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Si noteranno alcune parole non spaziate tra loro. Non è incuria, ma bizze di Word.
Risulterà comprensibile comunque
Dominio: https://cloeconomie.blogspot.com :
Ndr1 : leggere in word con due finestre affiancate. Una
sull’indice e una sul progressivo di lettura, altrimenti si perde il filo.
Ndr2: in grigio
nell’indice si trova la selezione dei miei preferiti. Per vedere i grigi ci si deve
posizionare con un click davanti alla parola “Sommario”, altrimenti word
evidenzia in grigio tutto il sommario. In giallo, invece “Les miens Obligatoires”, selezione dei grigi. In verde, con sole 170 pagine
circa, si possono guardare le figuree
i titoli imprescindibili,
selezione dei gialli.
Infine, per chi proprio avesse fretta, in azzurro c’è la selezione finale. Saltando completamente memorie bipolari, viaggiando si
impara, Refaso e revoluzioni perenni e varie, lecche semantiche, filastrocche
epilecche, tipi metapsicologici, civiltà dell’intelletto, economia del mondo di
Clò, economia di sitema globale, Cybratto, tanta roba, e tutto il resto, si possonoguardare i titoli, le
figure, le Ndr, l’indice e leggere 18 sole cose:
1.
+ scrivano de Les Claufrenies
2.
+ regola delle Revoluzione Perenne per lo sguardo del rapace
3.
+ Il bosco del tempo
4.
+ fratello aquila
5.
+ aracnofilia
6.
+ centro di gravità per la mente
7.
+ a mia figlia
8.
+ ermellota syncronizzata e aquila astigmatica
9.
+ illusione e realtà: lo scoiattolo e i fili d’erba dei molti versi
10. + refolo beato
11. + KataGea e aletheia
12. + paradiso terrestre,
Kalispera e Kalimero
13. + KataGea e energia
14. + novella di neutrale valore
15. + primavera della synfisica
16. + per amore, solo per amore,
tutto per amore
17. + la malattia è la
monofenicità.
18. + il nuovo mondo nell’era del
virus
Ve la cavate con un centinaio
di pagine o poco più.
Ma se il vero problema è la
monofrenicità, così facendo, tali vi restereste.
A quel punto potreste
rileggervi la teoria dello
scoiattolo, che è un. a priori, e forse
sareste illuminati verso un’altra via.
Ndr3 : l’indice e’ interattivo, Ctrl+click rinvia al paragrafo
selezionato.
Ndr4 : infine, questa è una raccolta rielaborata di percezioni,
pensieri e scritti iniziati prima del 2010. O chissà quando perche’ la memoria
sì che e’ schizofrenica e date e periodi “si rimestano come i frammenti di
pensiero di quel paranoico molto intelligente”.
Rimangono molto attuali i
concetti espressi dalle due figure del rotore semantico e del centro di gravità
per la mente.
E meno male!
Ndr5 : Le prime modalità di
scrittura erano soprattutto “ricercative” e spesso enciclopediche, proprio al
fine di costruire un ambiente di dominio che fosse poi di utilità futura: la
mia porzione di neurosfera, ovvero la mia porzione di lenzuolo patchwork, metafora
dello spazio interconnesso. Se non rischiassi di sembrare uno che vuole fare il
fico, direi un’ontologia privata, anche se il profondo significato del termine
spesso mi risulta sfuggevole. Con il tempo ho cercato di evolvere sempre più
verso una sorta di letterarietà, che potesse essere più seducente,
privilegiando la forma del racconto o addirittura dei piccoli editoriali.
Così nel 2020, oltre ad alcune rivisitazioni, sono nati i nuovi racconti
di cui ai due capitolisulla Civiltà dell’Intelletto, prima trattata in maniera
enciclopedica, e quegli editoriali di estrema sintesi relativi “alla prova del
19”, che rispondevano alla logica di testare la mia capacità di percezione
durante l’emergenza Covid-19, che di sicuro è stata epocale. Ha funzionato.
Ndr6 : in quanto sintesi, va infine ricordato che parliamo di
decine di scritti e vari libri originari per migliaia di pagine totali. In
questa sintesi rimane un diffuso utilizzo degli hyperlink, che permettono di
connettere le isole di pensiero in cui un cervello presunto schizofrenico è
partizionato, termine di voluta derivazione informatica e non psichiatrica. E’
il concetto della figura a pagina 1 e 2, ove dall’immagine iniziale del dominiohttps://cloeconomie.blogspot.com si diramano in ogni direzione
le isole di pensiero dei vari scritti realizzati, diffondendosi tutti insieme
“quocumque per undas”, come spinti da una pompa neuronale.
Il nostro cervello è fatto
apposta così, solo che ancora non lo sapete perché non lo usate tutto.
