Leggere
adagio assai.
Con
la gentilezza di The Cloud Atlas sestetto in sottofondo
La
nostra vita non ci appartiene.
Da
grembo a tomba siamo legati ad altri.
Passati
e presenti.
E
da ogni crimine, e da ogni gentilezza, generiamo il nostro futuro.
Ieri
la mia vita andava in una direzione.
Oggi
va verso un’altra.
Ieri
credevo che non avrei mai fatto quello che ho fatto oggi.
Queste
forze che come intersezioni di traiettorie di quanti spesso ricreano tempo e spazio,
che possono modellare e alterare chi immaginiamo di essere, cominciano molto
prima che nasciamo e continuano dopo che spiriamo.
L’amore
e la sua derivante gentilezza sono una forza da comprendere come legge fisica
che attraversa le dimensioni.
La
nobiltà propria di chi è gentile d’animo, di costumi, di sentimenti è virtù
connaturata.
Contraria
alla volgarità della viltà.
Possiamo
quindi solo provare a capire perché
continuiamo a ripetere sempre gli stessi errori.
La
domanda è, se Dio ha creato il mondo, come sappiamo quali cose cambiare e quali
cose devono rimanere sacre e inviolabili.
Bisogna
ascoltare la gentilezza del cuore.
Puoi
mantenere il potere sulle persone finché dai loro qualcosa, almeno qualche
gentilezza.
Deruba
un uomo dell’ultima gentilezza e quell’uomo non sarà più in tuo potere.
Qualunque
gentilezza compiamo non ammonterà mai a qualcosa di più di una singola goccia
in un oceano sconfinato.
Ma
che cosa è l’oceano se non un insieme di gocce di gentilezze.
Essere
vuol dire essere percepiti.
Con
gentilezza,
Pertanto
conoscere se stessi è possibile solo attraverso i gentili occhi degli altri.
Ma
io non sarò mai soggetto a maltrattamenti criminosi.
Con la gentilezza delle nuvole.
https://www.youtube.com/watch?v=s-0cf7rIxAQ
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