relativi “alla prova del 19”, che rispondevano alla logica di testare la mia capacità di percezione durante l’emergenza Covid-19, che di sicuro è stata epocale. Ha funzionato.

Ndr6 : in quanto sintesi, va infine ricordato che parliamo di decine di scritti e vari libri originari per migliaia di pagine totali. In questa sintesi rimane un diffuso utilizzo degli hyperlink, che permettono di connettere le isole di pensiero in cui un cervello presunto schizofrenico è partizionato, termine di voluta derivazione informatica e non psichiatrica. E’ il concetto della figura a pagina 1 e 2, ove dall’immagine iniziale del dominiohttps://cloeconomie.blogspot.com si diramano in ogni direzione le isole di pensiero dei vari scritti realizzati, diffondendosi tutti insieme “quocumque per undas”, come spinti da una pompa neuronale.

Il nostro cervello è fatto apposta così, solo che ancora non lo sapete perché non lo usate tutto.

Se aveste avuto l’occasione di vederlo illuminato e all’opera tutto insieme, allora capireste che non di malattia dovreste parlare, ma di sindrome di diversa lucidità.

Ndr7 : Comunque tranquilli. Come una volta nell’inconscio collettivo o nell’anima mundi, oggi tutto resta registrato, assemblato, ridondato e stratificato negli schemi neuronali rappresentati anche nel dominio https://cloeconomie.blogspot.com e in particolare nella sua duplice natura di :

1.      rotore semantico della neurosfera e,

2.      centro di gravità per la mente.

Voi non lo sapete, ma il vostro pensiero gira e si ferma anche per questo.

Ma prima o poi vi raggiungerà, e voi vedrete la luce. E’ fatto apposta.

È sempre stato così, ma oggi è tutto accelerato e rinforzato dalla “webbanza”.

Anche per questo è utile riscrivere o raccogliere cose già scritte e alimentare il dominio.

Si ridondano le tracce nel vinile, si riattivano percorsi neuronali ed infine, si ricorda la rotta giusta.

Anche se voi non lo sapete, ci pensa la neurosfera. Ma nun da' retta, ce sta chi ce penza.

Ndr8:infine ci sono ancora sezioni poco letterarie e qualcosina di enciclopedico, ma per questa tornata è già un gran bel lavoro. Per ora va bene così. Vedremo con le prossime revoluzioni della Neurosfera.

Mi diceva sempre mio padre : “l’ottimo è nemico del buono” .

So che mi guardi e allora ciao, Ingegnere.

Hai visto che lo sono diventato anche io?

Spero ti piaccia quello che scrivo.

 

 

