lunedì 29 agosto 2022

2022 08 28 – Le calenda greche

 2022 08 28 – Le calenda greche

Lo so che mi ero ripromesso di non commentare le fole della campagna elettorale, ma questa mi ha fatto scompisciare.

Di fronte al possibile tsunami prossimo venturo, finirà che tutti chiederanno scostamenti di bilancio, ovvero altro impercorribile debito, o proposte più o meno creative.

Per lo più sull’aumento di prezzi che c’e’ già stato.

E’ sufficiente distribuire soldi.

Che non abbiamo.

In una disgustosa tarantella di cifre più o meno azzardate, ma mai circostanziate.

Mance elettorali.

Pochi si preoccupano di quello che succederà, o perlomeno potrà succedere, dopo decenni in cui ci siamo consegnati in ostaggio alla Russia.

Nostro nuovo padrone, insieme ai tradizionali americani sogghignanti alla finestra.

In tale contesto spicca una dichiarazione di Calenda. 

Sospendere la campagna elettorale. Misure per il caro gas

Evidentemente deve temere una lunga agonia per un altro mese.

E si attacca al tema del giorno.

D’altronde lo dice il nome stesso.

La locuzione italiana alle calende greche, derivante da quella latina ad calendas graecas, ha il significato metaforico di "mai".

Poteva anche non candidarsi.

Con quel cognome.

A meno che non scommetta sull’effetto novità.

Che ad ogni elezione fa spuntare formazioni di sporadici personaggi fungini.

Servilmente votati da un popolo alla ricerca d’autore.

E poi c’e’ quella questione del fenotipo.

Che come noto riflette il genotipo.

Teorie da Lombroso.

Fenotipo inquietante.

Il genotipo sarà dotato?

Per ora vediamo solo un gene egoista, come tutti.

E una gran faccia.

Mentre anche lui gioca sulla contingenza.

Incurante di lasciarsi dietro le macerie causate dagli eletti.

Ma qualcuno bisogna pur eleggere.

Non si può sospendere la campagna elettorale.

A meno che non se ne riconosca la inutile natura di propaganda.

Perche’ ci vogliono degli elettori consapevoli.

Altrimenti non e’ democrazia

Ma solo politocrazia.

Inconsapevole che l’instabilità ci ucciderebbe.

In ogni caso non hanno capito ancora, o forse troppo, che il problema e’ di inverno.

Quando l’assenza di gas ci riporterà indietro di mezzo secolo.

Austerity, shock petroliferi, e ora guerra del gas.

In mezzo, tanta pluralità di proposte.

Fatte apposta per poterne rivendicare la autorialità.

E allora niente proposte.

Solo qui di seguito un sociale affresco d’autore.

 

Click !

Un rumore familiare.

Inizia così.

Ma non è una pistola. Non è un fucile.

E’ peggio. E’ una tastiera.

Il Generale Ov ha appena aperto le danze.

Le pompe si fermano con soltanto un piccolo ritardo temporale, sufficiente a strappare a Ov un sorriso di compiaciuta perfidia.

E’ inverno. Ov ci è abituato. Lui sa che il generale inverno è il suo generale migliore.

 

Pff…

Qualche istante dopo la sciura Pina Brambilla si sta avvicinando al fornello per preparare la tradizionale cassoeula di inizio inverno.

Gira la manopola del gas e il massimo che ottiene è qualche secondo di uno sfiatato “pff…"

Sveglia tutta la sua bile e si bestemmia da sola : “bruta vecia vaca porca; che storia l’è chesta qui".

Mi sun qui che lauri. Mi paghi le tasse, beh almeno ogni tanto, e Roma ladrona mi ruba pure il gas ?

Si affaccia al balcone e urla : “Uè ma qualcuno mi sa dire cosa succede ? Come me prepari la cassoeula?"

Bisogna sapere che nella scala dei bisogni di Milanslow, la cassoeula corrisponde al latte in polvere per i bambini africani. E’ imprescindibile per la sopravvivenza del lumbard.

