2024 01 14 – Le donne dei miei nervi
Basta
pensare a sottomesse concubine.
Parità
di genere anche nel sultanato.
Il
sultano che sono io
Nel
mio piccolo reame.
Mi
piace il titolo, ma queste mie sono compagne.
Come
ciclicamente regolare, ecco che m’è arrivato.
E’
stato solo un altro naufragio di nervi.
Così
chiedo aiuto e lo trovo inaspettato.
Mi
guida per mano la mia tenera marmotta.
Così
mi piace chiamarla, e adesso scopertane la natura, mi pare che ne sorrida anche
lei.
Ci
presentiamo insieme al Cps, centro psico sociale dell’Asl.
Servizio
pubblico, mica puzzonerie da psicopippe private.
Questi
son psichiatri, neuroscenziati, mica micio micio bau bau.
Lei
vuole capire, nonostante la paura dell’ignoto.
Merito
non da poco e non da tutti che mi fa confermarle fiducia.
Mi
rendo conto che mi deve proprio volere bene.
Non
ci sono abituato.
Sono
piuttosto uso ad essere trattato da bancomat.
Così
piano piano mi rendo conto che non si può non volerle bene.
Un
batuffolo di tanta fragile capacità di forza.
Una
roccetta, che sopporta e reinsiste come un picchio.
Andiamo
dalla leonessa della psiche che opera con delicata dolcezza, a dispetto di un
ruggente cognome.
E
ci suggerisce un’ altra struttura da cui farsi aiutare.
Sempre dell’Asl.
Sempre
roba pubblica, mica i micio micio di prima.
Alla
prima scivolata mi paventano ricoveri coatti e altre similia privative della
libertà.
Ma
che paura, che mi fa questa nuova dottoressa.
La
soprannomino mastina, che non molla mai la presa delle devianze dalla logica.
Oh,
fermi tutti, non ci penso manco cecato a farmi rinchiudere.
La
marmotta prende in mano la situazione scrollandosi la pelliccia di paura.
Concordiamo
con la mastina di trasferirmi di casa nella tana della marmotta, limitare l’accesso
ai danè, portare fuori il cane ad ogni buco di altri impegni, evitare contatti di
evocativa psicotropia.
E' comportamentale, a sovrascrivere schemi neuronali.
E
lo facciamo sotto il vigile amorevole occhio della marmotta.
Il
pensiero di mia figlia mi rincuora e mi da altra forza.
O
almeno così mi immaginavo che avrebbe dovuto essere.
Poi
d’incanto mi accorgo che tutti gli aiuti vengono da donne.
Io
lo dicevo che sono più brave dei maschi.
Speriamo
che sia sempre femmina.
Nel
mio harem terapeutico, ma anche fuori.
Gineceo
fatto liceo.
Dove
possiamo imparare che non esiste parità di genere che tenga.
Le
femmine sono meglio.
Rassegnatevi
maschietti alfetti.
Una
marmotta, una cagnetta, una ruggente e una mastina.
Sono
loro quelle toste.
Mi
ricondussero a bordo.
Era
solo un naufragio di nervi.
Uno
di quelli periodici.
Alla
fin la più tosta è diventata la marmotta.
Ma
anche loro nella loro paffutaggine si incazzano.
E
proteggono urlanti di fischi.
Kalimmudda
ipsum dixit
La marmotta mi protegge, non fatela incazzare che vi stordisce di urla fischianti
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