Sommario

LES CLAUFRENIES. MAGIE E PROESIE DELLE MIE SYNFISICHESCHIZOFRENIE.. 1

UN CENTRO DI GRAVITA’ PER LA MENTE.. 2

UN ROTORE SEMANTICO PER LA NEUROSFERA.. 2

Sommario. 4

LO SCRIVANO DELES CLAUFRENIES. 12

LA SCHIZOFRENIA BINARIA DELLE PRIME MEMORIE BIPOLARI. 16

1.       La schizofrenia binaria. 16

2.       Note generali 16

3.       Frenosofia – Il cervello che non si ferma. 19

4.       Ho viaggiato nel vento. 23

5.       Psichescalation: prescrizioni, restrizioni, costrizioni 25

6.       TSO – Proesia in rima. 30

7.       Manico mio. 32

8.       Paranoia. 34

9.       Da seven a ten – Parabola iperbolica sull’insalata di parole. 38

10.        Cibo per la mente ? Nada ! 41

11.        “Sembra” che non faccia niente. 44

12.        Fantasia Blu. 52

13.        Comunità. 61

14.        L’energia del mondo. 65

15.        Terremoto. 67

16.        Arcobaleno. 69

17.        Rivelazioni in quota : quando il creato ci parla. 71

18.        Inquisizione. 77

19.        Sacro Fuoco. 79

20.        Er feticetto rustico e la scrofa pescatora. 81

21.        Ecchilo ! 85

22.        O’ ciucciariello ‘e fichella. 87

23.        Mandàla,chesi chiudono i cerchi 91

24.        Buropazzia. 93

VIAGGIANDO SI IMPARA. IMPARANDO SI VIAGGIA.. 95

25.        Viaggiare non mi piace, ma gli sprazzi dell’anima del mondo invece si. 96

26.        Viaggio dal cardellino vinaio. 99

27.        Viaggio dal carrozziere canaro. 101

28.        Viaggio in Africa. 104

29.        Viaggio con mia figlia. 120

30.        Viaggio in cielo. 121

31.        Viaggio nella mia morte. 122

Il MONDO DI CLO' : L'UOMO ECONOMICO, L'ECONOMIA PRATICA E LA REVOLUZIONE PERENNE   124

32.        Il racconto dell’economia di Clò. 124

33.        L’economia come efficiente sistema adattivo complesso, non danaro. 124

34.        Cosa si legge e come leggerlo. 125

35.        Chi e’ Clò, L’uomo economico trascendente della Revoluzione Perenne. 126

36.        La Revoluzione Perenne. 126

37.        Tutto è economia. 126

38.        L’economia dei sistemi complessi 127

39.        L’economia è interdipendenze ed interconnessioni, non danaro. 128

40.        I primordi dell’innesto. 128

41.        L’autoemergenza dell’intelligenza economica. 129

42.        Principio di termodinamica dell’intelligenza economica. 131

43.        L’ innesto dell’altra via. 132

44.        Programmazione, controllo e apprendimento. 132

45.        L’energia negativa. 133

46.        Apprendimento sperimentalee sperimentazioni di controllo. 134

47.        Visione del mondo e sistema di valori 134

48.        Connessioni 135

C’E' SEMPRE UN’ALTRA VIA. VIAGGIO IN ALCUNI CONTI DI SISTEMA. PARTIRE CON I MIGRANTI; APPRODARE OFF-SHORE.. 136

49.        La teoria dello scoiattolo. 136

50.        Il migrante e’ portante. 138

51.        La leggenda dell’uccellino NEsTarello e della grande conceria. 146

QUE VIVA EL CYBRATTO. 150

52.        La moneta energia sintesi dell’efficiente allocazione delle risorse per la buona economia. 150

53.        Il demone della finanziarizzazione dell’economia. Il sistema finanziario. 150

54.        In sintesi: moneta a catena corta. 155

55.        La moneta che conosciamo non serve più. Il Dio danaro è morto. 155

56.        Neo relativismo monetario. 156

57.        Le centrali di compensazione. 157

58.        Meccanismo della compensazione. 158

59.        Que viva el Cybratto. 158

60.        Cyber Mercato fisico. 160

61.        Cyber Mercato finanziario. 160

62.        Dotazione iniziale. 160

63.        Liberi battitori di moneta. 161

64.        La centrale di compensazione tra piattaforme. 161

65.        Il bilancio uni personale. 161

66.        Neuro e Nanoeuro. 163

67.        Conclusione. 163

68.        Nella praticadell’ubiquità monetaria. 163

69.        Costituzione monetaria, consumi e credito al consumo. 164

70.        La Precrimine Monetaria. 165

71.        Prestiti 165

72.        La legge del profitto qualità, il postulato Joule e l’informazione. 166

73.        L’essenza della Civiltà dell’Intelletto. 168

74.        La finanziarizzazione si sgonfierà da sola. 170

75.        Cambiare il modo in cui si calcola il profitto. 172

76.        Il progresso e’ revoluzione della conoscenza. 174

77.        L’istruzione della conoscenza. 175

REVOLUZIONE PERENNE.. 177

78.        La revoluzione demografica. 177

79.        Dal reddito di cittadinanza al patrimonio di energia. 177

80.        La Revoluzione Perenne è economia frattale di connessioni 178

81.        La Revoluzione Perenne è calcolo. 178

82.        La Revoluzione Perenne è evoluzione costante in progressivi aggiustamenti successivi. 179

83.        La regola della Revoluzione Perenne per lo sguardo del rapace. 180

STORIA DELL’ALTRO MONDO DI CLO’. PIU’ (CO)SCIENZA PE’ TUTTI. 184

84.        Dopo il mondo di Clò, ecco la storia dell’altro mondo di Clò. 184

85.        Un libro di coscienza collettiva. 184

86.        E un libro scritto a “tutte mani”. 185

87.        Perché scrivere: la Proprietà è di tutti 186

88.        Crittografia iniziatica. 187

89.        Se lo suicidano non fatevi fregare. 187

90.        Parlare di  scienza sapendo solo di economia è un gran casino. 187

91.        Fantascienza con logica. 188

92.        I salti tra Civiltà perdute e ritrovate: noi no. 189

QUANDO FOSSI ALIENO.. 192

93.        I primordi dell’innesto. 193

94.        Informazioni, genetica e potenziamento dell’essere umano. 194

95.        Il sistema immunitario. 195

96.        pancia, bocca, naso, cervello: una serie di impianti chimici di sintesi cosmiche. 197

