lunedì 15 agosto 2022

2022 08 15 - La follia da partito

 2022 08 15 - La follia da partito

Io vi avevo avvisato che  ne avremmo viste delle belle fino al 25 del mese prossimo.

E mi ero anche ripromesso di non commentare più.

Ma poi la vita offre sempre nuovi e vecchi spunti.

E occasioni troppo ghiotte.

Da un esercito di guitti.

Figuriamoci quella politica.

Già è follia la quantità di simboli presentata.

Forse alimentata anche dalla corsa alle centinaia di posti disponibili in meno.

Davvero una follia da partito

Dice wikipedia che un partito è un'associazione tra persone accomunate da una medesima visione, identità, linea o finalità politica di interesse pubblico relativa a questioni fondamentali circa la gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici o particolari

Invece, ci troviamo a partire dalla fine. 

Una carica dei 101, simboli, non priva di certo sforzo creativo ma anche copiativo ove non appropriativo.

Simbolo è parola composta da σύν «insieme» e βάλλω «gettare», e in senso generico non tecnico, significa accostamento, segno di riconoscimento, e deriva da συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere».

Nell’uso degli antichi Greci σύμβολον è accostamento, mezzo di riconoscimento, di controllo e simili., costituito da ognuna delle due parti ottenute spezzando irregolarmente in due un oggetto ,per esempio  un pezzo di legno, che i discendenti di famiglie diverse conservavano come segno di reciproca amicizia.

Affascinante linguistica da Treccani.

Comunque nel nostro caso, un disegno da spilletta o coccardina fa all’uopo, e fioriscono così i semi di tanta creazione ideativa.

Programmi concreti pochi, ma quelli vengono dopo, forse.

Mica sono prioritari.

Una follia.

Che ho scoperto essere anche una danza cinquecentesca d’origine iberica, in movimento moderato e misura di 3/4, spesso trattata da compositori italiani in forma di tema variato.

Non ho capito ma mi adeguo, come si dice.

Insomma, per me possiamo desumere che follia è una parente della tarantella, o forse della taranta.

Guarda un po’.

E così arriviamo alla fine.

Riscontrando tra i 101 di follia da partito, anche il partito della follia.

Giuro che io non c’entro e non mi sono presentato.

Anche se quasi, quasi, un bel movimento per la multifrenìa ci starebbe tutto, con la sua plurale abbondanza di pensiero.

Ma a parte gli scherzi, se prendiamo la cosa come un piccolo manifesto, e se la riempiamo di potenziali soggetti competenti, il povero deriso politico dice una cosa giusta.

La 'follia creativa' come metodo politico.

A proporla è tale Giuseppe Cirillo.

L’idea della follia creativa è il superamento del limite degli stereotipi e dell’ipocrisia della società .

Chi supera questo limite è positivamente folle.

Il folle è chi va controcorrente.

Potrei mai non concordare?

Sarebbe una pazzìa.

O no?

 

Kalimmudda ipsum votò.

L’ultima volta ai tempi di  La canzone popolare - Fossati - Primo Maggio 1992

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