sabato 5 giugno 2021

2021 06 05 – Sinceromente vostro

 2021 06 05 – Sinceromente vostro

 Sinceramente vostro è quella tipica forma arcaica con cui si chiudevano le lettere di una volta, prima delle mail e dei uòzapp, a lapidario suggello della veridicità di quanto scritto. Quando ancora ci si dava del plurale. Roba tipo “in fede”. Così sa di epitaffio. Come un punto di non ritorno.

La parola buona di Ondivaga Diurna Congrega è sincero. L’etimo di sincero me lo ha anticipato ODC stessa. Sine cera, miele puro , forse sine skar radice indicativa di impurezza in genere.

Alla fine vuol dire roba vera. Vero.

Ma per ogni parola buona c’è un pensiero cattivo.

Sinceromente è per l’appunto un simpatico giuoco di parole di tipica schizofrenica ossimorìa.

Parola buona, pensiero cattivo

Allora mi riconnetto a quanto già altrovomente detto.

Tutti in coda per la dose. I vaccini vaccinano. I virus si ammosciano.

Nascono nuovi mestieri.

C’è chi misura quanti posti a tavola aggiungere.

Chi conta i dentro e chi conta i dehors.

C’è chi ritorna a prenotare vacanze, dopo tutto questo stress, uè che strèss.

C’è addirittura chi si preoccupa di tagliare gli elastici delle mascherine per non intrappolarci altri esseri viventi.

Tutto torna alla norma, come una bella spaghettata con gli amici piena di petonciane.

Tuttapposto guagliò, mi raccomando con prudenza e responsabilità.

E allora perchè io mi sento come quegli antichi franzosi e a me mi girano le balle?

Forse è quell’aria di festa per le nostre piccole vite salvate?

Ma no in fondo fanno tenerezza questi cittadini sollevati.

Vaccinate gente, vaccinate.

E poi se basta un aperifè a tenerli tutti buoni, non serve nemmeno il circo di neroni.

E allora? 

Di sicuro una cosa mi manda in pecora.

L’omologazione ideativa dilagante.

Talmente infarciti di propaganda da non rendersi  più conto di niente.

Solo del miraggio dell’aperifè,

E poi quel desiderio di ritorno alla norma.

Quella che già chiedeva revoluzione dei sopramezzo.

E invece questi allungano il passo e divaricano ancora.

Nuovi business miliardari nelle pere e nei danari.

Lo sapevo che se durava troppo poco perdevamo il treno della revoluzione.

Ma quale norma. Dove è la gaussiana?

Ma non doveva essere l’occasione per cambiare modello?

Si, tranquillo nel tempo….

Adesso aspetto al varco i licenziamenti e le chiusure definitive.

Poi vediamo su quale mediana atterriamo, dove va finire il giocattolo.

Allora ecco che spunta dal cilindro il coniglio del redivivo pil.

Quindi io che sono il dittatore della mia libera privata repubblica delle petonciane, faccio l’unica cosa che posso fare. 

In culo il vaccino.

Ma che paura, ma che novac, dopo tutto quello che mi sono inoculato da solo.

Provac tutta la vita, ma col culo degli altri.

Sono sincero, senza mente. 

Sinceromente.

Finchè posso, scelgo, pur di potere scegliere.

Mi chiudo in casa traboccante di prudenza e responsabilità.

E aspetto che troviate la cura per quelli che restano fuori dal gregge pecorino.

Non di solo vaccino si può vivere. Si inventò la penicillina, e forse fa meno business di una pera ricorrente, non si sa nemmeno quanto spesso, sinceromente

Almeno blocco l’appropriazione del plusvalore.

E forse contribuisco al pensiero critico.

In pratica, abdico da dittatore e mi ritiro all’opposizione del mio stesso libero stato della molignana.

Con due spaghi alla norma, e 'na tazzulell 'e aperifè. Finche c’è.

Sinceromente vostro.



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