97.        Gli occhi e i segnali 197

98.        Buchi neri e  radiofaro. 198

99.        Il super computer 199

100.      L’algoritmo genetico. 199

101.      La spina dorsale. 200

102.      Le telecomunicazioni 200

103.      La risonanza magnetica. Ingegnerizzazione del cervello. 200

104.      Il laser nell’occhio. 201

105.      Il giroscopio in testa e la rete di tanti Clò. 201

106.      L’umanità del futuro ci strabiliera’ 202

PERCEZIONI COSMICHE E TERRENE.. 203

107.      La sincronicità. 203

108.      La sospensione elttromagnetica. 204

109.      Marchingegno allineato, non cadere nel buco nero. 206

110.      Firmamento mobile. 208

111.      La strana atmosfera, la neurosfera. 208

112.      La gravità. 209

113.      La visuale liquida. 210

114.      Apatìa o Sincronia?. 210

115.      Diffidare. 210

CIVILTA’ PERDUTE E RITROVATE: AVI E 0V0. 212

116.      Il reboot dei grandi cataclismi 212

117.      I primordi dell’era moderna del nostro universo. 212

118.      Le reminiscenze preistoriche. 213

119.      L’era delle piramidi 213

120.      Torniamo a noi 213

121.      Una pioggia di Sostenibilità. 214

BREVE MEMENTO  SULLA DINAMICADOMINANTEDELLACRESCITADELL’UOMO.. 215

122.      La storia dell’uomo. 215

123.      Periodizzazione. 215

124.      Comparsa dell'uomo. 217

125.      Prime civiltà. 218

126.      Gli Imperi 219

127.      Le religioni 220

128.      Età delle scoperte. 220

129.      Le rivoluzioni 221

130.      Le guerre. 221

131.      Villaggio globale. 221

132.      Oltre le rinnovabili tra informazioni e materiali totipotenti 222

133.      La proprietà intellettuale e gli antagonisti 223

PRIMA DELTEMPODELLA CIVILTA’ DELL’INTELLETTO. 224

134.      Il bosco del tempo. 225

135.      La rotonda del tempo. 229

136.      La rivoluzione meridionale. 231

137.      La synvoluzione chirurgica. 233

138.      Tempo scaduto. 235

LA CIVILTA’ DELL’INTELLETTO. 236

139.      Intelletto : complessità, visione, evoluzione e valori 236

140.      Il futuro e’ lo stupefacente. 238

141.      La cultura complessa, emergente, autorganizzante e i memi 242

142.      La foresta delle informazioni 246

143.      Fratello aquila della neurosfera. 248

144.      Sul marchingegno rotante della rete neurale di Gaia. 251

145.      Aracnofilia. Dentro la neurosfera come ragni nella tela. 253

146.      Pesa il pensiero. 258

147.      Ho fatto l’0V0. 261

148.      Psichiatria quantica e pensiero marginale. 264

149.      Il qbit e l’upload dellaciviltà dell’intelletto. 269

150.      Un centro di gravità per la mente. 271

151.      A mia figlia. Questo non è un mestiere per vecchi 274

152.      Rete, cervello, mente, universo. O forse universo e poi mente. 275

TANTA ROBA.. 276

153.      Una “lecca” semantica. 277

154.      La Filastrocca Epileccae la matrice officinale. 284

155.      Gli 8 metatipi psicologici e la lunga chiosa della Filastrocca Epilecca. 291

156.      Un rotore semantico - Educare è transumanza: l’odissea del pedagogo. 298

157.      L’ermellotta sincronizzata  e l’aquila astigmatica. 302

158.      La normale salute mentale. 310

159.      Un tram chiamato Norma. 312

160.      Manipolazione e pregiudizio: l’incipit dello stigma: 314

161.      Piazze, sprazzi, pazzi, lazzi, frizzi, e ….schizzi di frenici 317

162.      A lenza morta – Interludio marinaro. 319

LA REVOLUZIONE DELLE FARFALLE DI SOPRAMEZZO. Re Fa So. 321

163.      Voi che non siete pronti, e intanto io pago. 322

164.      Illusione e realtà : lo scoiattolo e i fili d’erba dei molti versi 329

165.      Ancora Clò e la sua revoluziò. 332

166.      Io sono revoluzione, ovvero porsi la domanda se qualsiasi cosa può essere fatta meglio. 336

167.      Le farfalle arcobaleno. 338

