venerdì 20 gennaio 2023

2023 01 21 - Autentica mente

 2023 01 21 - Autentica mente

 

Per www.parolebuone.org su www.shareradio,it : Autenticità

 

Autenticità viene da autentico, greco.

Sempre presenti e adatti come il prezzemolo.

Greci scassamaroni.

Mano al vocabolario, allora, e estraiamo ciò che ci e’ comodo.

Taglio e cucito.

Autentico si dice di opera d’arte o di letteratura, di scritto e simili, che appartiene veramente all’autore cui è attribuito, e non è un’imitazione o un falso: un quadro autentico di tizio.

Autentico si dice di racconto, relazione e simili, che corrisponde esattamente alla realtà e perciò merita fede: un aneddoto autentico.

Vedrete che sono definizioni appropriate e pertinenti: calzanti.

E io che volevo solo divagare.

Autenticamente.

Con la mia autentica mente.

Mentre così mi tocca concentrarmi.

Allora spariglia la quadriglia.

Una storia.

Ecco cosa farò.

Prodromica alla consueta citazione musicale.

La quale stavolta non e’ una chiosa, quanto piuttosto “la” còsa.

Con la ò alla pugliese, vai a sapere come si batte sulla tastiera, che sottolinea l’autenticità del momento, come le cime di repa.

La storia diventa storia.

Una tautologia, parolone che tanto fa scena e non serviva a niente.

Ma da l’idea di forbito.

Non autentico.

Mica come quei due.

Quei due della chiosa intermezza.

Che poi uno dei due l’ho pure conosciuto.

All’una e 35 circa, citando un altro autentico.

Al nano ristorante di un mio amico, nano perche’ ha una quindicina di posti a sedere, no mas.

Una delle tante serate allo sbando, oramai da ricordare da vecchi.

Rum e cocaina, come fossimo a Maracaibo.

Entra un uomo, ma non ci faccio tanto caso.

Noto solo di sguiscio che e’ un capellone crespo e lungo legato a coda.

Come quella dei pianoforte.

Chiede da mangiare e sento l’oste proporre solo formaggi e affettati.

Cucina chiusa.

Si accordano e il capellone si siede, mangia, finisce di mangiare e chiede un minuto.

Rientra e apre il piano, che c’era davvero, alla Osteria del jazz.

E inizia a volare.

Solo allora mi giro e vedo chi e’.

Stefano Bollani improvvisò un concerto per ringraziare l’oste.

Eravamo in 5 alle 2 di notte.

Uno dei più bei concerti mai vissuti.

Davvero autentico.

Così riprendo la chiosa intermezza e osservo con rimpianto che Armando Corea non mi ha mai suonato a notte fonda per pane e salame.

Peccato, questa rhumba avrebbe risvegliato anche noi morti.

La trovate al minuto 34 e 25 e fino a 41 e 22 circa del link qui sotto.

In principio fu il fazzoletto, per riconoscerlo il  principio.

In crescendo, un’orgia barocca, come credevo solo Chick potesse concepire.

E invece sbagliavo.

Sarà questione di pane e salame.

Ma quanta eleganza, nella storia aneddotica.

Autenticità: cosa ci volete fare.

 

Kalimmudda ipsum dixit

Armando's rhumba

 

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