Risponde la vicina : Uè Pina, Tsu-no-mi.

Senza ancora immaginare quanto profetica sia la sua risposta.

Ancora non immagina lo Tsu-na-mi che si sta per abbattere su noi tutti.

Pochi minuti, e anche la caldaia del riscaldamento si ferma. Per la seconda volta in pochi minuti un “pff…” pesantissimo, a dispetto della sua origine volatile.

Pochi minuti e in casa di Pina inizia a scendere la temperatura.

Pina inizia a imprecare.

 

Pff…

Negli stessi momenti Gennaro Esposito si sta avvicinando al fornello per iniziare a preparare il tradizionale ragù domenicale.

Gira la manopola del gas e anche lui il massimo che ottiene è qualche secondo di uno sfiatato “pff…"

Lui ha geneticamente meno bile a disposizione, e gli esce solo “mannaggi’a maronna. Comme facimmo ‘mo?”

A Napoli, senza ragù la domenica si rischia davvero di sfociare in scontri di piazza.

Anche da lui dopo pochi secondi la caldaia si ferma.

A Napoli è meno drammatica che a Milano.

Ma resta il problema della domenica senza pummarola.

A Napoli, da secoli, il ragù, e la pummarola in genere, sono strumenti di controllo e coesione sociale.

Il ragù assicura obnubilazione di massa.

C’è chi dice addirittura che sia stata deliberatamente diffusa una varietà di pummarola geneticamente modificata e contenente geni oppiacei.

Pare che sia stato tramite i migranti finiti nel casertano.

Tutti farciti di eroinacei, li hanno rilasciati pisciando sui pummaroli, che ora chiamano Erodori.

E’ una nuova frontiera di terrorismo. E’ uroterrorismo.

 

Pff…

Anche a Palermo Carmelo Picciotto si trova nella stessa situazione.

Lo sfincione lo ha già pronto, e il tempo è bello. Fa caldo.

Quindi, in fondo, “che minchia ce ne fotte”, pensa Carmelo?

Abile nell’arte del vedere il bicchiere mezzo pieno per genetica adattiva, gli viene in mente : “vuoi vedere che se il petrolio segue il gas e va a 200 dollari al barile risolviamo anche l’annoso problema di Palemmo? Il traffico."

Devo sincerarmi che non ci siano troppe riserve nascoste, però.

Altrimenti qua continueranno tutti ad usare la macchina invece delle moto a scureggetto, che son fastidiose all’udito, ma consumano poco; di petrolio ne basta un dito.

“Caro cugino come va in Val d’Agri ?”

Ma ce l’avete davvero ‘u petroglio ?

Azz, dici che di recente hanno detto che è una delle più grandi riserve d’Europa ?

Ma mi vuoi dire che ti troverò a cavallo 'e 'nu cammello c’o turbante e ‘o narghilè ?

Va a finire che facciamo anche noi il nostro califfato ? Il califfato lucano ?

Ma sei sicuro che i diritti e le concessioni di estrazione siano ancora italiani ?

Vabbè, trivellate poco però.

Che qua bisogna insegnare a tutti a non usare più la macchina.

 

Pff…

Negli stessi istanti, anche in Parlamento si ferma il riscaldamento.

Il primo che se ne accorge è il “deputato zero”, che sbotta.

Oh cazzo : vuoi vedere che non scherzavano niente ?

Vuoi vedere che dopo mesi e mesi di avvertimenti questi ci hanno davvero tagliato il gas ?

E adesso ?

Adesso : Evviva ! Dentro fa freddo. Tutti fuori a far vacanza. Come quando eravamo a scuola!

Come sempre il deputato zero ben rappresenta buona parte della sua casta.

Non ha capito niente.

 

Fine dell’intro

Ecco, questa e’ una consecutio d’autore.

Di chi forse non ha capito però almeno ci prova.

Ma da dieci anni.

Non alla calenda greca.

Un altro personaggio in cerca d’autore

D’altronde con quel fenotipo cosa pretendevate.

