domenica 14 marzo 2021

2021 03 16 – La scelta del turututù

 

2021 03 16 – La scelta del turututù

Non ho scelta.

Non c’era scelta.

Non avevo scelta.

Non ho avuto scelta.

Uff..

Ma quante scelte.

Nella mia mente.

O nell’immanente.

Vabbè, sofiopippe niente.

Pensieri di prima scelta.

Come etti di prosciutti.

Selezioni.

Liberi atti di volontà.

Libero arbitrio.

Estinzioni della predestinazioni.

Universi di probabilistiche intersezioni.

Di quantiche interconnessioni.

(hi hi hi, sofiopippa; a tradimento).

Dentro cui fare una scelta.

Scelta consapevole.

Scelte subconscie, ma pur sempre scelte.

Respiro per scelta, e pure mia.

Anche se so che non lo so.

E non per mia scelta.

Tutto è scelta.

Ogni secondo una scelta.

E allora non ho scelta.

Faccio la mia scelta.

Scendo in campo la mia carta.

Come il cane che lo piscio.

Mi ci metto di sghimbescio.

Per principio un manrovescio.

Con cui guardo al rovescio,

alla fine dell’arbitrio.

Tutto il giorno me la rido.

E che vada come vada.

Basta solo un po’ di biada,

che mi faccia poi nitrire,

da cicala col frinire.

Scelta dunque di vibrare.

Scelta pur senza volere.

Ce la vivo interamente,

con il corpo e con la mente.

Su vibriamo ordunquemente,

a prescinder delinquente,

di chi vibra di paura

e non vive finché dura.

Io rifaccio un’altra scelta.

E mi estranio dalla palta.

La cippetta mi si è rotta.

Scioperandomi la scelta.

Di finire scelgo ordunque.

Resto zitto e sto in mutande.

Sono molto preoccupato,

per la stella che ho guardato.

Turututù, turututù


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