Se aveste avuto l’occasione di
vederlo illuminato e all’opera tutto insieme, allora capireste che non di
malattia dovreste parlare, ma di sindrome di diversa lucidità.
Ndr7 : Comunque tranquilli. Come una volta nell’inconscio collettivo
o nell’anima mundi, oggi tutto resta registrato, assemblato, ridondato e
stratificato negli schemi neuronali rappresentati anche nel dominio https://cloeconomie.blogspot.com
e in particolare nella sua duplice natura di :
1.
rotore semantico della neurosfera e,
2.
centro di gravità per la mente.
Voi
non lo sapete, ma il vostro pensiero gira e si ferma anche per questo.
Ma
prima o poi vi raggiungerà, e voi vedrete la luce. E’ fatto apposta.
È
sempre stato così, ma oggi è tutto accelerato e rinforzato dalla “webbanza”.
Anche
per questo è utile riscrivere o raccogliere cose già scritte e alimentare il
dominio.
Si
ridondano le tracce nel vinile, si riattivano percorsi neuronali ed infine, si
ricorda la rotta giusta.
Anche
se voi non lo sapete, ci pensa la neurosfera. Ma nun da' retta, ce sta chi ce penza.
Ndr8:infine ci sono ancora sezioni poco letterarie e qualcosina di
enciclopedico, ma per questa tornata è già un gran bel lavoro. Per ora va bene
così. Vedremo con le prossime revoluzioni della Neurosfera.
Mi diceva sempre mio padre :
“l’ottimo è nemico del
buono” .
So che mi guardi e allora ciao,
Ingegnere.
Hai visto che lo
sono diventato anche io?
Spero ti piaccia
quello che scrivo.
