2024 02 27 - Parola d’ordine: mavaffanculo1!&
1997
dell’era astrale.
Sincronizzo
il ritmo e l’ovale.
Non
ci sono password difficili.
Internet
albeggia appena.
Sono
ancora infrastrutture.
Tra
dorsali e doppini c’è la rete.
Mi
ci fiondo a lavorare.
Con
l’entusiasmo per capire.
E
capisco perché vedo.
Di
intelletto ci stravedo.
Esternalizzato
e amplificato.
Innestato
in neurosfera.
Di
cui diventare timone.
Nella
calotta di parole.
Dell’astroterra orbitale.
Miracoloso
e spettacoloso.
Nel
complesso pare semplice.
Tutto un vuoto stanzone congelato.
Libero
come già in attesa di riempire posti vacanti.
Lì
troneggia il cuore pulsante della rete italiana.
Come
il monolite di odissea nello spazio.
Dieci
router, non di più, dentro un rack di un armadietto di cablaggi.
Cavi e tubi ci instradavano pacchetti. In rete si diceva.
Erano Cisco quei gioielli capaci di fare ping tra indirizzi a 12 cifre.
E
sentire se di la tornava il pong.
Www
in qualche istante.
Tutto
qua e poco più non più.
La
decina sono gli operatori e connettori nazionali.
Instradano
bit e offrono servizi.
La
connettività.
Che
vuol dire che ti attaccano alla rete.
A
quel primo step di web.
E
così puoi navigare.
Mica
c’era tanta roba.
Non
era ancora l’era dei punto più di zero.
Ma
già da allora servivano le password.
Sicurezza
del servizio.
Fornita
e garantita dall’operatore, il fornitore.
La
parola d’ordine non diciamo fosse superflua.
Ma
bastava un 234.
Che
restava pure eterno.
Erano
semplici da fare e da gestire.
Poi
la rete è cresciuta.
Il
gran dono intelligente.
Ma
crescendo ha attirato spazzatura.
Ecco
che la passwordina 123 di prima non bastava più.
Operatori
e fornitori non sanno più controllare.
Ne
garantire.
E ci hanno sfanculato
Sai
che c’è di nuovo e bello, mo’ ti delego il controllo.
E
delegano si, mentre emerge il lato oscuro.
Da
proteggere da basura.
Sempre
peggio sempre più.
Parola, caratteri, otp, qrcode, pin, puk, ciups, ciaps, spid, squid.
Chiavette,
pippette, pinnette, pennette, altrette.
Fino alla procedura identitale digitale.
Cambia
password ogni secondo.
Da vecchietti mica è tondo.
E falla
lunga complicata.
Sempre
tosta, sempre dura.
Alla
tipo ifixtcentcen.
Che
poi mai potrai ricordare.
Paradosso al cartaceo.
E
così ci penso io.
Procedura
in sicurezza.
Ho
inventato l’inespugnato.
Vendo
parole al chi va là e d’altolà.
Avete
scassato li cugghiuni, i cabasisi.
La
prima nuova parola d’ordine, la password, è in omaggio.
mavaffankuloesukamocazzoifixtcentcen01.
E’
una guerra, sentinella.
Stai
connesso.
O
fatto fesso.
Altolà,
chi va là.
Tactactacatacami a qua, ah.
Kalimudda
ipsum dixit
Nein passwort? Kaput.
Nessun commento:
Posta un commento