2024 01 12 – La sorpresa del topello
Ricevo
una mail che mi segnala un webinar.
Già
d’emblée mi girano i coglioni.
E’
anglofono.
Sarebbe:
ricevo della posta circa un seminario in rete.
Oh,
così suona italiano.
Che
questa mania di tu vuo’ fa l’americano ci ha rotto i cugghiuni.
Si
l’America è arrivata e ci ha portato tante cose.
Sono
passati tanti anni e tante storie ma non se ne va.
Ci
ha regalato pure la rete, ma nessuno si ricorda che l’infrastruttura ce l’hanno
loro, mica noi.
E
poi ti arriva questa vaccata dell’intelligenza artificiale.
Io
come un vero vecchio retrogrado la rigetto l’IA.
Mi
ricorda già dal nome il verso dell’asino.
Hanno
ragione quelli che mettono in guardia.
Progresso.
Forse.
Ma
a che prezzo?
Ricordate
quando Ford si inventò la modello T, conosciuta anche come Tin Lizzie o lucertolina
di latta.
Fu
la prima automobile sufficientemente economica da poter essere acquistata dalle
famiglie della classe media americana.
E’
rapidamente divenuta il simbolo della modernizzazione e della motorizzazione di
massa negli Usa.
Ma
che bella, coi suoi cavalli vapore a petrolio.
Ma
quasi nessuno si chiede che fine hanno fatto i cavalli.
Milioni
di disoccupati.
Probabilmente
macellati.
Oggi
è quel lamento dell’asina che segnala futura macelleria sociale.
Ogni
grande transizione lascia una scia di fame da mancata riconvertibilità dell’umano.
E
poi ricordate che in cambio le T ci hanno regalato tonnellate di anidride
carbonica.
Che
poi è diventata effetto serra.
Eppure
l’elettricità esisteva già.
Invece
la logica del profitto immediato dirottò l’intelletto senza ragionare dell’effetto.
Ovviamente
c’è chi guida e si arricchisce.
Perché
la natura umana è ancora troppo giovane.
Ma
è inumano.
Abbiamo
8 miliardi di cervelli che ci prodighiamo a sterminare.
Basta
mettere quelli in rete e ottenete “il supercomputer intelligente”.
Con
una capacità di calcolo sterminata.
Un
giorno sarà così davvero.
Sarà
la civiltà dell’intelletto.
8
miliardi di cervelli in interconnessione telepatica.
Il
cervello di Gaia, la terra.
A
quello serve quel noto 80% di parte di cervelli inutilizzati.
Perché
devo fare una brutta copia di quello che è già perfetto?
Ma
purtroppo oggi il mondo è ancora pieno di cervelli che se ne metti 10 in una
scatola da scarpe rimane sempre posto.
Mentre
galoppano le neuroscienze.
La
vera frontiera della conoscenza scientifica.
Non per copiare ma per imparare.
Quella
del futuro.
Ma
tu guarda che sorpresa.
Disse
il topello dal grande cervello.
Kalimmudda
ipsum dixit
Ansa. La sorpresa del topello.
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