2023 03 15 – Sbancate le banche
Questo
è un post a doppio passo. A puntate. Due per la precisione.
Sbancate
le banche, questa pagina, e “Nella pratica della ubiquità monetaria”, seguente dialogo
un po’più lungo ma simpaticamente chiarificatore. Poi scegliete voi se avventurarvici o no.
Tirando
a memoria, se non proprio a caso, tutta la struttura del sistema finanziario
nazionale funzionava più o meno così. Che palle, lo so.
Le
famiglie sono prestatrici nette, ovvero finanziatrici creditrici, con la loro
ricchezza una volta da risparmio, depositata in banca. Le società non
finanziarie, quelle operative produttive o commerciali, sono debitrici, con le
banche o con la borsa, l’è istèss. Lo stato, tra amministrazioni centrali e
locali, è debitore, al netto delle riserve, verso famiglie e banche. In mezzo
ci sono tutta una serie di realtà finanziarie bancarie che vivono della
segmentazione esistente tra le prime tre classi, raccogliendo soldi e poi
riprestandoli al sistema. Il trasferimento in andata o ritorno tra queste
classi avviene con la moneta, bancaria e non solo cartacea, la quale diventa
presupposto di esistenza della casta bancaria, e si moltiplica da sola. Esiste pure
un mirabolante meccanismo detto moltiplicatore monetario che monta la panna.
Invece
basterebbe mettere in contatto diretto le famiglie con le società e con lo
Stato, ed ecco che la moneta ritornerebbe al suo ruolo di strumento di scambio,
unità di conto, e non di agognata entità autoreplicante.
Sbancate
le banche.
Ebbene,
dopo secoli di onorato servizio la moneta non serve più, il dio danaro è morto.
Aveva
ragione Adam Smith, qualcosa di invisibile che facesse allocare le risorse
c’era davvero, ma non era la mano del mercato.
Era
il Cybratto, que viva el Cybratto.
Un
po’ cyber baratto un po’ innocente cerbiatto, in sintesi moneta efficiente a
catena corta.
Banche
occupate, sportelli espropriati, moneta requisita.
E’
facile, sono 4 marketplace, una centrale di compensazione e una Costituzione
monetaria.
1.
Modello lato domanda, tipo Ebay: ho da vendere una patata, chi mi
offre più.?
2.
Modello lato offerta, tipo Ipay: ho un euro per acquistare
patate, chi me ne offre di più?
3.
Modello lato prestiti, tipo social lending: ho un euro e lo
voglio prestare, chi mi dice a chi?
4.
Modello lato investimenti, tipo crowdfunding: ho un progetto da
un euro, chi vuole investire?
Poi
il modello centrale di compensazione, il cuore.
In
ogni istante la piattaforma di compensazione saprà dirmi, aggiornando i prezzi
in un reiterato ricalcolo:
a.
dove e per che beni, servizi o lavoro c’è domanda inevasa;
b.
dove e per che beni, servizi o lavoro c’è offerta invenduta;
c.
dove ci sono saldi di cassa, risparmio, a disposizione per
prestiti;
d.
dove ci sono richieste di finanziamento e per che investimenti, ovviamente
a Sanocapitale
.
In
un tale sistema elettronico ogni transazione è pagata on-line e quindi non
lascia dietro di sé’ ne crediti ne debiti ne evasione, tra l’altro.
La
centrale, invece, deve rendere possibile il “match”:
1. tra domanda e offerta di beni, servizi
e lavoro, e relativi prezzi.
2. tra domanda e offerta di prestiti e
investimenti e relativi prezzi.
In
pratica, deve svolgere la funzione di allocazione delle risorse, che è il
mestiere mediatore proprio della economia, il più efficientemente possibile,
alla velocità della luce, con una cybermoneta che così diventi infine ubiqua e
non oggetto di intermediazione indebita.
Attenzione,
non è un Pay-pal, che alla fine si traduce in un flusso sempre verso e dai
circuiti interbancari. E che potrebbe essere solo uno dei veicoli anche per
Cybratto.
Sarà
una nuova visione comune che infine ci pervada, diventando rivelazione,
apocalisse, monetaria.
La
moneta che conosciamo oggi, con cui viviamo, ha fallito, non funziona, non
alloca, anzi ingordisce.
Bisogna
necessariamente passare oltre.