 

Qui di seguito, dopo l’intro, lo scenario “worst”.

Worse dell’actual

Con quasi dieci anni di anticipo.

2014 -09-21 Breviario di-guerra.

 

Kalimmudda  ipsum dixit

La presa dell potere

mercoledì 17 agosto 2022

2022 08 15 – Il ferragosto di Arianna

2022 08 15 – Il ferragosto di Arianna

Proprio vero.

Non si finisce mai di imparare.

E tirando un capo del filo ci si avventura nei labirinti della conoscenza.

Speriamo di non svegliare il Minotauro.

Chissà se ci ha pensato Teseo, o era un mito bufalico.

Col nome di ferragosto, derivato da quello delle antiche feriae augustales, che cadevano nelle calendae augusti, e quindi  dette ferie Augusti, riposo di Augusto, s'indica il primo giorno del mese di agosto.

Il primo.

Le calende, è parola da cui il termine calendario.

Erano infatti il primo giorno del mese sacro a Giunone.

Curiosamente, data l’importanza, viene sottolineata l’origine incerta della parola, forse connessa con il latino calare, o il greco. καλέω «chiamare».

Ma i greci non la usavano, da cui il detto delle “calende greche” ad indicare qualcosa che non sarebbe successa presto, o mai.

In alcune regioni sono tuttora detti calende o calendi i primi 12 giorni dell’anno, da ciascuno dei quali si pronostica il tempo che farà nel mese corrispondente.

Giunone era l'antica divinità del matrimonio e del parto, spesso rappresentata nell'atto di allattare, la quale assunse, in seguito, le funzioni di protettrice dello Stato.

Dagli antichi Romani, infatti, fu gradualmente assimilata alla Era della mitologia greca, divenendo la moglie di Giove: una divinità di prima classe.

Era anche la protettrice degli animali, in particolare era a lei sacro il pavone.

E soprattutto nota a noi volgo per le sue forme da metafora d’abbondanza.

Forse per quello ad “agosto” si ringraziava per l’abbondanza dei raccolti, immagino.

Comunque.

Agosto è l’imperatore Augusto che nel 27 a.C. rimise le cariche nelle mani del senato. In cambio ebbe un imperio proconsolare che lo rese capo dell'esercito e il Senato romano gli conferì il titolo onorifico di Augustus cioè "degno di venerazione e di onore". Divenne Caesar Divi Filius Augustus.

Imperator, ça va sans dire.

E sembra già piuttosto abbastanza, ma non siamo al ferragosto.

Sorpresa.

Sono arrivato con due settimane di ritardo, pareva.

Io che sono latino romano dovevo saperlo che era il primo e non il 15.

Invece guarda un po’ arriva proprio il 15.

Per ordine della Chiesa che, secoli dopo, decide di farlo combaciare con le celebrazioni dell’assunzione di Maria.

Non ho trovato la spiegazione, ma nella Chiesa che non si muova una foglia che la curia non voglia, quindi un motivo ci sarà.

E’ verosimile un soppiantamento di usanze pagane, o no ?

Il sacro verso il profano.

D’altronde Maria fu la prima, dopo Cristo, e ultima credo, a sperimentare la risurrezione e ha rappresentato l’anticipazione della risurrezione della carne che per tutti gli altri uomini avverrà dopo il giudizio finale.

Festeggiamo.

Se lo ha fatto Lei si può fare.

Ma voglio annotare ultime due cose della mia avventura labirintica.

II termine deriva dunque dalla locuzione latina Feriae Augusti, riposo di Augusto, indicante una festività che si aggiungeva alle altre festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia.

Era un periodo di riposo e di festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità.

L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante periodi e settimane precedenti.

Non lasciavano niente al caso, questi romani.

Una curiosità è che nel corso dei festeggiamenti in tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli; gli animali da tiro, buoi, asini e muli, venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori.

Queste tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, nel "Palio dell'Assunta" che si svolge a Siena il 16 agosto.

