2022 07 31 - ResQ. Rescue all
Una
goccia nel mare.
Ma
pur sempre di gocce è fatto il mare.
Oramai
siete abituati.
Parlo
spesso di migranti, anche per piccola esperienza.
L’ultima
volta in accogliamoli
tutti.
Ma
tante altre volte, compresi antichi progetti di accoglienza su larga scala.
Economia
dell’integrazione.
Lamento
l’indifferenza della rimozione tipica del benpensare.
Che
paura l’uomo nero.
E
quella sensazione che non si stia facendo niente.
Eppure
il brucomente è al lavoro, magari nell’ombra, a pelo d’acqua.
E
qualcosa si è mossa.
La
società civile da segni di vita.
E
si mette a salvare vite.
Una
onlus.
Una
organizzazione senza fini di lucro.
E
meno male.
Per
spezzare la catena del valore dei trafficanti.
Supportata
da migliaia di iscritti e sostenitori.
La
chiave, però, sta nei valori.
Come
detto è una goccia nel mare.
Ma
un esempio fondato sui valori cui molti fingono soltanto di credere.
Allora
citiamo il manifesto ResQ, la cui redazione e pubblicazione è antica pratica di
alti principi ispiratori.
Vogliamo fermare queste stragi
Mai, nella storia, si sono contate così tante vittime nella
rotta migratoria tra Africa e Europa.
Gli SOS di chi naufraga si perdono tra le onde, e la gente
muore.
Il Mediterraneo, per secoli culla di civiltà e patrimonio di
culture e visioni, oggi è diventato cimitero di persone alla ricerca di un
futuro migliore.
Noi vogliamo bloccare queste stragi che, spesso
nell’indifferenza, continuano inesorabilmente ad avvenire nel nostro mare.
Vogliamo salvare la vita di ogni uomo, donna, bambino che migra
verso il nostro continente, a prescindere dalla nazionalità, dalla religione e
dai motivi che li spingono a farlo.
Vogliamo ribadire l’obbligo morale di rispettare la vita.
Ma
non basta.
Il manifesto ResQ e le storie delle persone.
Vogliamo che racconti, si
Ma vogliamo sia una nave efficiente, con un equipaggio capace,
preparato, competente.
Vogliamo che la nostra nave, e l’azione di salvataggio,
rispondano unicamente alle Leggi del Mare e al Diritto Internazionale, secondo
i principi imprescindibili e non negoziabili di umanità, imparzialità,
indipendenza e neutralità.
Vogliamo che diventi simbolo di speranza, che riporti
informazioni reali e aggiornate su quello che succede, che racconti al mondo le
storie delle persone che salverà.
Per
concludere, sono migliaia gli iscritti sostenitori.
A
testimoniare che la società civile è ancora fervida.
O
forse lo è di più.
La
speranza dei migranti è speranza per tutti.
Se
un piccolo progetto attrae così tanti sostenitori, in una sorta di crowd
thinking che poi è la neurosfera, immaginate cosa può produrre una intera civiltà
dell’intelletto.
C’è
fame di progetti, idee, utopie, visioni.
L’umanità
deve volare alto.
Non
impantanarsi nei meandri dello stato quo.
Rompere
gli schemi neuronali.
Ecco
cosa ci vuole.
Spezzare
le catene del pensiero.
E
liberare la neurosfera.