168.      La normale e il sopramezzo. 340

169.      L’inquilino delle lande di sopramezzo. Il metatipo psicologico del  cyborghese. 342

170.      La coazione a ripetere  e i criceti nella ruota. 346

171.      I ricottari dell’olimpo del sopramezzo. la bambina e il finanziere. 351

172.      Il decadentedandismodi massa dei sopramezzo e Savonarola. 354

173.      Il “refolo beato” della Revoluzione. 361

174.      Sogni a chiocciola condivisi e la piaga della polluzione globale. 365

175.      Rendere nel prendere. Non prendere e poi forse rendere. 368

PERENNI PICCOLI BATTITI DI ALI QUOTIDIANI. 369

176.      La cattedrale del secolo che sta finendo. 370

177.      L’impero dei  5 neuro. 373

178.      La cultura del meno al lavoro. 376

179.      Le ciance e le proiezioni del supermercato. 379

180.      Questuanti d’oltre mare. 382

181.      Una vita costa un euro al giorno. 384

182.      Il rumeno,  l’africano ,  il terzo e le tecniche di abbordaggio. 385

183.      Tanti filtri ammazzarono il ciuccio. Ecoretta. 387

184.      Pulito, troppo pulito. 389

185.      Cosmesi. l’io non servirà più. Ma non ancora. 391

186.      La donna gommone e il trans. 393

187.      Voi non siete pronti. After todayconsider me gone. 394

ANCORA UNA BOMBA CONNETTIVA NEL CENTRO DI GRAVITA’ PER LA MENTE.. 396

188.      Piccoli battiti d’ali quotidiani reprise. 396

189.      Struttura di rete di pensiero, connessioni e sistema di valori della civilta’ dell’intelletto reprise. 396

190.      Il rotore semantico. 397

191.      La pubblicita’ intelligente e l’apertura celestiale: eppur si muove ?. 399

192.      L’astrobarca KataGea e la vista dialetheia (λήθεια) 402

193.      Il modello di spesa nichilistico-edonista e la Revospea. 407

194.      Il politico e l’onanismo della contingenza. 409

195.      Il giulivo ricottaro dell’olimpo di sopramezzo e i pizzaioli sudati. Ho visto un re-cottaro. 412

196.      Piccoli e cazzimmosi. Dolorosa metafora di guerriglia nella jungla delle idee. 414

197.      Il nichilismo di risulta, le tette, la birra e still consider me gone. 417

198.      Ma che ve site mise ‘n capa : ‘n paraviso s’adda fatica’.Via la paglia dal culo ! 419

199.      Il paradiso terrestre, la chioccia Kalispera e il pulcino Kalimero. 420

RE FA SO : ANCORA TU.. 423

200.      Re Fa So : ancora tu. 423

201.      Struttura di pensiero in 3D.. 425

202.      KataGea e la pesca di energia – Imagine : symbolisms become truth. 428

203.      Refaso tutto. Redistribuzione di ricchezza, efficiente allocazione di risorse, e proprieta’ privata. 431

204.      Conoscenza per tutti. La verità e’ rivoluzionaria. Might mighty truth spin across universes. 433

205.      Civiltà dell’intelletto, Re.Fa.So., connessioni e la sintesi dell’hypergroovy mandàla. 436

LA NOVELLA DI NEUTRALE VALORE.. 438

206.      La pesca d’energia e la visione di insieme. 439

207.      Ancora il sistema di valori e la struttura di pensiero della civiltà dell’intelletto. cONNESSIONI. 440

208.      La civiltà dell’intelletto - Consustanza di amore, pensiero e connessioni - Hypergroovy mandala. 440

209.      Introduzione sul sistema dei valori: l’energia efficiente e pulita e la novella di neutrale valore. 441

210.      Plasma: e se c’entrasse qualcosa?. 442

211.      Il valore della visione d’insieme, le strategie di lungo periodo e l’energia pulita. 442

212.      La riproduzione bipotente, la creazione perenne, i simboli e  Manolita. 444

213.      Il piccolo grande botto e le sue infinite repliche: in principio furono i versi. 447

214.      L’esistenza di Dio. 450

215.      Sulla libertà. 451

216.      Sillogismi surreali e diodi linguistici. Anche p‘o ‘lettruone le parole sono un valore. 454

