venerdì 12 agosto 2022

2022 08 13 – Destra, sinistra o ? Sunto elettorale

2022 08 13 – Destra, sinistra o ? Sunto elettorale

Questo è un post di riepilogo.

Speriamo risulti utile.

A me che capisco poco di politica, si.

Un sunto, come diremmo in tradizione linguistica arcaica.

Proviamo ad essere seri, senza ulteriori qualunquismi.

Qui c’è davvero in gioco il futuro.

Ma quello prossimo.

Non crediate ad un orizzonte temporale di una qualche durevolezza.

E se è vero come è vero, non è giusto fare sarcasmo o ironia sulle spalle dei milioni di povera gente.

Che tra l’altro rischiamo diventi uno tsunami.

In 2022 08 10-Va pensiero,-va', sciò abbiamo provato a sintetizzare dei commenti sulle 5 aree di intervento dei tre poli:

1.      sinistra

2.      destra

3.      e ?

Dove sta il terzo polo senza sovrapporsi agli altri due ?

E visto che non è un grande centro?

Forse nel calderone degli spartitori.

Insieme a 5 stelle e decine di restanti.

Alla ricerca delle poltrone mancanti.

Ricordiamo infatti che si vota per un Parlamento ridotto.

E finalmente, pur se ancora troppi a mio giudizio

Tornando al terzo polo la domanda di chi o cosa sia mi pare legittima.

Perché se si sovrappone, non aveva più senso restare con i soli due destra e sinistra?

Perlomeno a beneficio di semplificazione e chiarezza.

Evitando giravolte e tarantelle già dalla nascita.

Di sicuro comunque l’attuale nuovo polo è un polo trans.

Non nel senso di transversale, ma solo trans, data la sua natura per così dire mutevole.

Ora riprendendo il sunto, ripetiamo tal quale, i macropunti programmatici riportati da   Va pensiero:

Proviamo a sintetizzare cosa propongono.

1.            Anche se ci hanno già pensato i 2 poli e 5 stelle, che non brillano per iniziativa, ricordiamo che sono tutte spese e zero entrate senza piano industriale, salvo il Pnrr che in realtà vale 4 ceci.

2.           Di tasse ridotte abbiam parlato in manipolazione e pregiudizio e non se po’ fa, mentre pare ragionevole la rimodulazione dell’Irpef. I 5 stelle sono di una demagogia ilarizzante. Commento a parte per i 10.000 euro ai 18enni, Una tantum? E i 19enni? Potevano pensare al micro equity, non micro credito, anche se con 10.000 euro apri un carretto di gelati. Comunque l’Istat dice che ci sono 571.000 18enni. Costo 5.7 miliardi.

3.            Di migranti pure abbiamo parlato sempre in manipolazione e pregiudizio

4.            Sul Pnrr spicca l’empito di sovranismo della destra che si e’ dimenticata di essere vassallista. Vogliono revisionare un programma UE, che vale sempre 4 ciceri ma della UE

5.            Energia geniali i 5 stelle che non vogliono niente. A tal proposito vorrei menzionarmi dal  2014 09 21 - Breviario-di-guerra..Io ci ho pensato. E loro?

Certo che dopo tarantelle e giravolte alla Calenda, l’uscita di oggi di Berlusconi su Mattarella, oltre a fare ringraziare la sinistra, ci fa pensare che il vero dato è l’incapacità di gestire un processo elettorale in maniera degna o almeno dignitosa. (e chissà quante ne vedremo prima del 25) e non come in un incontro di boxe.

Destro, sinistro e centro.

Riporto, quindi ad utilità di chi volesse, un sunto nel sunto, tratto dalla fonte indicata più sotto.

Mi sembra ben sintetizzato e per me è stato utile

Adesso la domanda è culinaria romanesca.

Carbonara, amatriciana, o cacio e pepe?

Che nce frega purchè se magna.

 

Kalimmudda sunto fecit

Effendi e Aida - Rino Gaetano . Pertinente e impertinente. Nun ve reggae chiù

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https://www.money.it/elezioni-politiche-italia-quando-data-candidati-partiti

Elezioni politiche Italia 2022, quando si vota? Data, candidati e partiti

Alessandro Cipolla

12 Agosto 2022 - 15:15

 

ELEZIONI POLITICHE ITALIA: LA GUIDA

·         Data

·         Legge elettorale

·         Partiti

·         Candidati

Data

Da calendario le prossime elezioni politiche in Italia sarebbero dovute essere nel 2023, visto che l’attuale legislatura sarebbe dovuta giungere alla scadenza naturale il prossimo marzo.

La crisi di governo però porterà a una apertura anticipata dei seggi, precisamente al 25 settembre 2022. Per la prima volta nella storia repubblicana in Italia le urne si apriranno nel secondo semestre dell’anno.

La road map delle elezioni è stata delineata: entro il 14 agosto i partiti dovranno presentare i simboli elettorali, mentre per le liste dei candidati ci sarà tempo fino al 22 agosto.

A seguito delle dimissioni da parte del governatore Nello Musumeci, sempre nella stessa data del 25 settembre si voterà anche per le elezioni regionali in Sicilia: come per le politiche, si tratta di un voto anticipato ma questa volta solo di alcune settimane.

