2020 12 07 – Sannappiccià, rimettendo a noi i loro debiti biblici
Per cominciare ringraziamo
‘o professore a Bon Dante Mente citato
Rimetti a noi i nostri
debiti. Biblici.
Questa è la strategia che
hanno in mente.
E priamm’a maronna è la
loro tattica.
Ci stanno portando dritti
a sbattere.
Aprile sarà il mese di
fuoco.
Invece che nella
rivoluzione d’ottobre ci troveremo nella primavera di Praga
Finisce la Cig.
Si sbloccano i
licenziamenti.
Ci saranno i fallimenti
che lo Stato ha garantito alle banche.
Non avranno ancora deciso
come usare il recovery fund.
Se lo avranno fatto lo
avranno fatto male.
Tutta Italia piena di
monopattini e banchi a rotelle.
Da buttare.
Gli altri paesi
riprenderanno il loro naturale trend di ricrescita.
E il divario riprenderà
ad aumentare.
Non vorrei ritrovarmi a governare in aprile: https://www.youtube.com/watch?v=Q2WH2JmyjV0
Il recovery che a questi
quattro poveracci sembrano tanti soldi, sono 4 ceci .
70 miliardi a fondo
perduto in 5 anni fa 15 miliardi anno.
Anche ammettendo che tu
investa bene e li faccia girare in Italia, in 5 anni recuperi meno della metà
del pil perso, che col covid è passato da 1.800 a 1.600 miliardi.
Si tornerebbe a 1.670
miliardi, su 2.600/2.800 di debito finale.
Ha ragione Tremonti : non
serve nessun piano Colao o altri 6 supermanager.
Questi servono solo a
pararsi il culo.
Ma allora che straccio di
governare e’?
Questo o altro non
cambia.
Quello che ci vorrebbero
sono lucide visioni da padri fondatori.
Abbiamo interi ministeri
competenti.
I quattro ceci, allora, vadano
tutti nella rete ed accessori e nel colmare il digital divide.
L’Italia unita si è fatta
prima con i treni, poi con l’autostrada del sole, oggi con l’autostrada informatica.
Proprio perché sono 4
ceci, si deve concentrarli dove possano avere un impatto.
Non posso pensare di
convertire tutto il mondo auto, petrolio e gas con 4 ceci.
E poi,….
Tutto il resto è debito.
Biblico.
E questi ignoranti continuano
a pensare che debito ripaghi debito.
E intanto maggioranza e
maggioranza e opposizione litigano su tutto, privi di ogni vergogna.
Le leggi arrivano con 7.000
emendamenti.
Minimo minimo chi governa
non capisce il dramma.
Massimo massimo sono
ignoranti desiderosi di palcoscenico, sul quale però non riuscirebbero nemmeno
a recitare a memoria uno degli articoli che emendano.
Arriva lo spauracchio
patrimoniale.
Magari dico io.
Ho fatto i conti : 10% su
tutta la ricchezza, prime case incluse. 1.000 miliardi e debito che scende a
1.800 miliardi.
Poi bisogna dotarsi di
una classe dirigente che ci metta in avanzo strutturale, col quale fare
investimenti e magari anche shopping.
Viva lo Stato
imprenditore.
Ma dice che la patrimoniale
e’ la passione dei ricchi per fregare i poveri.
Tanto i ricchi non la
pagano, perché sono offshore.
E allora che facciamo?
Li annettiamo.
E poi c’è il tormentone
del MES.
Così come è mes, nessuno
capisce un cas.
I 37 miliardi, paroloni e
numeroni. Oohh
Che meno male che c’è
ancora uno che sa fare di conto e vi ricorda che sono solo 300 milioni, di
interessi su un altro prestito da rimborsare.
Ma è ovvio che va preso.
Ma mica per finanziare
ancora a debito.
E’ qui che si vede che
non capiscono un cazzo dello Stato di realtà delle cose.
E’ per le condizionalità.
Al contrario.
E’ ovvio che ci vogliono.
Solo se l’Europa ci entra
in casa forse ci salviamo.
Che arrivi una troica, ma
pure pentica, che li metta tutti in riga.
Altrimenti bisognerà
invocare ancora una volta lo spirito di Samuele.
Colt.
E invece che in riga,
metterli in fila.
Lungo un muro.
Dove co ‘na vampa, sannappiccià
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