sabato 8 marzo 2014

2012 09 18 - 3 o 4 conti della serva - Dati IMF in coda

2012 09 18 - 3 o 4 conti della serva - Dati IMF in coda

3 conti della serva.
Ebbene si è arrivato il momento. Ci siamo rotti. Non ne possiamo più di PIL, debito pubblico, fondi salva stati, spread, quantitative easing, massa monetaria, bond, bund, Bce, Fed,  investitori, cancellieri, presidenti, deputati, economisti, opinionisti e chi più ne ha più ne metta.
Nun te reggae più più cantava Rino Gaetano
Ce lo concediamo. Facciamo 3 conti della serva. O da pensionato se preferite. Una di quelle specie ancora sane ma in via di estinzione. Una specie che se va bene incassa 800 euro al mese e se ha 100.000 euro di mutuo ci perde il sonno, mica si mette a stampare moneta. Lui non può.

Il debito pubblico sistemico.
C’erano una volta gli Stati, unici soggetti dotati di potestà normativa, monetaria, economica e fiscale. I soggetti più affidabili al mondo. Dopo varie crisi, un paio di guerre mondiali, guerre fredde e annesse guerrette calde, riarmo nucleare e altri sconvolgimenti, in primo luogo un’emorragia pluridecennale di massa monetaria messa in circolo più o meno a casaccio, un giorno si sono svegliati nell’incubo anche loro. Come il pensionato.
Il mondo non cresce più come prima e se cresce lo fa nei posti sbagliati. E noi siamo imbottiti di debiti. Noi tutti paesi occidentali, quelli del sistema capitalistico tanto per intenderci, ci troviamo nella stessa situazione. E’ inutile che ci continuino a bombardare di percentuali di debito sul PIL o dati analoghi peggiori in Italia, Spagna o Grecia. La Germania oramai è assimilabile a noialtri, gli Stati Uniti e il Giappone stanno pure peggio. La situazione al 2011, secondo i dati del fondo monetario, è la seguente. Si salvano solo i paesi una volta emergenti : Russia e Cina, ad esempio, di debiti praticamente non ne hanno.

Il primo conto della serva. Il debito pubblico mondiale è già in default
E’ ora di dircelo chiaro in faccia. Io pensionato i 100.000 euro non te li ridarò mai più, caro sistema.
Quello che riesco a risparmiare dei miei 800 euro al mese se va bene mi basta per pagarti gli interessi. Per potere pagare la rata capitale devo periodicamente andare da un’altra banca, negoziare un altro mutuo e con quello rimborsare la quota in scadenza del primo.
L’importante è solo che io continui a incassare gli 800 euro al mese. Tutto qui. Se però diventano 700, si blocca tutto. Se poi per assurdo fallisse l’Inps sarebbe la catastrofe sistemica. Come nel gioco delle catene di Sant’Antonio.
Wall Street Italia continua a dare il quadro veritiero della realtà in pochi titoli, di cui si riporta qualche esempio.

Circa 3 anni fa sostenevamo che l’italia con il suo debito sarebbe stata solo la scusa per defaultare tutto il mondo. Ora si sterilizzano i bond UE. Poi arriveranno Usa e Giappone. Si parla di tassi a zero per sempre in USA come in Giappone (senza la minima vergogna e senza  considerare che il Giappone è già fallito una volta ed è prossimo alla seconda, a conferma che i tassi a zero non servono a nulla)
Ci prepariamo a finire un secolo di indebitamento statale con una grande “argentinata” ?

Il secondo conto della serva . Il focus sul rapporto debito/Pil è uno specchio per allodole
Non si riuscirà mai a rimborsare il debito con le proprie forze (il Pil, cioè gli 800 euro del pensionato). Continuare a insistere sul bisogno di crescita vuol dire non avere capito lo stadio evolutivo del sistema mondo in cui ci troviamo. Non si crescerà mai più a tassi del 10/20% nei paesi occidentali.
Anzi, semmai il problema sarebbe adattarsi a un sistema di PIL in contrazione, scenario molto più probabile di quello di una forte crescita in un mondo oramai saturo dove altre economie viaggiano meglio delle nostre.
Ma anche crescendo un po’ (2/3 % all’anno) e non pagando più interessi, se tutto il surplus del 2/3% venisse dedicato ad abbattere il debito, ipotesi  quanto mai inverosimile, ci vorrebbero 30,40,50 anni.
Che è un orizzonte lunghissimo e imprevedibile nel vorticoso mondo attuale.
L’unica vera via di uscita è una ristrutturazione del debito.
Ma come?