 

Legge elettorale

La legge elettorale attualmente in vigore in Italia è il Rosatellum, già utilizzato in occasione delle elezioni politiche del 2018. In virtù della riforma del numero dei parlamentari, verranno eletti 400 deputati e 200 senatori.

Il Rosatellum è una legge elettorale che prevede il 61% dei parlamentari eletti con il sistema proporzionale e il 37% con quello maggioritario attraverso dei collegi uninominali. Il restante 2% è riservato al voto delle circoscrizioni Estero.

Nella parte maggioritaria l’Italia viene suddivisa in diversi collegi uninominali sia per la Camera sia per il Senato: il candidato in corsa che risulterà essere il più votato, verrà automaticamente eletto in Parlamento.

Nella parte proporzionale, ogni listino può essere formato da un minimo di due fino a un massimo di quattro nomi, dove vige la quota di genere con nessun sesso che può superare il 60% dei candidati presentati. Non sono previste le preferenze con il listino che è “bloccato”: per eleggere gli eventuali onorevoli si procederà in ordine di lista.

La soglia di sbarramento è del 3% per quanto riguarda le singole liste e del 10% per le coalizioni, che di fatto sono state rintrodotte senza la presenza del voto disgiunto: la preferenza espressa a un partito varrà per il proporzionale e andrà direttamente al candidato nel collegio, mentre i voti dati solo al candidato saranno ripartiti in maniera proporzionale tra i vari partiti che lo appoggiano.

Come si vota alle elezioni politiche 2022: guida alla legge elettorale Rosatellum

 

I partiti

Ci sono ancora dei punti interrogativi per quanto riguarda i partiti che saranno presenti alle prossime elezioni politiche in Italia. Diversi nuovi movimenti infatti potrebbero avere grandi difficoltà nel raccogliere le 36.750 firme necessarie per presentarsi in tutti i collegi della Camera e le 19.500 per esserci in tutti quelli per il Senato.

Tutto fatto nel centrodestra, con la coalizione che sarà formata da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati, la lista unitaria dei centristi (Udc, Coraggio Italia, Noi con l’Italia e Italia al Centro). In sostanza si tratta della stessa squadra che ha sfiorato la vittoria alle elezioni politiche del 2018.

La coalizione di centrosinistra invece dovrebbe essere composta da quattro liste: Democratici e Progressisti (Pd insieme ad Articolo 1 e Socialisti), Più Europa, Alleanza Verdi Sinistra (Verdi e Sinistra Italiana) e Impegno Civico (Di Maio).

Dopo la rottura con il Pd, Carlo Calenda farà squadra insieme a Matteo Renzi: oltre a Italia Viva e ad Azione, la lista unica del terzo polo comprenderà anche Lista Civica Nazionale dell’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

Corsa in solitaria invece per il Movimento 5 Stelle, che non ha trovato un accordo con il Partito Democratico oppure con il resto della sinistra.

In campo ci sarà di certo Italexit che però non sarà alleato con gli ex 5 Stelle di Alternativa, mentre il Popolo della Famiglia farà squadra insieme al leader di CasaPound Simone Di Stefano: la lista si chiamerà Alternativa per l’Italia.

A sinistra Potere al Popolo e Rifondazione hanno dato vita a Unione Popolare, mentre il Partito Comunista di Marco Rizzo si è alleato con Ancora Italia e Riconquistare l’Italia sotto la sigla Uniti per la Costituzione.

Ha annunciato la volontà di essere presente in queste elezioni anche il generale Antonio Pappalardo, leader del Movimento Gilet Arancioni, con Adriano Panzironi che invece ha presentato la sua Rivoluzione Sanitaria.

Hanno presentato proprie liste anche il Partito Liberale Italiano e Noi di Centro, il movimento di Clemente Mastella, oltre al Partito Gay e a Sud Chiama Nord, la forza politica del duo De Luca-Giarruso.

 

I candidati

La nostra legge elettorale non prevede una nomina diretta del presidente del Consiglio. Al momento della presentazione dei simboli però ogni lista dovrà indicare il proprio capo politico.

Il candidato presidente del Consiglio del centrodestra sarà il leader del partito della coalizione capace di prendere più voti alle urne. Appare scontato il ritorno in campo di Silvio Berlusconi, che si dovrebbe candidare al Senato, ma per la leadership la sfida sarà tutta tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

Nel centrosinistra non ci sono dubbi sul fatto che sarà Enrico Letta la guida della coalizione, così come Giuseppe Conte sarà a capo del Movimento 5 Stelle. La lista Azione-Italia Viva avrà come leader Carlo Calenda. Il sogno del terzo polo però resta sempre quello di tenere Mario Draghi a Palazzo Chigi: l’ex numero uno della Bce però difficilmente potrebbe essere interessato a dare vita a un suo governo bis.

Solo certezze invece sul fatto che Gianluigi Paragone sarà il candidato presidente del Consiglio di Italexit, Marco Rizzo di Uniti per la Costituzione e Luigi De Magistris di Unione Popolare.

 

 


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