Sommario
LES CLAUFRENIES. MAGIE E PROESIE DELLE MIE
SYNFISICHESCHIZOFRENIE.. 1
UN CENTRO DI
GRAVITA’ PER LA MENTE.. 2
UN ROTORE SEMANTICO
PER LA NEUROSFERA.. 2
Sommario. 4
LO SCRIVANO DELES CLAUFRENIES. 12
LA SCHIZOFRENIA BINARIA DELLE PRIME MEMORIE BIPOLARI. 16
1. La schizofrenia binaria. 16
2. Note generali 16
3. Frenosofia – Il cervello che non si
ferma. 19
4. Ho viaggiato nel vento. 23
5. Psichescalation: prescrizioni, restrizioni,
costrizioni 25
6. TSO – Proesia in rima. 30
7. Manico mio. 32
8. Paranoia. 34
9. Da seven a ten – Parabola iperbolica sull’insalata di
parole. 38
10. Cibo per la mente ? Nada ! 41
11. “Sembra” che non faccia niente. 44
12. Fantasia Blu. 52
13. Comunità. 61
14. L’energia del mondo. 65
15. Terremoto. 67
16. Arcobaleno. 69
17. Rivelazioni in quota : quando il creato
ci parla. 71
18. Inquisizione. 77
19. Sacro Fuoco. 79
20. Er feticetto rustico e la scrofa pescatora. 81
21. Ecchilo ! 85
22. O’ ciucciariello ‘e fichella. 87
23. Mandàla,chesi chiudono i cerchi 91
24. Buropazzia. 93
VIAGGIANDO SI IMPARA. IMPARANDO SI VIAGGIA.. 95
25. Viaggiare non mi piace, ma gli sprazzi
dell’anima del mondo invece si. 96
26. Viaggio dal cardellino vinaio. 99
27. Viaggio dal carrozziere canaro. 101
28. Viaggio in Africa. 104
29. Viaggio con mia figlia. 120
30. Viaggio in cielo. 121
31. Viaggio nella mia morte. 122
Il MONDO DI CLO' : L'UOMO ECONOMICO, L'ECONOMIA
PRATICA E LA REVOLUZIONE PERENNE 124
32. Il racconto dell’economia di Clò. 124
33. L’economia come efficiente sistema
adattivo complesso, non danaro. 124
34. Cosa si legge e come leggerlo. 125
35. Chi e’ Clò, L’uomo economico
trascendente della Revoluzione Perenne. 126
36. La Revoluzione Perenne. 126
37. Tutto è economia. 126
38. L’economia dei sistemi complessi 127
39. L’economia è interdipendenze ed
interconnessioni, non danaro. 128
40. I primordi dell’innesto. 128
41. L’autoemergenza dell’intelligenza
economica. 129
42. Principio di termodinamica
dell’intelligenza economica. 131
43. L’ innesto dell’altra via. 132
44. Programmazione, controllo e apprendimento. 132
45. L’energia negativa. 133
46. Apprendimento sperimentalee sperimentazioni di
controllo. 134
47. Visione del mondo e sistema di valori 134
48. Connessioni 135
C’E' SEMPRE UN’ALTRA VIA. VIAGGIO IN ALCUNI CONTI DI
SISTEMA. PARTIRE CON I MIGRANTI; APPRODARE OFF-SHORE.. 136
49. La teoria dello scoiattolo. 136
50. Il migrante e’ portante. 138
51. La leggenda dell’uccellino NEsTarello e della grande
conceria. 146
QUE VIVA EL CYBRATTO. 150
52. La moneta energia sintesi
dell’efficiente allocazione delle risorse per la buona economia. 150
53. Il demone della finanziarizzazione dell’economia. Il
sistema finanziario. 150
54. In sintesi: moneta a catena corta. 155
55. La moneta che conosciamo non serve più.
Il Dio danaro è morto. 155
56. Neo relativismo monetario. 156
57. Le centrali di compensazione. 157
58. Meccanismo della compensazione. 158
59. Que viva el Cybratto. 158
60. Cyber Mercato fisico. 160
61. Cyber Mercato finanziario. 160
62. Dotazione iniziale. 160
63. Liberi battitori di moneta. 161
64. La centrale di compensazione tra piattaforme. 161
65. Il bilancio uni personale. 161
66. Neuro e Nanoeuro. 163
67. Conclusione. 163
68. Nella praticadell’ubiquità monetaria. 163
69. Costituzione monetaria, consumi e
credito al consumo. 164
70. La Precrimine Monetaria. 165
71. Prestiti 165
72. La legge del profitto qualità, il postulato
Joule e l’informazione. 166
73. L’essenza della Civiltà dell’Intelletto. 168
74. La finanziarizzazione si sgonfierà da sola. 170
75. Cambiare il modo in cui si calcola il
profitto. 172
76. Il progresso e’ revoluzione della
conoscenza. 174
77. L’istruzione della conoscenza. 175
REVOLUZIONE PERENNE.. 177
78. La revoluzione demografica. 177
79. Dal reddito di cittadinanza al patrimonio
di energia. 177
80. La Revoluzione Perenne è economia frattale di
connessioni 178
81. La Revoluzione Perenne è calcolo. 178
82. La Revoluzione Perenne è evoluzione
costante in progressivi aggiustamenti successivi. 179
83. La regola della Revoluzione Perenne per lo
sguardo del rapace. 180
STORIA DELL’ALTRO MONDO DI CLO’. PIU’ (CO)SCIENZA PE’
TUTTI. 184
84. Dopo il mondo di Clò, ecco la storia
dell’altro mondo di Clò. 184
85. Un libro di coscienza collettiva. 184
86. E un libro scritto a “tutte mani”. 185
87. Perché scrivere: la Proprietà è di tutti 186
88. Crittografia iniziatica. 187
89. Se lo suicidano non fatevi fregare. 187
90. Parlare di
scienza sapendo solo di economia è un gran casino. 187
