giovedì 28 luglio 2022

2022 07 28 – La peggio rimozione

2022 07 28  – La peggio rimozione

Una mattina mi son svegliato.

E oh bella lì.

Tutto a posto.

La costruzione del mondo perfetto marcia verso la direzione prevista.

A dorso del brucomente, deciso come non mai.

Tutti metamorfici, si sono trasformati.

In scarafaggi.

O meglio in blatte.

Purtroppo dispregiativo.

Ma pronte a resistere fino all’olocausto nucleare.

Eppure c’è qualcosa che non va.

Deve essere un salto temporale evolutivo.

Cosa c’era di saliente e perché non lo vedo più?

Era già successo coi migranti.

Uomini e donne di ogni sorta, pronti ad invaderci.

E pure giustamente.

Con diritto naturale, se non quello legale.

Presto rimossi dalla nostra coscienza con un meccanismo di difesa di cui parlava quel cocainomane di Freud. Simpatico.

Sono incerto se si tratti in effetti di rimozione o di negazione.

Mi pare di ricordare che ci fosse una differenza, temporale.

La negazione è più infantile rispetto alla rimozione più adulta.

Sta di fatto che prima c’erano i migranti, poi la mente collettiva li ha fatti sparire.

E vabbè. Meglio così.

Tutti blindati dal senso di colpa possiamo tornare alla nostra serenità.

Eppure no.

Qualcosa mi ronza nella testa con un fastidioso bisbiglìo che sembra richiamare l’attenzione del mio io.

Nemmeno i media parlano più di niente.

Che siamo in quella disgrazia chiamata campagna elettorale.

Per colpa di qualche malato di protagonismo che la mamma non ha allattato e cui il papà non voleva bene.

Tutta roeba sporca, spurca

Poi di colpo il flash di un ricordo remoto in qualche angolo della mente.

Ma c’era stato il coronavirus, è vero.

E poi sarà passato.

Non se ne parla più, mentre è arrivato il vaiolo dei primati, tra cui noi.

E invece no.

E’ che i morti ed i no vacs sono stati parcheggiati in un recondito ammasso di neuroni.

Molto recondito.

Ammassato come un tumore al cervello.

Per fare spazio a una nuova preoccupazione.

Un altro ganglo di neuroni.

La guerra in Ucraina.

Ma dopo un mese, rassicurati su gas e su grano, (quello vero) via anche lì alla rimozione.

Se non addirittura negazione, meccanismo da infante.

Sparita anche quella dai media di regime.

Da che avevamo una cronaca quotidiana e una indignazione benpensata, di botto tutto sparito.

Qualcuno starà occupandosene, certo.

Ma è quel benpensare che fa girare i cugghiuni.

Ha la capacità di resilienza di un ciciniello.

Dura un mese, poi rimozione e : tutti al mare !

Pronti al peggio. Tanto poi lo rimoviamo.

 

Kalimmudda ipsum dixit

Pronti al peggio - Casino Royale 1996 

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