domenica 20 febbraio 2022

2022 02 22 – Aperture e chiusure

 

2022 02 22 – Aperture e chiusure

 

Per www.parolebuone.org : apertura

Quando e’ iniziato il Covid ero appena uscito da un ricovero.

Ricovero e’ clausura.

E io era come se avessi anticipato l’esperienza di due anni di lockdown e limitazioni.

Ho esultato all’idea che il Covid cambiasse le nostre abitudini.

Meno mobilità.

Meno consumi.

Meno presunto benessere.

Meno droga sociale in genere.

E così via.

Poi sono arrivati i primi morti.

E tutti giù chiusi in casa.

E io ancora chiuso nel mio bozzolo a festeggiare l’arrivo del nuovo mondo.

Col passare del tempo la chiusura diventava sempre più abitudine.

E io escludevo controindicazioni, tutto pieno di soddisfazione per la novità che mi sentivo congeniale.

Passarono i mesi e poi gli anni e arrivò il momento di cedere al vaccino per potere riuscire a uscire in quella tanto denigrata normalità di prima.

E uscìi per andare in ufficio la prima volta.

Mi ricordai che all’uscita dal ricovero mi disserro che mi dovevo abituare alla non clausura.

E io pensavo che i matti erano loro.

Voglio uscire, basta varcare la soglia ed e’ fatta.

Invece appena fuori mi sentìì tutto il peso della neurosfera gravare su di me centro di gravità per la mente.

Ricordo una sensazione di peso alterato che mi zavorrava il giro dell’isolato, accompagnato da un operatore che mi continuava a dire che era normale.

Ecco, l’uscita dal lock down mi ha dato la stessa sensazione.

Il cambio di spazio comportava un cambio di gravità che mi faceva voglia di tornare all’ambiente leggero e coperto perche’ chiuso protetto.

Ma poi e’ passato, direte voi.

E invece no.

Adesso coltivo un sogno autarchico.

Apertura zero, praticamente

Chiuso sotto il tetto di casa, immagino cosa serva per non uscire più di casa.

E lo faccio in condizioni estreme, con l’incubo di non avere più soldi.

Penso che bisogna pagare il condominio, e si può evitare che non credo mi possano sfrattare.

E’ casa mia.

Niente luce, seguiamo i ritmi naturali e ci disintossichiamo anche dai media spazzature.

Del gas si può fare a meno.

Senza caldo e cucina non so perche’ mi viene in mente sempre il dottor Zivago.

Il giardino lo adibisco a orto, almeno le patate dovrebbero uscire.

E poi il tocco di genio.

Mi servono proteine, ci metto le galline.

Chissà come me la riderei a portarle al guinzaglio a fare la passeggiata dell’isolato tra lo stupore dei piccolo borghesi di zona.

Nel frattempo causa attacchi d’ansia mi hanno dato degli antidepressivi.

Evidentemente la mancanza di apertura non da soddisfazione che dura.

E autarchico non si può essere, se non nei sogni.

Quindi mi tocca essere sociale.

E riprendere a contribuire a sorreggere la neurosfera onde evitare che il cielo ci cada sulla testa.

Non chiuso per ferie.

Aperto post ferie.

Ma disadattato.

Kalimmudda ipsum dixit

L'autistico



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