2024 04 26 - Viva la mamma Loretta
Pure all’americana.
O in lingua indiana, non so bene.
Un viva alla mamma.
Tra quel bel set di tenui roseti.
E pure un mazzo di zucchine.
Quelle fatte in fettine.
Un bel set di tenui rose
Vengon dette stabilizzate.
Immortali o almeno quasi.
Fanno augurio centenario.
Originario ed unitario.
Non è solo un bel pensiero.
E’ metafora ed augurio.
Oggi tanto pertinente.
Ma leggero e divertente.
Devo essere però sincero.
Non è farina del mio sacco.
Ma ricerca di bambine.
Che si uniranno in coro.
A quel canto originario.
Poche righe d’empatia.
E finisce la poesia.
So che rima fa allegrìa.
Ed allora pronte e via.
E cantate tutte in
coro
Come allo zecchino d’oro.
Che ricorda d’assonanza.
Le zucchine di fuga in danza.
Per paura di Loretta.
In cucina una ricetta.
Loretta
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E sorelle state pronte.
Il vostro augurio per quest’anno è pure in coro.
Io son più bravo con un pensiero sincero.
Bella scusa davvero.
Auguri da Claudio
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