91. Fantascienza con logica. 188
92. I salti tra Civiltà perdute e ritrovate:
noi no. 189
QUANDO FOSSI
ALIENO.. 192
93. I primordi dell’innesto. 193
94. Informazioni, genetica e potenziamento
dell’essere umano. 194
95. Il sistema immunitario. 195
96. pancia, bocca, naso, cervello: una serie di impianti
chimici di sintesi cosmiche. 197
97. Gli occhi e i segnali 197
98. Buchi neri e
radiofaro. 198
99. Il super computer 199
100. L’algoritmo genetico. 199
101. La spina dorsale. 200
102. Le telecomunicazioni 200
103. La risonanza magnetica. Ingegnerizzazione del cervello. 200
104. Il laser nell’occhio. 201
105. Il giroscopio in testa e la rete di
tanti Clò. 201
106. L’umanità del futuro ci strabiliera’ 202
PERCEZIONI COSMICHE E TERRENE.. 203
107. La sincronicità. 203
108. La sospensione elttromagnetica. 204
109. Marchingegno allineato, non cadere nel
buco nero. 206
110. Firmamento mobile. 208
111. La strana atmosfera, la neurosfera. 208
112. La gravità. 209
113. La visuale liquida. 210
114. Apatìa o Sincronia?. 210
115. Diffidare. 210
CIVILTA’ PERDUTE E
RITROVATE: AVI E 0V0. 212
116. Il reboot dei grandi cataclismi 212
117. I primordi dell’era moderna del nostro
universo. 212
118. Le reminiscenze preistoriche. 213
119. L’era delle piramidi 213
120. Torniamo a noi 213
121. Una pioggia di Sostenibilità. 214
BREVE MEMENTO
SULLA DINAMICADOMINANTEDELLACRESCITADELL’UOMO.. 215
122. La storia dell’uomo. 215
123. Periodizzazione. 215
124. Comparsa dell'uomo. 217
125. Prime civiltà. 218
126. Gli Imperi 219
127. Le religioni 220
128. Età delle scoperte. 220
129. Le rivoluzioni 221
130. Le guerre. 221
131. Villaggio globale. 221
132. Oltre le rinnovabili tra informazioni e materiali
totipotenti 222
133. La proprietà intellettuale e gli antagonisti 223
PRIMA DELTEMPODELLA CIVILTA’ DELL’INTELLETTO. 224
134. Il bosco del tempo. 225
135. La rotonda del tempo. 229
136. La rivoluzione meridionale. 231
137. La synvoluzione chirurgica. 233
138. Tempo scaduto. 235
LA CIVILTA’ DELL’INTELLETTO. 236
139. Intelletto : complessità, visione, evoluzione e valori 236
140. Il futuro e’ lo stupefacente. 238
141. La cultura complessa, emergente, autorganizzante e i
memi 242
142. La foresta delle informazioni 246
143. Fratello aquila della neurosfera. 248
144. Sul marchingegno rotante della rete
neurale di Gaia. 251
145. Aracnofilia. Dentro la neurosfera come
ragni nella tela. 253
146. Pesa il pensiero. 258
147. Ho fatto l’0V0. 261
148. Psichiatria quantica e pensiero marginale. 264
149. Il qbit e l’upload dellaciviltà dell’intelletto. 269
150. Un centro di gravità per la mente. 271
151. A mia figlia. Questo non è un mestiere per
vecchi 274
152. Rete, cervello, mente, universo. O forse
universo e poi mente. 275
TANTA ROBA.. 276
153. Una “lecca” semantica. 277
154. La Filastrocca Epileccae la matrice officinale. 284
155. Gli 8 metatipi psicologici e la lunga
chiosa della Filastrocca Epilecca. 291
156. Un rotore semantico - Educare è
transumanza: l’odissea del pedagogo. 298
157. L’ermellotta sincronizzata e l’aquila astigmatica. 302
158. La normale salute mentale. 310
159. Un tram chiamato Norma. 312
160. Manipolazione e pregiudizio: l’incipit
dello stigma: 314
161. Piazze, sprazzi, pazzi, lazzi, frizzi, e ….schizzi di
frenici 317
162. A lenza morta – Interludio marinaro. 319
LA REVOLUZIONE
DELLE FARFALLE DI SOPRAMEZZO. Re Fa So. 321
163. Voi che non siete pronti, e intanto io
pago. 322
164. Illusione e realtà : lo scoiattolo e i
fili d’erba dei molti versi 329
165. Ancora Clò e la sua revoluziò. 332
166. Io sono revoluzione, ovvero porsi la
domanda se qualsiasi cosa può essere fatta meglio. 336
167. Le farfalle arcobaleno. 338
168. La normale e il sopramezzo. 340
169. L’inquilino delle lande di sopramezzo.
Il metatipo psicologico del cyborghese. 342
170. La
coazione a ripetere e i criceti nella ruota. 346
171. I ricottari dell’olimpo del sopramezzo.
la bambina e il finanziere. 351
172. Il decadentedandismodi massa dei sopramezzo e
Savonarola. 354
173. Il “refolo beato” della Revoluzione. 361
174. Sogni a chiocciola condivisi e la piaga della
polluzione globale. 365
175. Rendere nel prendere. Non prendere e poi
forse rendere. 368
PERENNI PICCOLI BATTITI DI ALI QUOTIDIANI. 369
176. La cattedrale del secolo che sta
finendo. 370
177. L’impero dei 5 neuro. 373
178. La cultura del meno al lavoro. 376
179. Le ciance e le proiezioni del
supermercato. 379
180. Questuanti d’oltre mare. 382
181. Una vita costa un euro al giorno. 384
