sabato 27 aprile 2024

2024 04 27 - Cadute le palle pure al diavolo rosso

 2024 04 27 - Cadute le palle pure al diavolo rosso

 

Ansia, notizie d’ansia.

Notizie rosse di sensazione.

E’un’ epoca per morituri risorti dopo storture.

Da diavolo rosso.

Ogni volta che ci penso me la rido a crepapelle.

Io e quell’altro, il nano in me.

Sono memorie di scie di vecchie parole.

Diavolo rosso dimenticò la strada.

In un valzer di vento e di paglia, la morte contadina risaliva le risaie.

Mentre lo spettro del rosso si aggirava sulle aie di bianco.

Sarà quello spettro nelle campagne.

Diavolo rosso che si perse per la strada.

Nel suo verso gracidante tra le rane un po’ puttane.

Rosso di sangue, rosso di morte, rosso d’amore.

Rosso di rivoluzione.

Quella che oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.

Così discettavamo, eravamo giovani.

Si giocava al gioco di rimandi e citazioni.

Diavolo rosso vieni qui con noi a bere un’aranciata.

Mentre noi ci alcolizziamo quanto tutta la rossa armata.

Ed invece non era mica lo spettro del comunismo.

Ma il campione di ciclismo.

Dritte rette di pianura, polverose sotto l’afa.

La mente gioca strani scherzi, messi in schemi.

Così oggi me la guardo con tremore.

La notizia che fa il giro del mondo dell’amore.

Leggo in ansia con terrore.

Cadute le palle pure al diavolino rosso.

Ecco è il segnale.

Siam partiti dal rimasto “ lin”.

Da una insegna di bordello che reclamizza un antro caldo.

Si, cadeva a penzoloni con la sua promessa rossa.

Rossa, calda, scritta, insegna, non precetti ne’ lezioni, ma soltanto odore di brogna.

Commerciata come oggetto, merce intorno al mondo intero.

Carne a quarti nei bordelli, presa a simbolo dei macelli.

Penso a sodomi e gonorri, poi ricordo delle guerre.

Di rivoluzioni della storia.

E vedo il segno del principio, questa volta di rivolta.

Questo è un segno trasparente, che avvisagli tanta gente.

Il padreterno e’ spazientito, dal demonio in costante avvento.

Viaggia ormai che son millenni, con il vento a sfruttamento.

Ma oggi la silente sentinella lin, li prepara all’intervento.

Nel colore dal fulgore acceso di rosso come d’ottobre.

Gira persino il vento, macinando pensiero come nuova farina.

Ecco ci siamo, e’ sicuro, butta l’occhio la vedetta.

Poi rileggo, con  riguardo, per certezza.

C’è quel Lin che non mi torna.

Mi si incuba con paura una idea di plemielina pure gialla.

Nel vascone dei pitoni, tra gli stati ad anaconda, fu così che lo capì.

Al diavolo non si vende, si regala.

La notizia è mal compresa oppure e’ falsa.

Sono cadute sì le balle, ma per secoli di attesa.

Di una idea fatta reale, con le “che” a comandare.

Oggi il diavolo del rosso ha la forma a macinare.

Tradizione centenaria, di mammelle tutte all’aria.

Qua non vedo la rivolta, ma un segnale dal divino.

Ci siam rotti li cugghiuni, anzi balle o forse pale.

Plemielina proprio no, canteresti di un regime.

Che tra freddi e bagno in serpi, va a finir che ti confondi.

“Se dobbiamo essere antifascisti, allora che siamo pure anticomunisti”.

T’ho sentita, ti e’ scappato, verbo tradito dall’ orifizio intirizzito.

Uh signur, santa madonna, ma quello è il rosso che ci salva.

Da malaria a sangue nero che i cervelli li ha appestati.

Diavolo nero dimentica la strada.

Tieniti pure l’aranciata.

E ricordati dei falsi, sono cadute solo pale.

Con un’elle sola sòla, come a dire solo fole.

Vorticarono le balle, alla faccia d'antifascismo.

Plemielina tra le serpi, prima conserviamo il comunismo.

Gira in bici già in campagna.

Diavolaccio a tinta rossa.

E ricordati la strada.

C’e’ già pronta l’aranciata.

Senza olezzo di minchiata.

 

Kalimmudda ipsum dixit

Diavolo rosso, ricordati la strada

 



 

Ndr : https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/04/25/parigi-cadute-le-palle-del-moulin-rouge-nessun-ferito e lo show non si ferma.Mai

Ndr :www.ondarock.it diavolorosso.htm

 

Bonus pic coll’astracancàn



 

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