2023 04 23 – What a trip
Per Www.parolebuone.org su www.shareradio.it : viaggio.
Che
trip.
No,
viaggiare, dolcemente senza strappi al motore.
Non
ricordo più bene la sequenza degli eventi.
Non
fa niente.
Basta
qualche accenno.
Ed
è subito trip.
Si, viaggiare.
In
principio fu la pupilla.
Dilatazione
oltre iride.
Nessun
sonno.
Fenomeni
irrefrenabili.
Velocità
ipersonica.
Velocità
della luce.
Arrivò
la gravità.
Vedere
la curvatura.
Ricordo
di palazzi dalla massa pendente.
Una
mattina mi sono svegliato.
E
dalla gravità ero diventato la reincarnazione di Gesù Cristo.
Passando
per la singolarità di un buco nero.
Che
paura l’attrazione.
Mi
risucchiava,
Il
collegamento stava nel fatto che il miracolo è la gravità.
Non
la luce, ma l’interazione di massa e gravità.
Questo
era il miracolo della creazione.
Da profeta cominciò
la predicazione.
Questione
di amore universale.
D’altronde
ci avevano già pensato.
Amor
che move il sole e l’altre stelle.
E
tutta quella massa così ben visibile nella neurosfera.
La
piramide dell’intelletto ha la forma del salame cremasco.
Tagliato
in mezza sezione piramidale.
E
poi ecco la neurosfera, che lasciava tracce nell’universo intero.
Comprese
quelle strane ombre.
Fugaci
pre allucinanzioni.
Lievi
fantasmi.
Qualcuno
mi diede del medium.
Mi
dissero che vedevo le anime dei morti.
Che
vedevo fulminee fugaci.
Passare
dietro la coda dell’occhio.
Come
spiegare tali ombre?
Devo
dar retta al mio dottore.
Con
me fa il meglio che riesce.
Dice
che soffro di delusione.
O
depressione.
Ma
io sono convinto di essere sano.
Non
possono essere illusione ottiche.
E allora.
How can you explain,
shadows
in the rain?
E
citando estemporanei un grande Prince a Montreux:
non
serve una grande orchestra, quando hai una tale band.
Kalimmudda
ipsum dixit
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