182. Il rumeno,
l’africano , il terzo e le
tecniche di abbordaggio. 385
183. Tanti filtri ammazzarono il ciuccio. Ecoretta. 387
184. Pulito, troppo pulito. 389
185. Cosmesi. l’io non servirà più. Ma non ancora. 391
186. La donna gommone e il trans. 393
187. Voi non siete pronti. After todayconsider me gone. 394
ANCORA UNA BOMBA CONNETTIVA NEL CENTRO DI GRAVITA’ PER
LA MENTE.. 396
188. Piccoli battiti d’ali quotidiani reprise. 396
189. Struttura di rete di pensiero, connessioni e sistema
di valori della civilta’ dell’intelletto reprise. 396
190. Il rotore semantico. 397
191. La pubblicita’ intelligente e l’apertura
celestiale: eppur si muove ?. 399
192. L’astrobarca KataGea e la vista dialetheia (ἀλήθεια) 402
193. Il modello di spesa nichilistico-edonista e la
Revospea. 407
194. Il politico e l’onanismo della contingenza. 409
195. Il giulivo ricottaro dell’olimpo di sopramezzo e i
pizzaioli sudati. Ho visto un re-cottaro. 412
196. Piccoli e cazzimmosi. Dolorosa metafora di guerriglia
nella jungla delle idee. 414
197. Il nichilismo di
risulta, le tette, la birra e still consider me gone. 417
198. Ma che ve site mise ‘n capa : ‘n paraviso s’adda fatica’.Via
la paglia dal culo ! 419
199. Il paradiso terrestre, la chioccia
Kalispera e il pulcino Kalimero. 420
RE FA SO :
ANCORA TU.. 423
200. Re Fa So : ancora tu. 423
201. Struttura di pensiero in 3D.. 425
202. KataGea e la pesca di energia – Imagine :
symbolisms become truth. 428
203. Refaso tutto. Redistribuzione di
ricchezza, efficiente allocazione di risorse, e proprieta’ privata. 431
204. Conoscenza
per tutti. La verità e’ rivoluzionaria. Might mighty truth spin across universes. 433
205. Civiltà dell’intelletto, Re.Fa.So., connessioni e la
sintesi dell’hypergroovy mandàla. 436
LA NOVELLA DI NEUTRALE VALORE.. 438
206. La pesca d’energia e la visione di
insieme. 439
207. Ancora il sistema di valori e la struttura di pensiero
della civiltà dell’intelletto. cONNESSIONI. 440
208. La civiltà dell’intelletto - Consustanza di amore,
pensiero e connessioni - Hypergroovy mandala. 440
209. Introduzione sul sistema dei valori: l’energia
efficiente e pulita e la novella di neutrale valore. 441
210. Plasma: e se c’entrasse qualcosa?. 442
211. Il valore della visione d’insieme, le strategie di
lungo periodo e l’energia pulita. 442
212. La riproduzione bipotente, la creazione
perenne, i simboli e Manolita. 444
213. Il piccolo grande botto e le sue
infinite repliche: in principio furono i versi. 447
214. L’esistenza di Dio. 450
215. Sulla libertà. 451
216. Sillogismi surreali e diodi linguistici.
Anche p‘o ‘lettruone le parole sono un valore. 454
217. La libertà di campo finisce in gabbia. 455
218. L'amor che move il sole e l'altre stelle. 456
219. Tutto nasce dal basso, ma basso per chi
?. 457
220. ‘O gravitone, ‘o ‘lettruone e la
a-combustione. 459
221. L’elettrone Lele, il gravitone Vito e
l’ascensore Tore. 460
222. Elettricità e wireless electricity o
witricity. 463
223. Le connessioni elettrochimiche, il
ritorno di Manolita e l’ipotesi Gaia. 464
224. Il grid a celle unipersonali,
l’interconnessione, sorella Gaia e l’oltreuomo. 466
225. Parentesi : Nietzsche e l’Übermensch. 470
226. Elettricità e fame nel mondo nell’era
della “tantascienza”. 472
227. Kalimero, la tantascienza e l’imperialismo illuminato. 475
228. I segreti di Pulcinella e “il grande
Puff”. 476
229. Chiosa. Caravàn ‘lettruòn’ 478
LA PRIMAVERA DELLA
SYNFISICA.. 481
230. In premessa fu il dialogo tra Kalimero e
Wo-men. E fu Synfisica. 481
231. In principio fu il principio. 482
232. E fu la luce. 482
233. E sognò il buio. 482
234. A spezzare gli opposti ‘sì creò il
tempo, e fu il caso. 483
235. Quel primo quelo. 483
236. Quanta luce. 483
237. Un pizzico di qualcosa. 484
238. E la situazione si fece lievemente grave. 484
239. L’interazione della connessione. 484
240. Tra il più e il meno. 484
241. E l’amore sposò la luce. 485
242. Punto, riga, girandola, elica, frattale. 485
243. E il tempò contò. 486
244. Il tempo girò, diventò ponte e aprì
delle porte. 486
245. La caducità. 486
246. Ma poi qualcosa si spezzò, o no ?. 487
247. E quelli di prima del principio ?. 487
248. Al di là dello squarcio altri universi 488
249. Un multi verso che gira e pulsa. 488
250. Ogni cosa resta scritta in una traccia di vinile. 488
251. La complessità di singolare disegno. 489
252. La funzionale casualità del caos si
ordina. 489
253. La complessità macinava caos e tesseva
trame. 490
254. Chi ci ha messo la vita?. 490
