giovedì 3 marzo 2022

2022 03 02 – Vergognami

 2022 03 02 – Vergognami

 

Anatema mi colga.

Continuo a vedere le immagini rotte di pianto e di sgomento dei profughi ucraini.

E faccio finta di indignarmi o di commuovermi.

Ma la realtà è che non faccio niente.

Qualche briciola alla neurosfera, ma mi sento mancare di pensieri parole opere e missioni.

Solo tante omissioni.

E il tutto per pigrizia e per paura, probabilmente di mettermi in casa qualche malfattore.

L’uomo nero che ci cantavano le mamme, che viene di notte.

Ancestrale subconscia paura instillataci per chissà quale cattiveria nascosta o connaturata.

E così vivremo nel terrore che ci rubino l’argenteria.

E’più prosa che poesia.

Eppure i profughi li ho conosciuti e ci ho vissuto insieme per sei mesi.

E ricolmi di grazie mai nessuno mi fece niente.

Ed erano pure della specie nera.

Il che poteva subconsciamente sconquassarmi, per colpa di mammà.

Mentre questi sono proprio come noi.

Bianchi biondi,  perfetti ariani, sparati in giro per l’Europa a dimostrare che è tutto vero.

Ma ancora pochi, me compreso, riescono a proiettarsi davvero nel dramma.

È ancora un specie di film, da seguire con ipocrita indignazione che ammanta un inconsapevole meglio a loro che a me, esorcista della paura

Si, finché dura e finché non tocchi a noi.

Io ho visto tante cose in vita mia e le ho provate sulla mia pelle.

Yana, puttana ucraina finita qui per il crollo del muro, e uccisa per debiti di droga, era una di noi.

E io non feci niente.

Un altro caso che mi fustigò la coscienza fu quello di una ragazza, per strada finitaci per la fine dell’Ussr.

Era la vicedirettrice della banca di Mosca, filiale di piazza rossa.

Una di noi

E sempre non feci niente.

E adesso comodo seduto davanti al Pc, rimuovo le immagini e le voci e mi metto a lavorare.

Lavorare?!?

Ma mi rendo conto di quello che dico?

Dovrei uscire di casa e andare a cercare qualcuno da aiutare.

Ma il problema è che siamo drogati del nostro presunto benessere.

Tutto ciò che lo perturba va cestinato.

Droga potente.

Studiata ad arte.

Sublimazione del divide et impera.

Tutti chiusi nella propria bolla pronti a sbranare chi ce lo tocca, il benessere.

Quindi presumo già che anche stavolta non farò niente, a parte scrivere qualche cazzata leggera per la neurosfera, nascosto dietro un io ho già dato.

E anche questo pezzo è una scusa, per potersi dire io c’ero.

Vergona.

Anzi più espliciti.

Vergognami.

Si vis pacem, òra pacem

E se fosse una cazzata?

Si vis pacem fai qualcosa.

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