Il terzo conto della serva . La massa monetaria off-shore
Il pensionato questa estate, come sempre, in vacanza non ci è andato. E’ rimasto in città a guardare i notiziari e le immagini dai luoghi di vacanza. E a chiedersi : “ma dove li prendono i soldi ? Aereo+albergo+ cibo. Per 4 persone, minimo minimo ci vogliono 5.000 euro”. Senza considerare barche, barchette, gommoni, costumi, aperitivi, discoteche ,vestiti, souvenir, e altro.
E un pensiero gli continuava a balenare nella testa : “qua non me la contano giusta. Qua secondo me sono i soldi dell’evasione o del sommerso o della mafia che mandano avanti tutto quanto”
E si è messo a cercare informazioni. Fino a che ha capito che ognuno dice la sua. L’evasione per un Ministero è di 100 miliardi di euro all’anno, per un sindacato di 200 o 300, per un’altra istituzione di 150. Il sommerso poi è ancora più oggetto di stime personali senza alcun riscontro.
Ma una cosa è certa : la maggior parte delle stime si riferisce all’importo annuale. Nessuno parla mai dei capitali accumulati nei centri e società off-shore. La ricchezza in questione infatti viene accumulata e non spesa tutta, per cui se per assurdo ipotizzassimo solo 100 miliardi di euro all’anno (il 5% del PIL più o meno – stima assolutamente prudenziale) il calcolo da fare sarebbe del tipo 100 x 50 anni.  5.000 miliardi di euro. 2,5 volte il PIL (o il debito) .
E allora una mattina il pensionato si svegliò di soprassalto con la folgorazione di chi ha visto la luce , come Belushi nei Blues Brothers , e si mise a gridare : “Signor Presidente del Consiglio : la patrimoniale la devi fare alle Cayman Islands ! Anche se volessi pagartela per il mio bilocale faticosamente comperato con il mutuo ci metteremmo una vita a risolvere il problema”.
E come si fa a fare la patrimoniale in uno stato-sistema che non esiste ? Ma è semplicissimo : si fa con le corazzate, le portaerei, i carri armati e gli aerei. Qualche migliaio di parà o marines pronti a sbarcare o invadere. Dopodichè con una buona dose di libero arbitrio : “Signor Paradiso Fiscale, adesso o avvii il prelievo alla fonte come sostituto di imposta, e in questo caso ti lascio anche il segreto bancario,  su tutte le ricchezza presso di te o io ti invado e vengo a aprire tutte le cassette di sicurezza e controllare tutti i conti.
Insomma scegli tu: “ o metti un verdone dentro il cannone o ti tocca l’annessione per invasione”.
Diceva un noto filosofo : “certe volte per difendere la tolleranza bisogna impugnare la44 magnum”

Il quarto conto della serva. Chi è Zauro?
Dicono che l’Euro sia morto. Dicono che sia stato un fallimento perché privo di unitarietà politica. Forse è vero, ma almeno noi italiani dovremmo ricordarci che se non ci avesse salvato la Germania e di conseguenza l’Euro, quello che sta succedendo oggi con la questione “spread” sarebbe già successo all’epoca.
Insomma l’Euro è stata una grande rivoluzione per l’unità almeno monetaria, la prima nella storia senza guerre e spargimenti di sangue.
E per più di dieci anni ha funzionato . La Germania garantiva per il debito pubblico Italiano e in cambio otteneva esportazioni a valore doppio.
Ecco a cosa serviva il gioco delle parità e quel maledetto raddoppio del costo di ogni cosa. Come in un concambio di una normale fusione tra società.
Dopo il prelievo forzoso sulla massa monetaria off shore la seconda possibilità di ristrutturazione del debito sistemico quindi sarebbe una nuova moneta unica mondiale che funzioni come una fusione tra paesi occidentali straindebitati e a bassa crescita, e paesi  ex in via di sviluppo oramai più che sviluppati.
Ovviamente in primo luogo Russia e Cina (ritornare alla tabella precedente)  che invece che essere obbligati a comperare debito pubblico americano o di altri con forzature geopolitiche si verrebbero a trovare a finanziare i paesi occidentali affinchè comprino le loro merci. In fondo è la stessa logica del piano Marshall.
Magari ancorandola a un paniere di beni reali di prima necessità (commodities, energia, alimentare,) come una volta si ancorava la moneta all’oro. Così da non indurre in tentazioni monetariste estreme.
Ecco chi è Zauro : la nuova moneta mondiale un po’ Zar e meta-aurea. Naturalmente molto Yuan, ma senza che venga spiattellato ai quattro venti. I cinesi al pensionato sembrano gente solida, che lavora, di cultura ancestrale. Non hanno bisogno della vetrina loro.
A questo punto il pensionato incontrò un suo amico veterocomunista, gli spiegò la sua teoria e quello disse : “ma mi vuoi dire che ha vinto Marx e non ce ne siamo nemmeno accorti?”
“Comunque guarda che Zauro a Torino vuol dire tamarro”.




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