2023 01 14 - Era meglio fredda
La
guerra intendevo.
Quella
che ci ha imbottito di propaganda missilistica.
Giocavamo
a chi ce ne ha di più.
Mi
raccontò un vetero democristiano avente cognizione di causa che l’apice si ebbe
a Cuba
La
crisi dei missili.
Cosa
erano, gli anni 60? o 70?
Chi
si ricorda.
Le
memorie si perdono tra desueti percorsi neuronali.
La
guerra nucleare era già decisa.
Si
dice che fu evitata con una mediazione mandata dal cielo.
Davvero
testimonianza di opera della provvidenza.
Ma
sta di fatto che nessuna esplosione fungina a catena si è poi di fatto
realizzata.
Invece
qua mi mandano ai pazzi.
Come
previsto non frega più un cazzo a nessuno.
Basta
che scenda il prezzo della benzina.
Che
poi non è nemmeno fatta di gas, almeno credo, e non si capisce bene perché debba essere
salita.
E
poi scendere.
E
non fatevi ingannare.
Mi
ci metto anche io.
Un
grande respiro di sollievo e la ripresa del nostro tranquillo tran tran è
assicurata.
E
io mi ritrovo un argomento da scrivere per la mia comoda quotidianità.
Anzi
a dirla tutta quello che veramente mi interessa è solo potere ascoltare la
citazione musicale.
Allora
ecco cosa vi dico
Era
meglio quando era fredda.
La
guerra.
Almeno
faceva paura.
E
a ragione
Questa
guerra è scivolata tiepida.
Anche
se solo nel nostro immaginario narrativo, che morire si muore davvero.
Nella
realtà è calda, seppur forse non ancora bollente.
Quindi
risaliamo alle origini.
Ma
vi pare che si debba rimpiangere quel come eravamo?
Meglio
quel mondo a due blocchi?
Con
le sue mediazioni provvidenziali.
No, perché io quasi quasi ci tornerei.
Con
tanto di tanti saluti imperiali a Nato, Ussr e a chi non so chi.
Almeno
faceva paura, come dicevamo.
Che
è sempre un buon deterrente.
Ancora.
Purtroppo.
Back.
Kalimmudda ipsum dixit.
Nessun commento:
Posta un commento