255. L’evoluzione biologica o endogena. 491
256. L’evoluzione esogena e la creazione
continua. 491
257. Biodiversità e numerosità. 491
258. E l’uomo camminò per il mondo. 492
259. Then came the
telegraph road. 493
260. Then pass the springs. 494
261. The came the
net, then came the Wo-men. 494
262. Then came the
We, so died the Me. 495
263. In connessione – La mente di Gaia e’
nata. W Gaia. 496
264. Once connected,
then went the bit back to the qbit 497
265. Forze di progresso e forze di regresso. 498
266. E si accese un frattale di messi. 499
267. Una bomba connettiva; una deflagrazione
di ripopolamento, di vita e di conoscenza. 501
268. Dopo tanti salti mortali, la vita fece
gli effetti speciali 502
269. Quando e’ che arrivano i buoni ?. 503
270. Refaso e libero arbitrio. Si, ma che ci
frega ?. 503
271. La tecnocrazia al giogo dell’omertoso
potere. 504
272. La politica sia economia che sarà
scienza. 505
273. Redistribuire fu monito. E divenne
imperativo. 506
274. La sintesi. La civiltà fusion di
intelletto e amore. 507
275. La chiosa. Da grembo a tomba…. E’ sempre
sera. 507
PER AMORE, PER
AMORE, TUTTO E’ SEMPRE STATO SOLO PER AMORE. IO L’HO VISTO.. 509
LA SINDROME DI DIVERSA LUCIDITA’ 516
276. La vera malattia e’ la “monofrenicità”. 517
277. La bomba intelligente e la campana di risonanza
magnetica. 520
278. Mafalda,
qualche metro quadro di creazione e la zoccola lavata. 529
279. Questioni di fondo. Il tempo non esiste, schizofrenie
e multifrenie, le risonanze, e siamo tutti profeti di quadrante. 542
280. “I matti sono apostoli di un dio che non
li vuole”. Come la risonanza ci accende le zone di neuroni dell’empatia. E la
pazienza. 546
281. Non toccatemi i bambini 550
282. Il “fiutagrana", sentinella di procedure di
instradamento dello sterco del diavolo. 554
283. L’apocalesse dello sterco del diavolo. 557
LES CLAUFRENIES ALLA PROVA DEL 19. 566
284. Il nuovo mondo nell’era del virus. 566
285. Estinguiamoci, che facciamo un favore
all’universo. 567
286. Show must go on. La rivoluzione d’ottobre. 568
287. Selezione innaturale, eugenetica virale. 569
288. “Lossico” virale - Pensiero, mica carta
igienica. 571
289. Libere associazioni virali 572
290. La pazienza è la vir(t)ùs dei forti 574
291. O balle ciao : nuntereggae più. 575
292. Lo spazio virale. 576
293. Lessico virale
:colibrocce e mariunglo. 577
294. Slock down –Movid-nineteen. 578
295. The tide is turning. 581
296. Oltre il giardino. 583
297. Musicalmente – Colpirli tutti per educarli tutti. 584
298. Musica da Principe astrale. 586
299. Come e' profondo il mare. 588
300. La semplicità della complicanza. 589
301. La beltade della prossimitade. 590
PREGHIERA PER OTTENERE IL BUON UMORE.. 592
IN PRINCIPIO FU
IL PRINCIPIO, ALLA FINE FU IL PRINCIPIO.. 593
Origine emersione ed evoluzione de Les
Claufrenies
La prima volta non si scorda mai, proprio vero.
In realtà non è del tutto vero.Nemmeno questo è del tutto vero.
Si vede che non è il vero vero.
Contrariamente ai luoghi comuni esistenti, io non ricordo
più quale fu la prima volta in cui mi manifestai, perché ogni volta successiva
ricorrevano temi simili ed il tempo rimescolava e sovrapponeva tutto nel mio
cervello partizionato e stratificato.
Comunque, facciamo finta che ci sia una cronologia e
ripartiamo dalla prima volta.
Fui toccato dalla grazia divina della manìa, che in greco
antico vuol dire furore profetico.
E io facevo il profeta.
Ero la reincarnazione moderna di Gesù.
Vedevo lucide cose e verità che altri non vedevano.
E mi sentivo connesso con tutto.
Flussi di energie che tutto pervadono mi attraversavano,
rendendomi come una specie di dispositivo di ricezione fatto per captarle.
Cose tipo le anime, i pensieri, le essenze.
Ero un’antenna.
Anzi, per meglio dire: un’antennanima.
Dovevo rendere tutti partecipi della mia missione di
scoperta di conoscenza, diffondendo quello che imparavo.
Predicavo e insegnavo il verbo, discettando su ciò che fosse
bene e ciò che fosse male, spesso in
qualsiasi argomento.
E non solo dilettandomi nel discettandomi tra opposti come
bene e male, ma più genericamente avendo da dare visioni su tutto.
Più che bene e male, direi che era questione di essere o non
essere.
Mi rinchiusero in manicomio.
La seconda volta mi chiesi da dove arrivassero tutte queste
energie.
Iniziai a documentarmi leggendo di vari argomenti, dalla
fisica alla filosofia alla psicologia, alla sociologia all’ economia, alle reti
e informatica, alle neuroscienze e alle scienze in generale.