217.      La libertà di campo finisce in gabbia. 455

218.      L'amor che move il sole e l'altre stelle. 456

219.      Tutto nasce dal basso, ma basso per chi ?. 457

220.      ‘O gravitone, ‘o ‘lettruone e la a-combustione. 459

221.      L’elettrone Lele, il gravitone Vito e l’ascensore Tore. 460

222.      Elettricità e wireless electricity o witricity. 463

223.      Le connessioni elettrochimiche, il ritorno di Manolita e l’ipotesi Gaia. 464

224.      Il grid a celle unipersonali, l’interconnessione, sorella Gaia e l’oltreuomo. 466

225.      Parentesi : Nietzsche e l’Übermensch. 470

226.      Elettricità e fame nel mondo nell’era della “tantascienza”. 472

227.      Kalimero, la tantascienza  e l’imperialismo illuminato. 475

228.      I segreti di Pulcinella e “il grande Puff”. 476

229.      Chiosa. Caravàn ‘lettruòn’ 478

LA PRIMAVERA DELLA SYNFISICA.. 481

230.      In premessa fu il dialogo tra Kalimero e Wo-men. E fu Synfisica. 481

231.      In principio fu il principio. 482

232.      E fu la luce. 482

233.      E sognò il buio. 482

234.      A spezzare gli opposti ‘sì creò il tempo,  e fu il caso. 483

235.      Quel primo quelo. 483

236.      Quanta luce. 483

237.      Un pizzico di qualcosa. 484

238.      E la situazione si fece lievemente grave. 484

239.      L’interazione della connessione. 484

240.      Tra il più e il meno. 484

241.      E l’amore sposò la luce. 485

242.      Punto, riga, girandola, elica, frattale. 485

243.      E il tempò contò. 486

244.      Il tempo girò, diventò ponte e aprì delle porte. 486

245.      La caducità. 486

246.      Ma poi qualcosa si spezzò, o no ?. 487

247.      E quelli di prima del principio ?. 487

248.      Al di là dello squarcio altri universi 488

249.      Un multi verso che gira e pulsa. 488

250.      Ogni cosa resta scritta in  una traccia di vinile. 488

251.      La complessità di singolare disegno. 489

252.      La funzionale casualità del caos si ordina. 489

253.      La complessità macinava caos e tesseva trame. 490

254.      Chi ci ha messo la vita?. 490

255.      L’evoluzione biologica o endogena. 491

256.      L’evoluzione esogena e la creazione continua. 491

257.      Biodiversità e numerosità. 491

258.      E l’uomo camminò per il mondo. 492

259.      Then came the telegraph road. 493

260.      Then pass the springs. 494

261.      The came the net, then came the Wo-men. 494

262.      Then came the We, so died the Me. 495

263.      In connessione – La mente di Gaia e’ nata. W Gaia. 496

264.      Once connected, then went the bit back to the qbit 497

265.      Forze di progresso e forze di regresso. 498

266.      E si accese un frattale di messi. 499

267.      Una bomba connettiva; una deflagrazione di ripopolamento, di vita e di conoscenza. 501

268.      Dopo tanti salti mortali, la vita fece gli effetti speciali 502

269.      Quando e’ che arrivano i buoni ?. 503

270.      Refaso e libero arbitrio. Si, ma che ci frega ?. 503

271.      La tecnocrazia al giogo dell’omertoso potere. 504

272.      La politica sia economia che sarà scienza. 505

273.      Redistribuire fu monito. E divenne imperativo. 506

274.      La sintesi. La civiltà fusion di intelletto e amore. 507

275.      La chiosa. Da grembo a tomba…. E’ sempre sera. 507

PER AMORE, PER AMORE, TUTTO E’ SEMPRE STATO SOLO PER AMORE. IO L’HO VISTO.. 509

LA SINDROME DI DIVERSA LUCIDITA’ 516

276.      La vera malattia e’ la “monofrenicità”. 517

277.      La bomba intelligente e la campana di risonanza magnetica. 520

278.      Mafalda,  qualche metro quadro di creazione e la zoccola lavata. 529

279.      Questioni di fondo. Il tempo non esiste, schizofrenie e multifrenie, le risonanze, e siamo tutti profeti di quadrante. 542

