2023 08 24 – Le radiazioni, le valchirie e i bric
E’
morto quello degli hot dog.
Ma
si che avete capito, quello che di sicuro adorava l’odore del napalm alla
mattina.
Chissà
come si scrive napalm in cirillico.
Santo
imperialista di Google, eee, ecco qua: Напалм
Quello
col suo esercito a dorso di valchirie, valà.
Una
si è schiantata in volo.
La
sua.
Forse.
O
forse è rifugiato dietro plastica facciale in qualche posto improbabile tipo un
monastero in Tibet.
Brutti
monaci terroristi mercenari.
Qua
tra concomitanze plausibili e coincidenze assurde non si scherza un cazzo.
E
non si sa più a cosa credere.
E’
il principio del confondi et ìmpera.
Proprio
nel giorno del susci radioattivo.
Il
Giappone rilascia acque radioattive in mare
Ira
della Cina che blocca gli acquisti di susci.
Ecco,
ci mancava il Giappone.
Non
è che Cina e Giappone siano proprio amici, storicamente.
In
ogni caso il Giappone è un protettorato ricostruito ed ereditato dalla seconda
guerra.
Io
lo ho visto cosa vuol dire protettorato, ma mica solo a Napoli.
Ricordo
la città dei filosofi occupata di truppe americane con tutti i loro usi e
costumi.
Avevo
una fidanzata figlia di un generale, che non mi nascondeva suo certo ribrezzo anti
pacifista.
Tra
tanti carri armati e blindati, la domenica tutti al sermone nella chiesetta
della base di Heidelberg.
E
poi tutti a festeggiare il giorno del Signore con un bel nostalgico big mac, casereccio.
In
Giappone sarà lo stesso, presumo con il susci and chips.
La
cosa interessante sta in due punti : diluire e allontanare.
La
Tokyo Electric Power (Tepco) diluirà il liquido con acqua di mare rispettando i
limiti consentiti dalle norme di sicurezza giapponesi, prima di iniziare lo
scarico tramite un tunnel sottomarino situato a un chilometro dal sito.
Questa
mi sembra proprio una dichiarazione che fa acqua da tutte le parti.
Diluisco
nei mei limiti e poi sparo sott’acqua dove nessuno può vedere.
Sembra
la Grande Calabria della speculazione edilizia della mafia, o no della camorra,
o no della ‘ndrangheta, insomma quella senza fognature con relativi tubi di scarichi a
mare.
L'Agenzia
per la pesca del Giappone, noto ente istituzionale imparziale internazionale
aggiungo io, ha riferito che monitorerà i livelli di concentrazione di sostanze
radioattive nei pesci catturati entro un raggio di 10 chilometri dalla centrale.
Ma
i tonni non migravano per miglia e miglia ?
E
le acque territoriali internazionali stanno sempre a 12 miglia dalla terra?
Si
ma che strazio.
Comunque
mentre mi arrovello a cercare connessioni, che sono sicuro che esistono perché così
è entagled l’universo, per inciso mentre scrivo ecco che leggo che Another
bric in the war diventa realtà.
Nientepopodimeno
che con Arabia
Saudita e Iran tra gli altri .
Scendono
tutti in campo, qua.
Meno
male che ho il mio F16 di seconda mano.
Gocciolamenti di escalation mi aveva preparato.
Mi
barricherò negli hangar del mio giardino della repubblica del maremmano nano.
Ma
poi mi viene un flash.
O
cazzo, ma io non ho la pista di atterraggio.
E
nemmeno l’hangar.
E
nemmeno una portaerei.
E
nemmeno gli aerei su e giù.
Sono
pacifista per forza.
E
quel bastardo di concessionario mercenario venditore di cani caldi mi ha fregato.
Lo
dicevo che non era in Tibet.
Sta
nascosto all’idroscalo.
Pronto
per andare alla Hawaii.
Ma
all’idroscalo non lo imbarcano mai.
Comunque
la cosa più bella di tutte sarà quando verrà fuori che questo grande teatro di
connessioni quantistiche o quantitative, è orchestrato sempre dagli americani,
per fare credere che si debbano ritirare.
Quando
la realtà è che diventati paperoni si sono solo rotti i cugghiuni di fare gli
egémoni.
Che l'è sempre un mestè che tuca laura'
Ma
ci voleva la way out.
Sarebbe
un bel finale hollywoodiano.
Per
ora avanti il prossimo.
Andiamo
alle Hawaii.
Da
quello degli hot dog.
Kalimmudda
ipsum dixit
Molto
Usa style, che qualcosa di buono ci hanno lasciato.
Oltre
gli hot dog.
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