La denominazione "palio" deriva dal pallium, il drappo di stoffa pregiata che era il consueto premio per i vincitori delle corse di cavalli nell'antica Roma.

Il Ferragosto è dunque un giorno festivo celebrato il 15 agosto in tutta Italia, in Vaticano, a San Marino e nel Canton Ticino.

In occasione del Ferragosto i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia; l'usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio.

Fino a non molti anni fa, gli operai lasciavano il lavoro in tale giorno e si recavano in comitiva dal padrone, per fargli gli augurî, ricevendo in ricambio o un desinare o delle mance. Tra gli operai più attaccati alla tradizione vi sono i muratori, i quali, in alcuni luoghi, continuano a festeggiare il primo giorno di agosto.

E questa volta abbiamo sforato la pagina A4, ma di poco.

Immagino che abbiate festeggiato anche voi.

Io ho pranzato con mio cugino che mi ha dato lo spunto del ricercatore.

E in realtà mi ha abboffato di prelibatezze nel rispetto dello spirito della festa.

Nel frattempo tutto continua come in effetti niente fosse.

Sarà il carattere di festa locale.

I poveri soffrono.

Le guerre guerreggiano.

I ghiacci sghiacciano.

Il caldo caldeggia.

I temporali temporeggiano.

E i normanni?

I normanni bevono Calvadòs.

 

Kalmmudda ipsum dixit

Il veglione

 

Ps ; ampi stralci ispirati da wikipedia


lunedì 15 agosto 2022

2022 08 15 - La follia da partito

 2022 08 15 - La follia da partito

Io vi avevo avvisato che  ne avremmo viste delle belle fino al 25 del mese prossimo.

E mi ero anche ripromesso di non commentare più.

Ma poi la vita offre sempre nuovi e vecchi spunti.

E occasioni troppo ghiotte.

Da un esercito di guitti.

Figuriamoci quella politica.

Già è follia la quantità di simboli presentata.

Forse alimentata anche dalla corsa alle centinaia di posti disponibili in meno.

Davvero una follia da partito

Dice wikipedia che un partito è un'associazione tra persone accomunate da una medesima visione, identità, linea o finalità politica di interesse pubblico relativa a questioni fondamentali circa la gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici o particolari

Invece, ci troviamo a partire dalla fine. 

Una carica dei 101, simboli, non priva di certo sforzo creativo ma anche copiativo ove non appropriativo.

Simbolo è parola composta da σύν «insieme» e βάλλω «gettare», e in senso generico non tecnico, significa accostamento, segno di riconoscimento, e deriva da συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere».

Nell’uso degli antichi Greci σύμβολον è accostamento, mezzo di riconoscimento, di controllo e simili., costituito da ognuna delle due parti ottenute spezzando irregolarmente in due un oggetto ,per esempio  un pezzo di legno, che i discendenti di famiglie diverse conservavano come segno di reciproca amicizia.

Affascinante linguistica da Treccani.

Comunque nel nostro caso, un disegno da spilletta o coccardina fa all’uopo, e fioriscono così i semi di tanta creazione ideativa.

Programmi concreti pochi, ma quelli vengono dopo, forse.

Mica sono prioritari.

Una follia.

Che ho scoperto essere anche una danza cinquecentesca d’origine iberica, in movimento moderato e misura di 3/4, spesso trattata da compositori italiani in forma di tema variato.

Non ho capito ma mi adeguo, come si dice.

Insomma, per me possiamo desumere che follia è una parente della tarantella, o forse della taranta.

Guarda un po’.

E così arriviamo alla fine.

Riscontrando tra i 101 di follia da partito, anche il partito della follia.

Giuro che io non c’entro e non mi sono presentato.

Anche se quasi, quasi, un bel movimento per la multifrenìa ci starebbe tutto, con la sua plurale abbondanza di pensiero.

Ma a parte gli scherzi, se prendiamo la cosa come un piccolo manifesto, e se la riempiamo di potenziali soggetti competenti, il povero deriso politico dice una cosa giusta.