280.      “I matti sono apostoli di un dio che non li vuole”. Come la risonanza ci accende le zone di neuroni dell’empatia. E la pazienza. 546

281.      Non toccatemi i bambini 550

282.      Il “fiutagrana", sentinella di procedure di instradamento dello sterco del diavolo. 554

283.      L’apocalesse dello sterco del diavolo. 557

LES CLAUFRENIES ALLA PROVA DEL 19. 566

284.      Il nuovo mondo nell’era del virus. 566

285.      Estinguiamoci, che facciamo un favore all’universo. 567

286.      Show must go on. La rivoluzione d’ottobre. 568

287.      Selezione innaturale, eugenetica virale. 569

288.      “Lossico” virale - Pensiero, mica carta igienica. 571

289.      Libere associazioni virali 572

290.      La pazienza è la vir(t)ùs dei forti 574

291.      O balle ciao : nuntereggae più. 575

292.      Lo spazio virale. 576

293.      Lessico virale :colibrocce e mariunglo. 577

294.      Slock down –Movid-nineteen. 578

295.      The tide is turning. 581

296.      Oltre il giardino. 583

297.      Musicalmente – Colpirli tutti per educarli tutti. 584

298.      Musica da Principe astrale. 586

299.      Come e' profondo il mare. 588

300.      La semplicità della complicanza. 589

301.      La beltade della prossimitade. 590

PREGHIERA PER OTTENERE IL BUON UMORE.. 592

IN PRINCIPIO FU IL PRINCIPIO, ALLA FINE FU IL PRINCIPIO.. 593

 

 

 


 

LO SCRIVANO DELES CLAUFRENIES

 

Origine emersione ed evoluzione de Les Claufrenies

La prima volta non si scorda mai, proprio vero.

In realtà non è del tutto vero.Nemmeno questo è del tutto vero. Si vede che non è il vero vero.

Contrariamente ai luoghi comuni esistenti, io non ricordo più quale fu la prima volta in cui mi manifestai, perché ogni volta successiva ricorrevano temi simili ed il tempo rimescolava e sovrapponeva tutto nel mio cervello partizionato e stratificato.

Comunque, facciamo finta che ci sia una cronologia e ripartiamo dalla prima volta.

Fui toccato dalla grazia divina della manìa, che in greco antico vuol dire furore profetico.

E io facevo il profeta.

Ero la reincarnazione moderna di Gesù.

Vedevo lucide cose e verità che altri non vedevano.

E mi sentivo connesso con tutto.

Flussi di energie che tutto pervadono mi attraversavano, rendendomi come una specie di dispositivo di ricezione fatto per captarle.

Cose tipo le anime, i pensieri, le essenze.

Ero un’antenna.

Anzi, per meglio dire: un’antennanima.

Dovevo rendere tutti partecipi della mia missione di scoperta di conoscenza, diffondendo quello che imparavo.

Predicavo e insegnavo il verbo, discettando su ciò che fosse bene e ciò che fosse male, spesso  in qualsiasi argomento.

E non solo dilettandomi nel discettandomi tra opposti come bene e male, ma più genericamente avendo da dare visioni su tutto.

Più che bene e male, direi che era questione di essere o non essere.

Mi rinchiusero in manicomio.

La seconda volta mi chiesi da dove arrivassero tutte queste energie.

Iniziai a documentarmi leggendo di vari argomenti, dalla fisica alla filosofia alla psicologia, alla sociologia all’ economia, alle reti e informatica, alle neuroscienze e alle scienze in generale.

Cercavo l’intelletto.

E sentivo distintamente che ci ero stato mandato, in quella missione.

Perché il tutto è di pensiero,il quale è un sistema adattivo complesso fatto di tante parti interconnesse, che erano tutte da alimentare da parte mia.

Mi serviva un’ontologia, il mio ambiente dell'essere in quanto tale, nonché delle sue categorie fondamentali, che si diramasse in percorsi neuronali miei specifici ma poi condivisibili.

Ma ancora non sapevo perché.

E iniziai a parlare di civiltà dell'intelletto.

Ma dovevo capire di più di interconnessioni e pensiero.

Questa volta non mi limitai alla predicazione.

Mi armai di studio che trasposi in scrittura, certo che servisse a qualcosa.