Dopo
secoli di onorato servizio la moneta non serve più.
Il
dio danaro è morto.
O
perlomeno non si sente più tanto bene.
Kalimmudda
ipsum dixit
Money for nothing :parassiti e manovali…..continua…..se
vi pare.
Per un trattatello completo
cliccate qui, scaricate e cercate Cybratto
Nella praticadell’ubiquità monetaria
Giò : Avrei
proprio voglia di un bel caffè. Peccato che ho lasciato i soldi a casa.
Clò : (passando
di la) glieli presto io se vuole.
Giò : Ma
come ha fatto a sentire? Io non ho parlato.
Clò : Lasci
stare, quello è un altro esempio, un altro film. Lo vuole o no il caffe?
Giò : Ma
che mi vuol fare la carità? Le sembro uno che chiede la carità? Sono tutto
griffato, io.
Clò : Ma
che carità! Glieli presto io i soldi, se vuole.
Giò : E
poi come faccio a ridarglieli?
Clò : Non
si preoccupi, me li rida la Centrale. Anzi non me li da nemmeno, mi annota solo
nella “bacheca creditori”.
Giò : Però!
Ma scusi con questo sistema posso bere caffè a debito all’infinito?
Clò : Ma
che dice! Lei sarà annotato nella bacheca debitori, e li sarà oggetto di
monitoraggio da parte della “Polizia Monetaria”
Giò : Che?
Che Polizia è? Mai sentita.
Clò : E’
la polizia che vigila sulla efficiente allocazione delle risorse. E’ quella che
guarda che fili tutto liscio.
Giò : Ci
lavoreranno in tantissimi in questa Polizia Monetaria!
Clò : Ma
no, non capisce?
La bacheca debitori,
ma anche quella creditori, sono come un mastro generale di contabilità.
Raggruppano tanti
mastrini individuali, tra cui il suo.
E a lei, che le piace
fare debiti, la controllano.
In realtà controllano
tutti.
Oltre un limite di
solvibilità, diciamo 3 “debiti caffè”, non potrà andare perché la sua bacheca
manderà un alert a quella del suo creditore potenziale.
Questo si fiderà
dell’alert e non le presterà il suo 1 in più.
Giò : Mh.
Mi piace già meno. Ma comunque, funziona con tutto?
Clò : Ma
certo, non lo vede? E’ già così. Provi a trovare un bancomat. Non lo vede che
non esistono? Da dove viene? Dalla terra?
Giò : Ok.
Allora diciamo che non voglio essere “taggato” come cattivo debitore.
A questo punto la
dovrò rimborsare, giusto?
E per farlo dovrò
avere i soldi.
Quindi dovrò
aspettare lo stipendio dal mio datore di lavoro.
Quando arriva il
giorno di paga, quello accumula 1000 “debiti salario” e io mi trovo 1000
crediti nella mia bacheca personale.
E’ giusto?
Clò : E’
giusto.
Ma non dimentichi che
tutto avviene, o un giorno avverrà, come quando ci siamo conosciuti:
istantaneamente e con il pensiero.
La velocità di circolazione
della moneta sarà quindi infinita, il che vuol dire che la moneta sarà ubiqua.
E infine che la
moneta sarà quella che serve, e non quella inventata dal moltiplicatore
monetario o altre stercherie.
Costituzione monetaria, consumi e credito al consumo
Giò : Non
sono sicuro che funzioni con tutto.
Se io voglio un
prestito per bermi 2000 caffè come lo faccio?
Clò : Non
lo fa.
Il credito al consumo
è stato proibito dall’articolo 1 della Costituzione Monetaria che dice che
“puoi indebitarti, entro certi limiti, ma solo per esigenze reali, e non per i
consumi”.
Quelli te li devi
pagare con il tuo stipendio da 1000.
Giò : Lo
sapevo che c’era l’inghippo.
Clò : Ma
no, vedrà che se sta attento nei 1000 ci pùò stare. E poi in famiglia siete in
2, no?
Giò : Ma
come fa a saperlo ? C’è una bacheca mia e di mia moglie e lei ci ha sbirciato
dentro?
Clò : Beh,
anche se fosse sarebbe così tremendo ?
Aspetti di vedere
cosa fa la Polizia Monetaria con chi cerca di guadagnare troppo!
Vedrà che tutto
costerà meno, e i suoi 1000 varranno di più.