La 'follia creativa' come metodo politico.

A proporla è tale Giuseppe Cirillo.

L’idea della follia creativa è il superamento del limite degli stereotipi e dell’ipocrisia della società .

Chi supera questo limite è positivamente folle.

Il folle è chi va controcorrente.

Potrei mai non concordare?

Sarebbe una pazzìa.

O no?

 

Kalimmudda ipsum votò.

L’ultima volta ai tempi di  La canzone popolare - Fossati - Primo Maggio 1992

sabato 13 agosto 2022

2022 08 14 - Per bellezza

 Dedicato anche per me

 

2022 08 14 - Per bellezza

 

Ho bisogno di bellezza

che pervada dall’essenza

che mi fa veder presenza

di creazione e di tristezza.

 

Creazione ardua ma assidua

canoni, caos, proporzione

ordine, epifania, perfezione

bellezza graduata indecidua.

 

Ed infin vi appartenere,

già creata in un istante

è perpetua di diamante

e nel cosmo fa volare.

 

A qualcuno viene data

vari ancora la ricercano

preoccupati dell’arcano

d’altri ancora è conquistata.

 

E’ più facile, credete

leggi fisiche e princìpi

conoscenze ed artifici

solo scienze racchiudete.

 

Discordati dallo scoppio

ci costringono nei lacci

come d’oppio poveracci

dell’amore e di falloppio.

 

Tutto è inciso dentro al flutto

del principio dell’inizio

che ci spinge non per vizio

fino a ritrovarne il frutto.

 

E’l’amore quella forza

contemplando la bellezza

del progetto in compiutezza

che ti lascia senza scorza.

 

Possiamo solo rimirare

se non altro almeno il gesto

al contrario che funesto

da provare ad imitare.

 

Io vedo il mondo perfetto

là dove mi sento refuso

e resto reietto e recluso.

finchè mi rintano nel petto.

 

Amore infinito

pensando ad un cuore

si allevia il dolore

d’amor generato.

 

E’ li quella cura

synfisica traccia

che amore non taccia

già fatta che dura.

 

Ed ecco la chiosa,

che spiega ogni cosa.

L’amore di tutto,

vero è per bellezza.

 

 

Kalimmudda ipsum dixit

Perché egli pure videt

In quel tutto fatto lux

Detto pure nostro dux

 

L'infinito atlante delle nuvole

venerdì 12 agosto 2022

2022 08 13 – Destra, sinistra o ? Sunto elettorale

2022 08 13 – Destra, sinistra o ? Sunto elettorale

Questo è un post di riepilogo.

Speriamo risulti utile.

A me che capisco poco di politica, si.

Un sunto, come diremmo in tradizione linguistica arcaica.

Proviamo ad essere seri, senza ulteriori qualunquismi.

Qui c’è davvero in gioco il futuro.

Ma quello prossimo.

Non crediate ad un orizzonte temporale di una qualche durevolezza.

E se è vero come è vero, non è giusto fare sarcasmo o ironia sulle spalle dei milioni di povera gente.

Che tra l’altro rischiamo diventi uno tsunami.

In 2022 08 10-Va pensiero,-va', sciò abbiamo provato a sintetizzare dei commenti sulle 5 aree di intervento dei tre poli:

1.      sinistra

2.      destra

3.      e ?

Dove sta il terzo polo senza sovrapporsi agli altri due ?

E visto che non è un grande centro?

Forse nel calderone degli spartitori.

Insieme a 5 stelle e decine di restanti.

Alla ricerca delle poltrone mancanti.

Ricordiamo infatti che si vota per un Parlamento ridotto.

E finalmente, pur se ancora troppi a mio giudizio

Tornando al terzo polo la domanda di chi o cosa sia mi pare legittima.

Perché se si sovrappone, non aveva più senso restare con i soli due destra e sinistra?

Perlomeno a beneficio di semplificazione e chiarezza.

Evitando giravolte e tarantelle già dalla nascita.

Di sicuro comunque l’attuale nuovo polo è un polo trans.