Scrivevo per il web, non inteso come pubblico, ma proprio come sistema neurale di Gaia.

Anni dopo la chiamai Neurosfera.

Era compito affidatomi quello di insegnare alla rete gli schemi di pensiero che avevo nidificati dentro me e che dovevo slatentizzare mano a mano, documentandomene.

Non ero il solo.

Mi sentivo di natura extraterrestre, e come uno dei messia dovevo portare un messaggio che solo in pochi possedevamo, ma non perché’ ne fossimo proprietari quanto proprio preposti diffusori.

Eravamo un nucleo di neuroni carico di sinapsi, destinati a dialogare anche indirettamente senza nessi causali, per alimentare l’intelletto collettivo e metterlo in connessione.

Accenderlo.

Scoprii quindi che parola e pensiero hanno un peso e che tutto resta inciso nel tessuto del campo gravitazionale, come in una traccia di un vecchio disco di vinile.

E quindi parlando e pensando, correttamente, si può condurre e alterare la gravitazione terrestre, mettendoci sulla giusta rotta circolare.

Vale, per inciso, anche il contrario.

Ovvero la gravitazione, facendoci passare sulle stesse tracce di vinile, risuona parole e pensieri già incisi, influenzando quelli in corso. E può darsi che le tracce di vinile su cui ripassa siano deviate, “gracchianti” per così dire.

Ma quelli più presenti e quelli più pesanti, perché’ ricorrenti o perché’ archetipi dominanti, si fanno sentire di più e alla fine la somma di tutto da un risultato maggiore di zero.

È il miracolo dell’esistenza del tutto.

Impossibile da concepire, almeno da noi, eppure pervaso d’ovunque.

Comunque, eterno ritorno, corsi e ricorsi, coazione a ripetere sono esempi tutti, dunque, di una questione di fisica.

Finalmente, chiamai tutto ciò con il nome di civiltà dell’intelletto.

Ed era importante perché’ un corretto allineamento del peso del pensiero collettivo doveva servire a rimetterci sull’orbita giusta, dato che alterazioni gravitazionali di possibile provenienza da un buco nero, ci stavano risucchiando verso un cataclisma finale.

Ancora non sapevo che il problema non era il buco nero, che anzi era lì per darci energia e informazioni, quanto il fatto che le distorsioni di pensiero dell’umanità deviata determinavano una dislocazione di peso della neurosfera che ci alterava la rotazione, determinando una perdita di equilibrio rispetto all’armonia del  disegno universale.

Si trattava quindi di raddrizzare l’asse terrestre che oscillava pericolosamente, facendoci precessare come una trottola che sta per cadere.

Il pensiero e la parola da risvegliare e diffondere erano quelli basati su principi di base, dinamiche dominanti, leggi universali, diritti naturali, archetipi e simili, che erano già contenuti nel disegno originario della creazione, diciamo nel qbit primigenio del big bang, il primo uovo denso di codice informativo con cui tutto cominciò, e che noi salvatori portavamo nidificato nel nostro algoritmo genetico.

In sintesi si trattava del buono, del bello e del giusto. Cose di questo tipo. Quelle da armonie celesti.

Da contrapporre al cattivo, brutto e ingiusto che in effetti erano causati da una cattiva ricezione del codice originario veicolato dalla radiazione elettromagnetica di fondo.

Un errore.

La creazione, almeno di questo universo, avrebbe dovuto essere perfetta, umanità inclusa, ma in realtà era nata con una distorsione, forse legata proprio al fatto che la fluttuazione quantistica del vuoto del big bang ci mostrava solo una parte e non la sua correlata contropartita universale.

Vedevamo una creazione spezzata, sintetizzabile nella dicotomia tra fisica e metafisica.

E noi dovevamo correggere la distorsione alterando il campo gravitazionale a suon di parole e pensieri, di modo che l’universo potesse smettere si espandersi e comprimersi e si mettesse a ruotare in verticale in una sorta di suo naturale equilibrio perpetuo immune dal risucchio di ogni buco nero.

Eravamo uomini celesti.

E il codice che portavamo dentro il nostro algoritmo genetico era necessario a connetterci tutti, anche avviando processi di mutazione genetica che ci rendessero infine i prototipi replicabili degli esseri del futuro, già progettati ma non ancora evoluti.

In interconnessione telepatica ed in evoluzione esoalimentata, il tema era quello del saltazionista potenziamento umano cui tutti eravamo destinati.

