2024 01 16– Pig pharma
Allora.
Manco
ho finito di evocare l'ultimo
profeta e quello mi si presenta in casa.
Non
so se sia un segno del fatto che la neurosfera funziona.
O
di certa mia sincronica incubata preveggenza.
Come
sia sia ci becchiamo alcuni giorni di vomito a getto continuo, dolori alle ossa,
febbre alta, panico polmonare.
E
dire che rientriamo nella categoria non a rischio.
Già
mi vedo inculato.
Ups,
no, volevo dire intubato.
Ausculto
con terrore i miei polmoni.
Sono
da sempre il mio tallone del sistema immunitario.
Aborro
gli antibiotici, che quando ero giovane mi ingollavo come acqua fresca.
Ma
ora che sono vecchio e, contingenza a parte, in buona salute, so che lo devo
proteggere.
Non
posso mica raderlo al suolo, l’immunologo dentro me, che poi non si
ricostituisce più.
Perciò
odio ricorrere a farmaci.
Anche
perché ne sono già imbottito alla follia.
E
se posso preferisco viaggiare a rimedi della nonna .
Il
citrone, gargarismi col limone, e almeno il mal di gola me lo sono risparmiato.
Contatto
vari medici, e pure un farmacista.
Mi
chiedo che fine ha fatto il vaccino obbligato.
Questione
di lana caprina.
Non
lo hanno obbligato e puntano sulla resistenza del gregge.
Strano
che le pig pharma non abbiano protestato
Comunque
straordinario come per il covid non ci
sia accordo nemmeno dopo due anni.
Eppure
hanno imperato di pere mezzo mondo,
In
ogni caso tre medici, tre cure.
Allora
mi autocuro, faccio un cocktail delle varie prescrizioni.
Supportato
da una certa conoscenza di base acquisita con le malattie e le morti di
famiglia.
E’
l’ora della prima dose.
Apro
il cassetto del frigo e scelgo aperitivo e pranzo.
Una
decine di capsulette per cominciare d’embleé.
Nel
frigo, che altrove non c’entrano, tengo un cabaret di tutti i farmaci che devo
prendere
Tra
le new entry, anche la azitromicina testè prescritta da uno della triade di
medici consultati
Quell’antibiotico
usato per il covid feroce, che pare non servisse a niente.
Se
non ad aspettare che il virus passasse da solo.
Bestemmio
ai ministeri.
Prese
le mie dosi guardo nel cassetto pieno di scatole, dalle psichiatriche strutturali
alle contingenti attuali.
Cazzo
quanta grana alle pig pharma.
E
quanto ci rimandano alle teorie
del complotto delle case farmaceutiche.
I
possibili complotti mi piacciono un casino.
Ma
quale complotto.
La
Pfizer, quella che ha inventato senza scrupoli generazioni di conigli impestati
e strafatti di Viagra veicolante cocaina.
Poi
qualcuno mette in giro un virus di cui viene accusata la Cina ma che puzza di
modus operandi altrui.
E
infatti a tempo di record arriva il vaccino di mamma Pfizer.
E
se non ce la fa, ecco l’antibiotico Pfizer che va a ruba.
Siamo
portatori sani di sistemi immunitari monetari.
Siamo
malati immaginati, per profitto.
Dollaro,
dollaro, dollaro.
Basta
guardare il link a wikipedia per strabuzzare gli occhi.
E
così vi ricordo un ancestrale indicatore di civiltà.
Immolato
ippocratico, a suo modo.
I
medici degli imperatori cinesi di non so quale dinastia, se l’imperatore si
ammalava, venivano giustiziati.
Loro
compito infatti non era curare l’imperatore malato.
Ma
evitare che si ammalasse.
Quanta
poesia e quanta saggezza.
Noi
invece siamo proprio portatori sani di sistemi immunitari monetari.
E
non possiamo nemmeno giustiziare nessuno.
Mamma
che caos.
Kalimmudda
ipsum dixit
Ndr
https://it.wikipedia.org/wiki/Teorie_del_complotto_sulle_case_farmaceutiche
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