venerdì 4 giugno 2021

2021 06 02 – La libera privata repubblica delle petonciane

2021 06 02 – La libera privata repubblica delle petonciane

Le petonciane.

E chi le conosceva.

E invece sono le molignane sotto mentite spoglie onomatopeiche.

Con tanto di origine addirittura prearabica tra mele e ar bandingian .

Les aubergines, insomma. E dai che si capiva. Le melanzane.

Anche stavolta le balle che girano sono le nostre e non quelle transalpine.

E io ci faccio il mio privato stato repubblicano, in barba al petoprefisso, che le banane non mi piacciono.

E poi figurati se ci faccio un impero sul commercio della petonciana.

Non ci simo riusciti con la pizza, figurati con roba da fatica che anche lavata e tagliata non è così buona.

Lo stato d’a mulignana.

Sempre roba marcescibile.

Ma insomma, in questo stato tutto tira per il meglio.

Tutti in coda per la dose.

I vaccini vaccinano.

I virus si ammosciano.

Nascono nuovi mestieri.

C’è chi misura quanti posti a tavola aggiungere.

Chi conta i dentro e chi conta i dehors.

C’è chi ritorna a prenotare vacanze, dopo tutto questo stress, uè che strèss.

C’è addirittura chi si preoccupa di tagliare gli elastici delle mascherine per non intrappolarci altri esseri viventi.

Tutto torna alla norma.

Una bella spaghettata con gli amici piena di petonciane.

Tuttapposto guagliò,

Mi raccomando con prudenza e responsabilità.

Vaccinate gente, vaccinate.

E allora perchè io mi sento come quegli antichi franzosi e a me mi girano le balle?

Forse è quell’aria di festa per le nostre piccole vite salvate?

Ma no in fondo fanno tenerezza questi cittadini sollevati.

E poi se basta un aperifè a tenerli tutti buoni…

Non serve nemmeno il circo di Nerone.

E allora?

Di sicuro una cosa mi manda in pecora.

L’omologazione ideativa dilagante.

Talmente infarciti di propaganda da non rendersi  più conto di niente.

Solo del miraggio dell’aperifè,

E poi quel desiderio di ritorno alla norma che già chiedeva revoluzione dei sopramezzo.

E invece questi allungano il passo e divaricano ancora.

Lo sapevo che se durava troppo poco perdevamo il treno della revoluzione.

Ma quale norma.

Dove è la gaussiana?

Ma non doveva essere l’occasione per cambiare modello? 

Si, tranquillo fratello nel tempo….

Adesso aspetto al varco i licenziamenti e le chiusure definitive.

Poi vediamo su quale mediana atterriamo, dove va finire il giocattolo.

Allora ecco che spunta dal cilindro il coniglio del redivivo pil.

Come fosse quello del debito, col pilu’

Quindi io che sono il dittatore della mia libera privata repubblica delle petonciane, faccio l’unica cosa che posso fare.

In culo il vaccino.

Ma che paura, ma che novac, 

Io sono assolutamente provac. 

Ma col culo degli altri.

Solo che io che posso, scelgo, pur di potere scegliere.

Mi chiudo in casa traboccante di prudenza e responsabilità.

E aspetto che trovate la cura per quelli che restano fuori dal gregge pecorino.

I proletari agnelli sacrificali .

Almeno blocco l’appropriazione del plusvalore.

E forse contribuisco al pensiero critico.

In pratica, abdico da dittatore.

E mi ritiro all’opposizione del mio stesso libero stato della molignana.

Con due spaghi alla norma,

e 'na tazzulell 'e aperifè

Finche c’è



 

 


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