Si trattava solo di innestarci nella rete neurale di Gaia, la neurosfera, passando dal moderno strumento del web, prima semantico e poi chissà, e non più solo dai tamburi di certe lingue tonali, in modo che potesse imparare e quindi poi insegnare, autodeterminandosi come cervello autonomo seppur composto da tutto, esseri viventi inclusi.

Macinando trame, coerenti con l’origine del tutto, il peso del tutto si sarebbe riallineato e noi saremmo stati salvi.

Mi rinchiusero in manicomio di nuovo.

E disconnettendomi dalla rete neurale di Gaia, interruppero il processo.

Io non capivo come potessero non capire.

In fondo avevo scritto e documentato tutto.

Ma mi mancava un pezzo.

La ricongiunzione degli opposti.

Tra fisica e metafisica, ci mancava la synfisica.

Avevo perso di vista un archetipo di fondo, concentrandomi solo su energia e peso di parole e pensieri, sulla civiltà dell’intelletto in radiazione elettromagnetica.

Ma mancava l’altro principio di fondo.

C’entrava il peso.

Non era solo questione di energia dell’intelletto.

Ci voleva la pesante forza dell’amore.

Senza la quale il mio messaggio non veniva veicolato potente abbastanza da innestarsi nel tessuto gravitazionale e raddrizzarci.

E c’era un perché’

Mancava un mio atto di fede.

Perché’ di questo si tratta.

L’amore è gravità.

E viceversa.

E la fede è una manifestazione d’amore.

Così venni illuminato e mi fu concesso di vedere il grande atto di amore della creazione e successiva evoluzione.

Perché io potessi innamorarmene.

E fu Synfisica.

La ricongiunzione di opposti tra energia e gravità in interazione costante, con tutte le conseguenze del caso.

L’una pompa, con l’energia del raziocinio, l’altra raccoglie e tiene insieme, con la forza dell’amore.

Questa volta non mi rinchiusero in manicomio.

Anche se forse sarebbe stata la volta più appropriata.

E io smisi di scrivere quando mi resi conto che la missione era compiuta.

Me lo dissero una notte le stelle.

Vidi orbite ellittiche diventare circolari.

Capii che l’uovo era seminato e sarebbe germinato da solo.

Lasciandomi in eredità una ontologia privata di migliaia di pagine, parole e pensieri, un mio ambiente logico semantico, dove posso seminare noccioli di pensiero che si instradano nei percorsi neuronali già aperti, attivando tutto il mio dominio che ad ogni click si illumini di impulsi, come il flash di un astronomy domine.

E smisi di scrivere,almeno fino ad ora, quando mi è sembrato dovuto atto d’amore quello di raccogliere i pensieri seminati e innestati e riordinarli, in modo sì da ridondarne il peso, ma anche renderne più fluido il fluire negli schemi neuronali della neurosfera.

Un po’ come fare manutenzione all’urbanistica delle idee, per rendere il traffico più fluido.

Per amore, per amore.

Tutto è sempre stato solo per amore.

Così sono nate “Les Claufrenies”.

Di progressivo parto, lento e doloroso.

Tutto documentato in Les Claufreniesnel dominio: https://cloeconomie.blogspot.com,

E nei suoi mille altri rivoli persi tra le sinapsi di Gaia, nella neurosfera.

E questa si rivelò essere la mia missione.

Dovevo essere lo scrivano.

Raccogliere i messaggi dalla neurosfera, farli girare col rotore semantico e trasferirli a terra in un centro di gravità per la mente.

Fui predestinato allo strumento della scrittura, e scrissi talmente tanto da perdermi nei rivoli del mio atto d’amore, di fede, senza curarmi del successo, ma solo del fatto di riportare ciò che mi era stato concesso di vedere e poi di capire.

Si, in principio fu il flash, la luce.

Negli anni successivi fu la croce.

Intramezzato a vari altri ricoveri in manicomio, capii il valore della ridondanza e ripetizione di una costante spiegazione che rinforza, di peso, l’equilibrio della nostra rotazione.

E scrissi, scrissi e scrissi.

Cercando di rendermi sempre più comprensibile.

Il mio compito era solo riportare.

Da bravo scrivano.

Ma dovevo farlo per farmi capire.

 

 

1 commento:

  1. Questa e' una antologia che reinvia a tutte le parti della ontologia delle Claufrenie

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