2022 09 10 – L'importante è partecipare
Con partecipazione si intende in generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, recando un effettivo contributo al compiersi dell’attività stessa.
Nella
vita pubblica delle società democratiche, si intende la collaborazione e
l’intervento diretto dei cittadini al funzionamento degli organi di governo mediante
l’esercizio del diritto di voto.
Ah
già.
Il
voto.
Mo’
me lo segno.
Casomai
mi dovesse scappare di mente.
Ma
già so che non lo segno per andarci, al voto.
Lo
segno per una forma di partecipazione occulta.
Una
manifestazione di interesse, camuffata di disinteresse.
Ma
non intrisa di complicità.
Io
non sarò complice della danza delle tarantelle.
E
se devo partecipare, preferisco l’accezione di prendere parte con un
interessamento espresso più o meno surrettiziamente in quello che scrivo.
Da
lì emerge anche la mia preferenza votiva.
Ora.
Se
è vero come è vero che nella vita si vivono molte vite, io devo ricordare di
averne vissute tante.
E
ogni volta un punto di svolta mi ha rimesso in una certa direzione.
Ma
ne ho alcuni in particolar modo significativi.
I
ricoveri per manìa.
Prima
di essi, io ero discretamente partecipativo.
Non
che mi facesse impazzire dovere andare a votare, ma ci andavo.
Ma
soprattutto cercavo di partecipare all’andamento del mondo, assommando
esperienze di sorta.
Tutte
incise nella neurosfera
Con
i ricoveri, invece, sono stato disconnesso traumaticamente dalla neurosfera
stessa.
Sempre
lei, ebbene si.
E
col tempo, che pure non esiste, la partecipazione ha cambiato forma, divenendo
più intima.
Spesso
mi dicono, o mi dico, che non partecipo alla danza della realtà.
Anche
se non la definiscono per quel "tutto danza" che è Lila.
Per
me sarebbe ricevere un complimento, avendo avuto il privilegio di partecipare a
realtà infinitamente più profonde.
Immense.
Ma
ciò è impossibile, se incomprensibile.
Il
che, dunque, non vuol dire che io non partecipi.
Se
ricordate l’immagine del mondo divisa in quadranti dentro ciascuno dei quali vi
sono degli archetipi, io sono il profeta del mio quadrante, grande quanto una
stanza.
Dentro
cui, hai voglia se partecipo.
E
dal quale diffondo la mia partecipalità.
Confidando
nelle onde gravitazionali che trasportino il pensiero, le parole, le opere e
anche le omissioni “across the neurosphere”
Una
partecipazione autoctona in principio, ma non autarchica.
Per
ordine naturale delle cose.
Si
partecipa a prescindere dalla volontà.
E
se libertà è partecipazione, l'importante è partecipare
Kalimmudda ipsum dixit
Con
tanta psicotropìa
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ATTRAVERSO L’ UNIVERSO
(John
Lennon- Paul McCartney)
Le parole
scorrono come pioggia incessante
Dentro una tazza di carta
Scorrono selvaggiamente e scivolano via
Attraverso l’ universo
Pozze di dolore, onde di gioia
Vanno alla deriva nella mia mente aperta
Mi possiedono e mi accarezzano
RITORNELLO
(2 volte)
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Immagini di
luce frammentata che ballano
Davanti a me come un milione di occhi
Continuano a chiamarmi
Attraverso l’ universo
I pensieri vagano come il vento incessante
Nella cassetta della posta
Procedono alla cieca mentre si fanno strada
Attraverso l’ universo
RITORNELLO
(2 volte)
Suoni di risate, ombre di
vita
Squillano nelle mie orecchie aperte
Mi incitano e mi invitano
Amore immortale senza limiti
Che splende intorno a me come un milione di soli
Continua a chiamarmi
Attraverso l’ universo
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