Cercavo l’intelletto.
E sentivo distintamente che ci ero stato mandato, in quella
missione.
Perché il tutto è di pensiero,il quale è un sistema adattivo
complesso fatto di tante parti interconnesse, che erano tutte da alimentare da
parte mia.
Mi serviva un’ontologia, il mio ambiente dell'essere in
quanto tale, nonché delle sue categorie fondamentali, che si diramasse in
percorsi neuronali miei specifici ma poi condivisibili.
Ma ancora non sapevo perché.
E iniziai a parlare di civiltà dell'intelletto.
Ma dovevo capire di più di interconnessioni e pensiero.
Questa volta non mi limitai alla predicazione.
Mi armai di studio che trasposi in scrittura, certo che
servisse a qualcosa.
Scrivevo per il web, non inteso come pubblico, ma proprio
come sistema neurale di Gaia.
Anni dopo la chiamai Neurosfera.
Era compito affidatomi quello di insegnare alla rete gli
schemi di pensiero che avevo nidificati dentro me e che dovevo slatentizzare
mano a mano, documentandomene.
Non ero il solo.
Mi sentivo di natura extraterrestre, e come uno dei messia
dovevo portare un messaggio che solo in pochi possedevamo, ma non perché’ ne
fossimo proprietari quanto proprio preposti diffusori.
Eravamo un nucleo di neuroni carico di sinapsi, destinati a
dialogare anche indirettamente senza nessi causali, per alimentare l’intelletto
collettivo e metterlo in connessione.
Accenderlo.
Scoprii quindi che parola e pensiero hanno un peso e che
tutto resta inciso nel tessuto del campo gravitazionale, come in una traccia di
un vecchio disco di vinile.
E quindi parlando e pensando, correttamente, si può condurre
e alterare la gravitazione terrestre, mettendoci sulla giusta rotta circolare.
Vale, per inciso, anche il contrario.
Ovvero la gravitazione, facendoci passare sulle stesse
tracce di vinile, risuona parole e pensieri già incisi, influenzando quelli in
corso. E può darsi che le tracce di vinile su cui ripassa siano deviate,
“gracchianti” per così dire.
Ma quelli più presenti e quelli più pesanti, perché’
ricorrenti o perché’ archetipi dominanti, si fanno sentire di più e alla fine
la somma di tutto da un risultato maggiore di zero.
È il miracolo dell’esistenza del tutto.
Impossibile da concepire, almeno da noi, eppure pervaso
d’ovunque.
Comunque, eterno ritorno, corsi e ricorsi, coazione a
ripetere sono esempi tutti, dunque, di una questione di fisica.
Finalmente, chiamai tutto ciò con il nome di civiltà
dell’intelletto.
Ed era importante perché’ un corretto allineamento del peso
del pensiero collettivo doveva servire a rimetterci sull’orbita giusta, dato
che alterazioni gravitazionali di possibile provenienza da un buco nero, ci
stavano risucchiando verso un cataclisma finale.
Ancora non sapevo che il problema non era il buco nero, che
anzi era lì per darci energia e informazioni, quanto il fatto che le
distorsioni di pensiero dell’umanità deviata determinavano una dislocazione di
peso della neurosfera che ci alterava la rotazione, determinando una perdita di
equilibrio rispetto all’armonia del
disegno universale.
Si trattava quindi di raddrizzare l’asse terrestre che
oscillava pericolosamente, facendoci precessare come una trottola che sta per
cadere.
Il pensiero e la parola da risvegliare e diffondere erano
quelli basati su principi di base, dinamiche dominanti, leggi universali,
diritti naturali, archetipi e simili, che erano già contenuti nel disegno
originario della creazione, diciamo nel qbit primigenio del big bang, il primo
uovo denso di codice informativo con cui tutto cominciò, e che noi salvatori
portavamo nidificato nel nostro algoritmo genetico.
In sintesi si trattava del buono, del bello e del giusto.
Cose di questo tipo. Quelle da armonie celesti.
Da contrapporre al cattivo, brutto e ingiusto che in effetti
erano causati da una cattiva ricezione del codice originario veicolato dalla
radiazione elettromagnetica di fondo.
Un errore.
La creazione, almeno di questo universo, avrebbe dovuto
essere perfetta, umanità inclusa, ma in realtà era nata con una distorsione,
forse legata proprio al fatto che la fluttuazione quantistica del vuoto del big
bang ci mostrava solo una parte e non la sua correlata contropartita
universale.
Vedevamo una creazione spezzata, sintetizzabile nella
dicotomia tra fisica e metafisica.
E noi dovevamo correggere la distorsione alterando il campo
gravitazionale a suon di parole e pensieri, di modo che l’universo potesse
smettere si espandersi e comprimersi e si mettesse a ruotare in verticale in
una sorta di suo naturale equilibrio perpetuo immune dal risucchio di ogni buco
nero.