Non nel senso di transversale, ma solo trans, data la sua natura per così dire mutevole.

Ora riprendendo il sunto, ripetiamo tal quale, i macropunti programmatici riportati da   Va pensiero:

Proviamo a sintetizzare cosa propongono.

1.            Anche se ci hanno già pensato i 2 poli e 5 stelle, che non brillano per iniziativa, ricordiamo che sono tutte spese e zero entrate senza piano industriale, salvo il Pnrr che in realtà vale 4 ceci.

2.           Di tasse ridotte abbiam parlato in manipolazione e pregiudizio e non se po’ fa, mentre pare ragionevole la rimodulazione dell’Irpef. I 5 stelle sono di una demagogia ilarizzante. Commento a parte per i 10.000 euro ai 18enni, Una tantum? E i 19enni? Potevano pensare al micro equity, non micro credito, anche se con 10.000 euro apri un carretto di gelati. Comunque l’Istat dice che ci sono 571.000 18enni. Costo 5.7 miliardi.

3.            Di migranti pure abbiamo parlato sempre in manipolazione e pregiudizio

4.            Sul Pnrr spicca l’empito di sovranismo della destra che si e’ dimenticata di essere vassallista. Vogliono revisionare un programma UE, che vale sempre 4 ciceri ma della UE

5.            Energia geniali i 5 stelle che non vogliono niente. A tal proposito vorrei menzionarmi dal  2014 09 21 - Breviario-di-guerra..Io ci ho pensato. E loro?

Certo che dopo tarantelle e giravolte alla Calenda, l’uscita di oggi di Berlusconi su Mattarella, oltre a fare ringraziare la sinistra, ci fa pensare che il vero dato è l’incapacità di gestire un processo elettorale in maniera degna o almeno dignitosa. (e chissà quante ne vedremo prima del 25) e non come in un incontro di boxe.

Destro, sinistro e centro.

Riporto, quindi ad utilità di chi volesse, un sunto nel sunto, tratto dalla fonte indicata più sotto.

Mi sembra ben sintetizzato e per me è stato utile

Adesso la domanda è culinaria romanesca.

Carbonara, amatriciana, o cacio e pepe?

Che nce frega purchè se magna.

 

Kalimmudda sunto fecit

Effendi e Aida - Rino Gaetano . Pertinente e impertinente. Nun ve reggae chiù

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https://www.money.it/elezioni-politiche-italia-quando-data-candidati-partiti

Elezioni politiche Italia 2022, quando si vota? Data, candidati e partiti

Alessandro Cipolla

12 Agosto 2022 - 15:15

 

ELEZIONI POLITICHE ITALIA: LA GUIDA

·         Data

·         Legge elettorale

·         Partiti

·         Candidati

Data

Da calendario le prossime elezioni politiche in Italia sarebbero dovute essere nel 2023, visto che l’attuale legislatura sarebbe dovuta giungere alla scadenza naturale il prossimo marzo.

La crisi di governo però porterà a una apertura anticipata dei seggi, precisamente al 25 settembre 2022. Per la prima volta nella storia repubblicana in Italia le urne si apriranno nel secondo semestre dell’anno.

La road map delle elezioni è stata delineata: entro il 14 agosto i partiti dovranno presentare i simboli elettorali, mentre per le liste dei candidati ci sarà tempo fino al 22 agosto.

A seguito delle dimissioni da parte del governatore Nello Musumeci, sempre nella stessa data del 25 settembre si voterà anche per le elezioni regionali in Sicilia: come per le politiche, si tratta di un voto anticipato ma questa volta solo di alcune settimane.

 

Legge elettorale

La legge elettorale attualmente in vigore in Italia è il Rosatellum, già utilizzato in occasione delle elezioni politiche del 2018. In virtù della riforma del numero dei parlamentari, verranno eletti 400 deputati e 200 senatori.

Il Rosatellum è una legge elettorale che prevede il 61% dei parlamentari eletti con il sistema proporzionale e il 37% con quello maggioritario attraverso dei collegi uninominali. Il restante 2% è riservato al voto delle circoscrizioni Estero.

