2023 05 28 – Sortilegio tellurico
Le coincidenze non esistono.
Al
momento non si hanno informazioni su danni a persone o a cose.
Quindi
ci permettiamo di parlarne sarcasticamente.
A
furia di parole, parole, parole è successo.
Arrivano
i fascisti.
La
neurosfera protesta.
La
gravità entra in campo.
E la terra trema.
Scrollatina di avvertimento e disapprovazione.
Questioni
etniche, nel senso vulcanico, dicono.
Proprio
in quella Catania, promossa ieri a novella caput mundi.
Dai
fascisti.
Bisogna
allora ricordare che ogni cosa detta, come quelle fatte, determina una
alterazione della distribuzione di massa che si spande per tutto l’universo.
E
tutto si accumula ridondato come in una traccia di vinile.
Finché
il rotore semantico non viene scaricato e messo a terra da un centro di gravità per la
mente.
Ci
sono soggetti dotati di tale potere.
Ma
non pensavo potessero essere fascisti.
Li
ho sempre immaginati angelicamente progressisti.
D’altronde
mettere a terra il pensiero è un mestiere delicato.
Un
errore e si sceglie ed estrae dal neurosferico calderone il pensiero sbagliato.
Probabilmente
è questione di scelta di archetipi, sbagliati o no.
E
così, proprio dopo tante parole geolocalizzate a Catania, di cui alcune al
primo link parole,parole,parole, ecco che arriva il terremoto di
magnitudo 3.7- 4.2 nella zona di Catania.
Stessa.
A
me era già capitato.
Flussi
di informazioni di sporchi denari londinesi mi avevano prodotto un terremoto a
Londra.
Improbabile
né mai sentito prima.
E io lo avevo sentito.
O creato.
Ma
da Roma.
Poteri
da stregone.
O
da strega.
Premier senza capelli rossi.
Streghe a cui tocca storicamente un destino spiacevole.
La
corda della fascistissima inquisizione.
E
infine il rogo, fosse anche metaforico.
Sarebbe
un classico contrappasso.
Anzi,
carmapasso.
Per
un premier stregato stregona.
Pronta alle ricostruzioni, per fortuna mancate.
Per cui: ballano
le streghe saltano i fossi.
Così
immagino una fine delle danze.
Citando
una metaforica strofa densa di nero.
Uccelli
neri calano dal cielo,
Tredici
lune capelli rossi.
Ballano
le streghe saltano i fossi.
Amami,
stringimi, parlami, strappami,
dal pensiero,
l’uomo nero.
Mentre la terra trema.
Kalimmudda
ipsum dixit
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