mercoledì 20 settembre 2023

2023 09 20 – Manifesto sul topocane

 2023 09 20 – Manifesto sul topocane

 

Mi ha detto mio cugino che una volta ha trovato un cane invece era un topo.

Mio cuggino.

Mio cuggino topocane.

E’ incredibile quante cose si possano ricondurre ad analisi sociale con una semplice osservazione etologica.

Ad onore del vero dubito che qualcuno sappia di che parlo quando parlo di etologia.

Si vede dalla comportamentale.

Poi non vogliamo citare il Cipolla?

Preso un numero n grande a piacere il numero di cretini che incontrerete sarà sempre maggior di n.

Incrociate etologia e cretineria e otterrete la civiltà degli imbecilli.

Dal latino imbecillis variante del più comune imbecillus, che vuol dire debole fisicamente.

O mentalmente.

Chi, per difetto naturale o per età o per malattia è menomato nelle facoltà mentali e psichiche.

Per estensione in etologia d’animali domestici si intende specie debole, spesso bastarda, morfologicamente della fattispecie fenotipica più del topo che del cane.

Se è vero come è vero che tale cane tale padrone, fate voi le deduzioni genotipiche.

Il punto è che il padrone del topocane si sente spesso in diritto di arrogarsi diritti che non ha.

E’ frequente infatti l’utilizzo strumentale della cristallina fragile debolezza del topocane per pretendere attenzioni cui non ha diritto.

O meglio, il povero topocane non ha nemmeno colpe particolari.

Salvo la fragile dimensione.

Ma la causa della sua diffusione è la recente deriva sociologica che porta l’umano a occuparsi di topocani ritenuti più gestibili perché piccoli.

E’ la psicosociologia del giocattolo.

E allora comperatevi un peluche, e non un topo.

Si, perché il vostro topocane limita la mia altrui libertà.

All’arrivo di un cane topico, quello è costretto ad allontanarsi.

Invece che sfogare la sua ignara gioiosa caninità

Per evitare presunti danni alla sottospecie topica.

Allora la prossima volta adottate un cane, e speriamo che non lo comperiate di razza tanto per avere un giocattolo in più.

Ma soprattutto adottate un cane atopico.

Di modo che eviti di rompermi i cugghiuni, quando mi sento dire che una normale taglia media di comprovata bontà è troppo vivace per giocare col vostro topocane.

La tolleranza non è questione di stazza.

Ma certe volte per difenderla bisogna impugnare la magnum di razza.

O anzi, nel caso del topocane, è sufficiente una stazzina ventidue.

Sempre metaforicamente parlando.

Che poi a conclusione della indebita appropriazione della libertà altrui, c’è gente che il topo cane lo porta nell’apposito recinto pieno di pustole pussose.

Fottendosene di contagi potenziali,

Come se non potesse esistere un covid canile.

E già ignoranti dimentichi del vaiolo vaccino.

Ma che ne sanno loro.

Hanno comperato il topeluscio.

Manco lo immaginano quante malattie ci sono al mondo.

Confido quindi nell’avvento della sindrome del topocane.

Demìa ad esso dedicata.

Così risparmio anche le ventidue.

Metaforicamente parlando.

 

Kalimmnudda ipsum dixit

Bang bang

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