Allora mi dirà se la
trasparenza è così fastidiosa.
Giò : Ok.
Sono curioso. Certo che questa PM dovrà richiedere un sacco di lavoratori.
Clò : Ma
allora è “de coccio”. Mica siamo sulla
terra.
La PM è una rete di
supercomputer, sempre al lavoro per controllare l’allocazione delle risorse.
Il che vuol dire
controllare i giusti livelli di debiti e di crediti e anche i giusti prezzi,
salari e cose analoghe.
Giò : E
come fanno a dire cosa è giusto e cosa no ?
Clò : Bravo
finalmente inizia a capire.
Questa è la domanda
cruciale.
Lo fanno in un
continuo processo di calcolo e aggiustamento successivo.
Prendiamo che si
debba fare il prezzo di una camicia.
I supercomputer
verificheranno i prezzi delle materie prime, del lavoro, del capitale
investito, e calcoleranno un valore, diciamo 10.
Se a quel prezzo
nessuno la compera, vuol dire che è eccessivo.
Allora avvieranno una
scala di promozioni e aste al ribasso fino a che qualcuno la compera.
Se il produttore “ci
sta dentro” il mercato esisterà, altrimenti si estinguerà.
Giò : Ma
se il produttore ci prova lo stesso, la piazza a 100, e qualcuno se la compera?
Clò : Il
produttore sarà soggetto allo stesso controllo di tutti.
Se piazza a 100 una
cosa che gli è costata 2 …..allora per lui sono cazzi.
La PM sulla
allocazione delle risorse non scherza niente.
Facile che gli
arrivino in casa degli agenti speciali che, come in una sorta di Minority
Report, hanno visto comparire sugli schermi della centrale un alert
sulla “bacheca avidi”. Si goda la scena.
La Precrimine Monetaria
Toc, toc. Apra la
porta. E’ la Precrimine Monetaria, il braccio armato della PM.
Che succede? Che
problema c’è?
Abbiamo saputo che
sta per mettere sul mercato una camicia da 100 che le costa 2. Lei è in arresto
per la violazione dell’art.2 della Costituzione Monetaria: la tentata
distrazione di risorse dalla loro efficiente allocazione.
Ma io volevo solo
diventare molto ricco, molto di più di quanto sia adesso.
Non sapevo che fosse
un reato.
Credevo solo di
essere un uomo economico.
Ma quanto dovrei
farla pagare?
“Troppo tardi. Non
basta chiedere “quanto dovrei, o dovevo, farla pagare”.
La Precrimine
Monetaria interviene a supplenza del libero arbitrio.
Una volta
intervenuta, il soggetto è bandito dal Sistema Cybratto.
“Comunque in base ai
calcoli di materie prime, lavoro non minorile, rese del capitale e altre
componenti, lei avrebbe dovuto fare quattro cose.”
Pagare 10 volte tanto
la sua manodopera.
Non assumerla
minorenne.
Remunerare il doppio
i suoi investitori privati piccoli risparmiatori.
E infine astenersi
dal reato di cui all’articolo 3 della Costituzione Monetaria che sancisce il
“divieto di istigazione al consumo sperperoso” di chi gliela avesse comperata
comunque anche a 100.
La sua camicia per
essere “a norma di efficiente allocazione delle risorse” avrebbe dovuto costarle
5 ed essere venduta a 6,5.
Adesso la smetta di
piagnucolare e ci segua. La Precrimine Monetaria non ha tempo da perdere. La
“bacheca avidi” è ancora troppo giovane e di furbi come lei ce ne sono ancora
troppi.
Prestiti
Giò : Allora,
vediamo se davvero tutto funziona.
Diciamo che vorrei un
prestito per comperare la casa, e non per consumare.
Questa del credito al
consumo l’ho capita.
Tra me e mia moglie
guadagnamo 2000 al mese. Ne riusciamo a mettere da parte, con un po’ di fatica,
500.
Adesso li andiamo a
mettere in banca. Che banca ci consiglia?
Clò : Proprio
non capisce, vero ?
La banca siete voi.
Ha detto che riuscite
a non spendere 500 al mese. Nei 1500 che spendete, avete già contato l’affitto,
visto che la casa non la avete perché la volete comperare.
Questi 500 resteranno
ogni mese sul vostro mastrino individuale.