Nella parte maggioritaria l’Italia viene suddivisa in diversi collegi uninominali sia per la Camera sia per il Senato: il candidato in corsa che risulterà essere il più votato, verrà automaticamente eletto in Parlamento.

Nella parte proporzionale, ogni listino può essere formato da un minimo di due fino a un massimo di quattro nomi, dove vige la quota di genere con nessun sesso che può superare il 60% dei candidati presentati. Non sono previste le preferenze con il listino che è “bloccato”: per eleggere gli eventuali onorevoli si procederà in ordine di lista.

La soglia di sbarramento è del 3% per quanto riguarda le singole liste e del 10% per le coalizioni, che di fatto sono state rintrodotte senza la presenza del voto disgiunto: la preferenza espressa a un partito varrà per il proporzionale e andrà direttamente al candidato nel collegio, mentre i voti dati solo al candidato saranno ripartiti in maniera proporzionale tra i vari partiti che lo appoggiano.

Come si vota alle elezioni politiche 2022: guida alla legge elettorale Rosatellum

 

I partiti

Ci sono ancora dei punti interrogativi per quanto riguarda i partiti che saranno presenti alle prossime elezioni politiche in Italia. Diversi nuovi movimenti infatti potrebbero avere grandi difficoltà nel raccogliere le 36.750 firme necessarie per presentarsi in tutti i collegi della Camera e le 19.500 per esserci in tutti quelli per il Senato.

Tutto fatto nel centrodestra, con la coalizione che sarà formata da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati, la lista unitaria dei centristi (Udc, Coraggio Italia, Noi con l’Italia e Italia al Centro). In sostanza si tratta della stessa squadra che ha sfiorato la vittoria alle elezioni politiche del 2018.

La coalizione di centrosinistra invece dovrebbe essere composta da quattro liste: Democratici e Progressisti (Pd insieme ad Articolo 1 e Socialisti), Più Europa, Alleanza Verdi Sinistra (Verdi e Sinistra Italiana) e Impegno Civico (Di Maio).

Dopo la rottura con il Pd, Carlo Calenda farà squadra insieme a Matteo Renzi: oltre a Italia Viva e ad Azione, la lista unica del terzo polo comprenderà anche Lista Civica Nazionale dell’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

Corsa in solitaria invece per il Movimento 5 Stelle, che non ha trovato un accordo con il Partito Democratico oppure con il resto della sinistra.

In campo ci sarà di certo Italexit che però non sarà alleato con gli ex 5 Stelle di Alternativa, mentre il Popolo della Famiglia farà squadra insieme al leader di CasaPound Simone Di Stefano: la lista si chiamerà Alternativa per l’Italia.

A sinistra Potere al Popolo e Rifondazione hanno dato vita a Unione Popolare, mentre il Partito Comunista di Marco Rizzo si è alleato con Ancora Italia e Riconquistare l’Italia sotto la sigla Uniti per la Costituzione.

Ha annunciato la volontà di essere presente in queste elezioni anche il generale Antonio Pappalardo, leader del Movimento Gilet Arancioni, con Adriano Panzironi che invece ha presentato la sua Rivoluzione Sanitaria.

Hanno presentato proprie liste anche il Partito Liberale Italiano e Noi di Centro, il movimento di Clemente Mastella, oltre al Partito Gay e a Sud Chiama Nord, la forza politica del duo De Luca-Giarruso.

 

I candidati

La nostra legge elettorale non prevede una nomina diretta del presidente del Consiglio. Al momento della presentazione dei simboli però ogni lista dovrà indicare il proprio capo politico.