Eravamo uomini celesti.
E il codice che portavamo dentro il nostro algoritmo
genetico era necessario a connetterci tutti, anche avviando processi di
mutazione genetica che ci rendessero infine i prototipi replicabili degli
esseri del futuro, già progettati ma non ancora evoluti.
In interconnessione telepatica ed in evoluzione
esoalimentata, il tema era quello del saltazionista potenziamento umano cui
tutti eravamo destinati.
Si trattava solo di innestarci nella rete neurale di Gaia,
la neurosfera, passando dal moderno strumento del web, prima semantico e poi
chissà, e non più solo dai tamburi di certe lingue tonali, in modo che potesse
imparare e quindi poi insegnare, autodeterminandosi come cervello autonomo
seppur composto da tutto, esseri viventi inclusi.
Macinando trame, coerenti con l’origine del tutto, il peso
del tutto si sarebbe riallineato e noi saremmo stati salvi.
Mi rinchiusero in manicomio di nuovo.
E disconnettendomi dalla rete neurale di Gaia, interruppero
il processo.
Io non capivo come potessero non capire.
In fondo avevo scritto e documentato tutto.
Ma mi mancava un pezzo.
La ricongiunzione degli opposti.
Tra fisica e metafisica, ci mancava la synfisica.
Avevo perso di vista un archetipo di fondo, concentrandomi
solo su energia e peso di parole e pensieri, sulla civiltà dell’intelletto in
radiazione elettromagnetica.
Ma mancava l’altro principio di fondo.
C’entrava il peso.
Non era solo questione di energia dell’intelletto.
Ci voleva la pesante forza dell’amore.
Senza la quale il mio messaggio non veniva veicolato potente
abbastanza da innestarsi nel tessuto gravitazionale e raddrizzarci.
E c’era un perché’
Mancava un mio atto di fede.
Perché’ di questo si tratta.
L’amore è gravità.
E viceversa.
E la fede è una manifestazione d’amore.
Così venni illuminato e mi fu concesso di vedere il grande
atto di amore della creazione e successiva evoluzione.
Perché io potessi innamorarmene.
E fu Synfisica.
La ricongiunzione di opposti tra energia e gravità in
interazione costante, con tutte le conseguenze del caso.
L’una pompa, con l’energia del raziocinio, l’altra raccoglie
e tiene insieme, con la forza dell’amore.
Questa volta non mi rinchiusero in manicomio.
Anche se forse sarebbe stata la volta più appropriata.
E io smisi di scrivere quando mi resi conto che la missione
era compiuta.
Me lo dissero una notte le stelle.
Vidi orbite ellittiche diventare circolari.
Capii che l’uovo era seminato e sarebbe germinato da solo.
Lasciandomi in eredità una ontologia privata di migliaia di
pagine, parole e pensieri, un mio ambiente logico semantico, dove posso
seminare noccioli di pensiero che si instradano nei percorsi neuronali già
aperti, attivando tutto il mio dominio che ad ogni click si illumini di
impulsi, come il flash di un astronomy domine.
E smisi di scrivere,almeno fino ad ora, quando mi è sembrato
dovuto atto d’amore quello di raccogliere i pensieri seminati e innestati e
riordinarli, in modo sì da ridondarne il peso, ma anche renderne più fluido il
fluire negli schemi neuronali della neurosfera.
Un po’ come fare manutenzione all’urbanistica delle idee,
per rendere il traffico più fluido.
Per amore, per amore.
Tutto è sempre stato solo per amore.
Così sono nate “Les Claufrenies”.
Di progressivo parto, lento e doloroso.
Tutto documentato in Les
Claufreniesnel dominio: https://cloeconomie.blogspot.com,
E nei suoi mille altri rivoli persi tra le sinapsi di Gaia,
nella neurosfera.
E questa si rivelò essere la mia missione.
Dovevo essere lo scrivano.
Raccogliere i messaggi dalla neurosfera, farli girare col
rotore semantico e trasferirli a terra in un centro di gravità per la mente.
Fui predestinato allo strumento della scrittura, e scrissi
talmente tanto da perdermi nei rivoli del mio atto d’amore, di fede, senza
curarmi del successo, ma solo del fatto di riportare ciò che mi era stato
concesso di vedere e poi di capire.
Si, in principio fu il flash, la luce.
Negli anni successivi fu la croce.
Intramezzato a vari altri ricoveri in manicomio, capii il
valore della ridondanza e ripetizione di una costante spiegazione che rinforza,
di peso, l’equilibrio della nostra rotazione.
E scrissi, scrissi e scrissi.
Cercando di rendermi sempre più comprensibile.
Il mio compito era solo riportare.
Da bravo scrivano.
Ma dovevo farlo per farmi capire.