Negli anni potrete
anche decidere di prestare ogni tanto una somma a qualcuno, magari qualcuno vi
è grato e vi rimborsa con qualcosa in più.
Agli albori della
nuova civiltà dell’intelletto lo chiamavano “social lending”.
Giò : Scusi
ma gli interessi ? Così ci smeno gli interessi.
Clò : Ma
quali interessi!
Sono illegali ai
sensi dell’art. 4 della Costituzione Monetaria : “il danaro non deve generare
altro danaro, fatto salvo un possibile saggio ragionevole da definire a titolo
di equa remunerazione del capitale”.
Non è più legale fare
come facevate voi sulla Terra, dove le banche centrali si indebitavano a tasso
zero, a voi quando depositavate non vi davano niente mentre se facevate un
prestito si prendevano il 5,6,7%.
Torniamo alla casa.
Dopo 10 anni avrete
da parte 60.000.
Se proprio volete
comperare questa benedetta casa potrete farvi prestare una somma analoga, equa
e sostenibile, ad un tasso o pari allo zero + uno spread del 1% o simile, anche
esso equo e sostenibile.
Ve li potrete fare
prestare da “un’orda” di potenziali investitori: tutti i prestatori potenziali
saranno annotati nella bacheca “nano banchieri” di quell’ alveare che voi
chiamavate worldfunding.
I 60.000 di prestito
li rimborserete in 10 anni, e così sarete proprietari non schiavizzati.
Fate attenzione: la
Precrimine è sempre all’erta.
Non potete
indebitarvi a 30 anni perché la casa vi ruberebbe l’anima.
Se non ci arrivate
voi da soli, lo faranno loro e vi bloccheranno.
In cambio saprete che
vigilano anche sulla banca.
Il meccanismo otterrà
anche una efficiente allocazione delle risorse del settore immobiliare, che
sarà costretto a offrire case di valore massimo da 120.000.
Il tutto sempre condito
dal “punteggio bacheca”, a cui saranno soggetti anche i palazzinari esattamente
come il produttore di camicie.
La legge del profitto qualità e l’informazione
Giò : Vabbè,
inizio a capirci qualcosa.
Ma secondo me su
larga scala non può funzionare.
Come si fa a
controllare una transnazionale?
Non è soggetta a
nessuna legge specifica.
Sta nascosta in quale
paradiso.
E opera solo sulla
base della legge del profitto.
Clò : Mamma
mia, che fatica parlare con lei.
“La legge del
profitto” è abolita ai sensi dell’art. 5 della Costituzione Monetaria: “la
legge in vigore non è più quella del profitto, ma quella delle risorse.
Con risorse si
intende in senso lato ogni mezzo funzionale alla diffusione della Qualità
intrinseca. E’ abolita la corsa alla Quantità”.
Clò : Ascolti
bene, questa è più difficile.
C’è un postulato
interessante di questo art. 5: “il profitto è direttamente correlato alla
energia impiegata e a quella messa a disposizione e può essere misurato in
Joule”.
L’energia generata
non è realmente generata, visto che sappiamo che può essere solo trasformata,
ma è solo messa a disposizione prendendola a prestito dal tutto.
Ogni individuo nasce
con un “patrimonio energia” a disposizione.
Questo viene
accreditato sul suo mastrino individuale quando nasce.
In altre parole, una
versione intelligente di profitto allargato è quella di efficienza energetica,
nel senso di efficiente allocazione.
L’unità di conto successiva
al Cybratto sarà allora il Joule.
Giò : Ok,
più o meno ho capito. Ma mi faccia qualche altro esempio.
Facciamo finta che io
sia la transnazionale che vuole andare in qualche paese africano di quelli da 1
dollaro al giorno pro capite per comperare miniere di qualcosa, miniere di
utilità stimata di 1000 anni.
In realtà non voglio
comperarle, voglio espropriarle in maniera occulta e sono già d’accordo con il
Presidente del Paese locale.
Le miniere valgono
1000, le compro a 100, al presidente pago 50, e agli abitanti locali costruisco
una scuola una strada e un ospedale per un valore totale di 10.
Dopodiché ogni giorno
li assoggetto alla transumanza chilometrica per metterli a lavorare in miniera
in condizione di schiavitù “di fatto”.
Che succede a questo
punto?
Clò : Vede
che non ascolta ?
