2023 05 25 – Il trava e la pula
Due
appellativi di strada per questa storia di strada.
Non
c’è alcun giudizio dispregiativo.
E’
che così si parla per strada.
Di
notte, quando imbestiati dalla “birra”, si tira il giorno dopo.
La
“birra” è la cocaina.
E
come cantava Capossela, quando la notte se ne è andata, la birra è tutto quel
che c’è.
Ma
questa è una storia di manganellate e spray al peperoncino
per bloccare la donna.
Titola
così l’Ansa con un primo pudìco pregiudizio latente.
Giacché
non di donna si tratta, ma di trans.
Un
altro universo.
Quello
del terzo sesso.
Talmente
costretto ad assecondare le proprie attitudini, da mettere spesso in vendita un
corpo in cui sentirsi a torto intrappolati.
Tanto
frequentemente in vendita per soddisfare le perversioni nascoste di tanti
benpensanti.
Più
di quelli che potete immaginare.
Non
deve essere facile.
Tanto
da rendere comprensibile il bisogno di alterazione, stato in cui la pula
afferma di averlo trovato.
Per
me sono creature con qualcosa di mitologico: unicorni di genere.
Comunque
bisogna averlo frequentato, quel mondo di emarginazione e pregiudizio.
Si
libera solo di notte, col calare del buio.
E
io, come direbbe Picasso, ho avuto anche il mio periodo trans.
Ho
conosciuto persone interessanti ed amorevoli.
Alcune
mi hanno salvato la vita sull’orlo del baratro a cui mi ero affacciato.
Mi
hanno insegnato di tante cose.
In
particolare del mondo nascosto in cui erano costrette dal pregiudizio senza
possibilità di replica.
Ma
non solo.
Di
finanza, di backgammon, di devianze sociali, di animo umano, di istinti a volte
diabolici, di libri,
Per
cui torniamo alla notizia, con un occhio più aperto.
La
pula si è affrettata a dichiarare, tramite il sindacato, che in pratica il
trava disturbava ordine e morale pubblica ed era aggressivo, come un felino
preso in gabbia direi io.
E
poi la tenera pula era stata aggredita.
Da
un potenziale tossico, presumo io, “alterato” e aggressivo, appunto.
Che
aveva addirittura rifiutato l’ambulanza.
Magari
a nessuno è venuto in mente che fosse per la paura di essere clandestina.
Un
pulotto poi ha riportato traumi a una gamba, con addirittura 15 giorni di
prognosi.
Un
eroe della guerra di strada.
Fortunatamente
soccorso da ben 4 agenti.
Indispensabili
a fermare il mostro coi deprecabili metodi descritti.
Ellamadonna.
E
chi era, Schwarzenegger.
E
allora arriviamo alla fine.
Ed
alla già citata pericolosa memetica fascista.
Voglio
peccare io di pregiudizio.
Ma
nessuno mi toglierà dalla testa che la pula possa, almeno in certi individui,
sentirsi legittimata, non solo dalla latente retorica fascista, ma pure da un
delirio di onnipotenza alimentato dal potere in mano ai fascisti stessi.
Ma
la memoria non si cancella.
E
se in tanti continuano a dichiararsi antifascisti, pur in una a volte ingenua
retorica, è perché percepiscono il meme opposto che serpeggia.
E
i cretini sono sempre in agguato.
Ricordate
il Cipolla: preso un numero n grande a piacere, il numero dei cretini che
incontrerete sarà sempre maggiore di n.
Kalimmudda
ipsum dixit
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