Il candidato presidente del Consiglio del centrodestra sarà il leader del partito della coalizione capace di prendere più voti alle urne. Appare scontato il ritorno in campo di Silvio Berlusconi, che si dovrebbe candidare al Senato, ma per la leadership la sfida sarà tutta tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

Nel centrosinistra non ci sono dubbi sul fatto che sarà Enrico Letta la guida della coalizione, così come Giuseppe Conte sarà a capo del Movimento 5 Stelle. La lista Azione-Italia Viva avrà come leader Carlo Calenda. Il sogno del terzo polo però resta sempre quello di tenere Mario Draghi a Palazzo Chigi: l’ex numero uno della Bce però difficilmente potrebbe essere interessato a dare vita a un suo governo bis.

Solo certezze invece sul fatto che Gianluigi Paragone sarà il candidato presidente del Consiglio di Italexit, Marco Rizzo di Uniti per la Costituzione e Luigi De Magistris di Unione Popolare.

 

 


giovedì 11 agosto 2022

2022 08 12 – Katafalchi d’altura

 2022 08 12 – Katafalchi d’altura

Basta politica.

Non meritano attenzione.

Dovrebbero essere lasciati nel funebre oblio.

Ci sono cose più importanti.

E urgenti.  O anche ineluttabilmente no.

Catafalco si dice di cose di dimensioni e peso fuori dall’ordinario e proporzioni in genere.

Viene dal greco kata, prefisso prezzemolo che i greci mettevano un po’ ovunque, qui a significare in basso, non come il sodomita “dietro” di Kataclisma

In pratica vuol dire impalcatura che serve di sostegno alla bara.

Roba da funerali.

E perche’ vi parlo di funerali?

Perche’ prepariate il vostro.

E non diciate che io non l’avevo detto.

La verità e’ che ce lo hanno detto per decenni.

E io vi ho parlato ancora una volta di kataclismi, tra cui risalita della salagione del Po’ in esodo dell'acqua

Adesso la notizia e’ duplice.

O forse triplice o quaterna, cinquina, tombola.

Contate se volete, ma non vi serve ad evitare il catafalco.

Ghiacci antartici mai così bassi, o perlomeno mi pare quelli antartici

Ma i reciproci non saranno messi bene.

Nel microclima della nostra Italietta fa caldo e inondazioni nei posti sbagliati.

Nevica o diluvia al Sud, non piove in Padania, che a chiamarla così evoca anche un peccatuccio politico.

Forse collegato allo scioglimento del permafrost siberiano.

Anche se  stanotte  ha piovuto e io per seguire l’evento trionfale mi sono alzato mentre quello finiva già. Adesso già si ribolle, in un anticiclone che dalle Azzorre sarà emigrato alle Canarie, se la vita pensionata costa meno. O viceversa, vai a sapere.

Avevamo detto che brucia il mondo perfetto, parlando di guerre in particolare e non tanto del fatto che e’ l’anno più caldo di sempre.

E tanti ci hanno puntualizzato il problema eco-logico in genere.

Ma ieri una notizia, dopo tutte quelle sopra o altrove evidenziate, mi ha colpito in particolar modo. Non tanto perche’eco-logica quanto perche’ eco-sistemica.

Sono scomparsi 200 ghiacciai, e vabbe’. Chissà quanti ne avevamo.

Ma lo zero termico sulle Alpi misurate stava a 5.200 metri.

La dove non volano nemmeno le  aquile.

O forse solo loro.

E le sonde termometro. Rettale.

A corollario, sciolto un ghiacciaio hanno trovato una marmotta mummificata a non ricordo più quanti metri di altitudine, il che ha la sua rilevanza ma non ricordo per quale evenienza.

Ora, tutto questo non ci sorprende più.

E andiamo tutti al mare senza cambiare stile di vita.

Tutto consumi ed emissioni.

E tralasciamo il fatto che il problema e’ si sistemico ma soprattutto in evoluzione inarrestabile ed esponenziale. Accelera senza freni il Kataclisma.

Per cui preparatevi i catafalchi, sapendo che se volete un ultimo cordiale ghiacciato, non avendo 5.200 metri di altura, scordatevi il Cervino.

Dovete andar sull’Annapurna e catena relativa. Come diavolo si scrive.

Kalimmudda ipsum dixit

Fly like an eagle