Che differenza c’è
con l’esempio della camicia?
Lei ancora non ha
capito.
L’essenza, per
allocare le risorse, è l’informazione.
Se io ho
l’informazione, posso controllare la congruità di qualsiasi processo.
E le assicuro che
Polizia Monetaria e Precrimine Monetaria sanno sempre tutto.
E un giorno, nel pieno
della Civiltà dell’intelletto saranno tutti che sapranno sempre tutto.
Il punto fondamentale
è l’art. 6 della Costituzione Monetaria: “è in ogni caso fatto assoluto divieto
di trattenere qualsiasi informazione, e sue aggregazioni definite “conoscenza”
o “cultura”, per qualsiasi utilità personale”.
“Tutte le
informazioni devono essere messe a disposizione della collettività e delle
autorità, che altrimenti le reperiranno d’ufficio.”
“Ogni informazione di
costo, ricavo, profitto, disponibilità di risorse o surplus di energia, dovrà
essere esposta immediatamente nella “super bacheca energia a disposizione per
ogni bisogna””.
Giò
: Ho
capito. Si mi torna con l’esempio camicia. Per curiosità, alla transnazionale
che succede?
Clò : Arriva
la Precrimine Monetaria che notifica l’avvenuta espulsione dal Sistema Cybratto.
Contestualmente la PM
manda un alert a tutti gli abitanti dell’espropriando Paese che saranno così
allertati contro altri avidi potenziali, dai quali si sapranno difendere da
soli avendo imparato a conoscere il vero valore di cui sono proprietari.
Come vede, si torna
sempre alla questione delle informazioni e sue aggregazioni definite
“conoscenza” o “cultura”.
L’essenza della Civiltà dell’Intelletto
Giò : Più
continuiamo più mi pare di capire.
L’economia è
interconnessioni e interdipendenza, non denaro.
In questa generale
interconnessione, tutti sanno tutto, e le informazioni sono regolarmente
diffuse ovunque.
Per questo la
chiamiamo Civiltà dell’Intelletto.
Le connessioni si
misuravano in soldi, oggi sono misurate in “altro profitto”.
I soldi non esistono
più.
La vera essenza di
tutto questo non è lo scambio cybertelepsichico.
Questo è solo un
supporto, assai veloce e efficiente ma pur sempre supporto.
Questa si che mi pare
la vera revoluzione: allocare le risorse, in ultima analisi l’energia, in
maniera efficiente.
Vuol dire allocare
tutto in maniera utile per tutti e non solo per il singolo uomo economico.
Immaginiamo che il
mondo interconnesso abbia un valore totale.
Ipotizziamo di usare
come unità di misura l’energia che esso rappresenta, in Joule.
E=mc2 insegna che
dove c’è massa c’è energia, due facce della stessa realtà.
Ciò vuol dire che
tutto ciò che vediamo e tocchiamo e facciamo o pensiamo è calcolabile in
quantità di energia che rappresenta.
Sono stato un po’ eccessivo,
mi scusi.
Ma mi sembrava utile
un po’ di ridondanza a rinforzo sinaptico.
Mi dica: le sembra
tutto giusto?
Clò
E’ giusto. Adesso, però, andiamo
al lavoro.
Tutto il nostro
discorso non vuol mica dire che possiamo stare tutto il giorno a non fare
niente grattandoci i coglioni fino a farci venire gli unghioni neri.
Lo cantava già Pino
Daniele : il Signore dice sempre “ Ma che ve site mise ‘n capa : ‘n Paraviso
s’adda faticà”
E…si ricordi che mi
deve un Joule-caffè, o arriva la Precrimine.
Giò : Allora
vede che mi ha fregato?
Non aveva detto che i
soldi glieli ridava la Centrale?
Clò : E’
inutile. Lei è senza speranza.
La contaminazione
monetaria oramai le ha eroso la capacità di vedere le cose più evidenti.
Si, me li ha già
ridati la Centrale.
Ma è lei che è ancora
debitore verso il sistema.
E’ lei che deve
saldare il suo debito, alla velocità della luce.
Giò : E
quella questione del “patrimonio di energia”?
Mi piaceva molto il
“prima guadagno, dopo lavoro”.
Clò : E’
tardi.
Andiamo al lavoro,
appunto.
Dobbiamo rendere la
nostra dose di energia quotidiana.