giovedì 31 agosto 2023

2023 08 31 – Liberté d’abaya

 2023 08 31 – Liberté d’abaya

 

La notizia.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/08/28/francia-vietata-a-scuola-la-abaya-a-studentesse-musulmane_e8db5510-6bd4-46c6-afa2-4f338dd32f21.html

Ecco che anche in Francia mi spuntano i fascisti.

Deve essere una malattia contagiosa.

E lo è davvero, ci scommetto qualche trattato di sociologia.

Probabilmente legata all’ingiustizia sociale.

Comunque, nelle scuole di banlieue, le ragazzine si presentano con l'abito lungo e largo che copre tutto il corpo fino ai piedi e la testa avvolta nel velo, che scostano soltanto all'ultimo momento entrando nel cancello della scuola.

"Siamo sempre stati chiari: la scuola è il tempio della laicità”, dicono certi istituzionali.

Occhio fascisti d’oltralpe che messa così dogmatica pare proprio una religione.

La religione della laicità.

E’ interessante il costante riferimento alle Banlieues, per un briciolo di rispetto con la B maiuscola.

Nell’accezione  che fa riferimento al senso di esclusione che la periferia evoca rispetto al centro cittadino e fa quindi risalire l'origine del termine "alla messa al bando", lontano dalla città, degli individui più poveri e ritenuti più pericolosi, in questo caso i mussulmani.

Non è un problema se la metto in centro a Parigi, dunque.

Perché in tal caso se vado al Ritz è probabile che io sia parente di uno sceicco.

E’ un problema se la metto dove possa montare l’odio per sperequazione.

Quindi, mi sento di azzardare che il problema non è l’abaya.

Quanto piuttosto le banlieue.

E l’odio che si portano dentro.

Chi non lo ha fatto, lo guardi il vecchio film, l’Odio.

Cadendo dal 50esimo piano, fino a qui tutto bene.

Il problema non è la caduta, il problema è l’atterraggio.

«Fino a qui tutto bene…», mi sembra una giusta metafora.

Io tanti anni fa qualche giornata di banlieue l’avevo passata.

Non so dire quanto fosse una “cattiva”.

Ci andavo a dormire a casa di amici, circondato di mussulmani di certo non sceicchi.

Non senza qualche timore pregiudiziale.

E invece non mi è mai successo niente.

Ma chissà come sarebbe oggi.

Bisogna fare attenzione alle derive.

Sono correnti lente.

Per quello capisco bene la paura dei fasisti transalpini.

Sono anche in terra dai geni rivoluzionari.

Ma credimi, la Tour Eiffel è ruggine, e la cultura è fragile, c'è fumo nero nel cielo.

Guardami, viviamo nell'immagine,  ma poi restiamo al margine. 

Credimi, il fanatismo è illogico, non è un fatto di cellule, la fede fa paura.

Questi periodi erano inarrivabili strofe della canzone al link finale.

Comunque alla fine del mio sproloquio, ho immaginato un dialogo.

Il dialogo tra il fasista e il matto.

Che ne pensi della proibizione dell’abaya?

Giusto. E’ un paese laico.

Non so non sono sicuro. Si, ma e la libertè? Quella fondante del detto di Francia libertè egalitè fraternitè?

Eh no, perché se io non posso mettere la croce in aula per esempio o manifestare la mia religione perché loro si?

Infatti io metterei tutte le croci e lascerei tutti liberi di esprimersi. Ma io sono il matto….per un mondo perfetto futuro, che costruirete voi giovani liberi di ogni colore, razza, religione e tutto il resto.

La liberté non è imagine no religion.

Quanto piuttosto imagine all religions.

E poi fareste meglio ad abituarvi.

I mussulmani sono 2 o 3 miliardi.

La più giovane e oramai popolosa religione monoteista.

A volte integralista.

Esattamente come eravamo noi qualche secolo fa.

Rispetto, ci vuole.

Ed evolutiva inclusione.

Senza, io vedo fumo nero nel cielo.

Altro che veste nera.

 

Kalimmudda ipsum dixit

Fumo nero

 

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