giovedì 28 maggio 2020

2020 05 28 – The tide is turning


2020 05 28 – The tide is turning

Sto meglio.
Me lo hanno pure certificato ufficialmente.
Ci ho il bollino “illness free”, o quasi.
E’ stato uno dei miei numerosi medici curanti che ieri, dopo approfondito colloquio, ha sancito, e pure per iscritto, che non ho più il parkinsonismo.
Abbiamo concordato che se forse c'entrava l'olanzapina di sicuro centrava di più la cocaina.
Così fa pure rima.
Per sicurezza mi hanno prescritto il divieto di assumere anche neurolettici, oltre che psicotropi, ma per questi ultimi lo sapevo già da solo.
Comunque.
Niente olanzapina, niente quetiapina, niente cocaina.
Una vita sena “ina”.
Mi è rimasta la caffeina, però.
E la nicotina.
Mica nocciolina.
Coffee & cigarettes.
Comunque non tocco più sostanze dal ricovero di febbraio.
L’effetto benefico si è manifestato in maggior reattività, velocità, attenzione e concentrazione ed in senso generale maggior stato di benessere invece di un diffuso malessere.
Attenzio’, concentrazio’, ritmo e …vitalità, cantava Beppeanna.
Esattamente quello che uno si aspetterebbe dalla cocaina.
E invece no.
Insomma, puliti è meglio.
Il fisico fa il suo dovere meglio.
E la psiche dietro a correre.
Bisogna ringraziare anche il lockdown, che ha fatto sparire per mesi gli spacciatori dalla piazza.
Senza sollecitazioni niente tentazioni.
E non ci indurre in tentazione: grazie Covid-19.
Contemporaneamente proprio il Covid-19 allenta la morsa.
E si ammorbidisce lo stato di ansia.
Cambiano le prospettive, anche senza movida.
Anche il lavoro non mi è sparito.
Sembravamo falliti e invece le banche ci finanziano oltre le aspettative più rosee.
Addirittura si muove l’Europa che inizia a dar cenno di comportarsi da unione socio-politico-economica e non da mera unione monetaria.
Il dio danaro da segni di debolezza, se non ancora di cedimento.
Ecco allora che tutto sembra girare verso il positivo.
L’energia positiva si aggrega in configurazioni che diventano sempre più grandi, dalla sfera personale fino addirittura a quella geopolitica.
E ti pervade, facendoti entrare nel flusso.
Non è merito mio; e’ una questione di fisica.
Ma comunque qualcuno del merito ce l’ha e va ringraziato perché hanno alimentato il fiume del grande flusso di energia curandomi accudendomi e consigliandomi, sempre con garbo ed empatia, ovvero con l'amore, quando io non ci riuscivo: dottori, personale sanitario, amministratore di sostegno, parenti e amici.
Alla fine il punto è che quando la marea gira, e' capace di tirarsi dietro tutto l’oceano.
Ma a volte qualche gorgo si inceppa nel suo fluire.
Questione di fisica, appunto.
Oggi sembra proprio che the tide is turning.
Così chiudeva il concerto per il crollo del muro di Berlino.
E noi sembra che ci avviamo verso quella fusion tra “we have a dream” e lo “yes we can”  ricongiungitrice di opposti verso il mondo senza opposti della  synfisica
La civiltà fusion di intelletto in connessione ed amore in pervasione. 
Un tutt'uno di energia e gravità, dinamiche dominanti di base non più alternative.
The East or the West, this is the crap our children are learning, but :
oh, oh, oh, the tide is turning



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