lunedì 29 agosto 2022

2022 08 28 – Le calenda greche

 2022 08 28 – Le calenda greche

Lo so che mi ero ripromesso di non commentare le fole della campagna elettorale, ma questa mi ha fatto scompisciare.

Di fronte al possibile tsunami prossimo venturo, finirà che tutti chiederanno scostamenti di bilancio, ovvero altro impercorribile debito, o proposte più o meno creative.

Per lo più sull’aumento di prezzi che c’e’ già stato.

E’ sufficiente distribuire soldi.

Che non abbiamo.

In una disgustosa tarantella di cifre più o meno azzardate, ma mai circostanziate.

Mance elettorali.

Pochi si preoccupano di quello che succederà, o perlomeno potrà succedere, dopo decenni in cui ci siamo consegnati in ostaggio alla Russia.

Nostro nuovo padrone, insieme ai tradizionali americani sogghignanti alla finestra.

In tale contesto spicca una dichiarazione di Calenda. 

Sospendere la campagna elettorale. Misure per il caro gas

Evidentemente deve temere una lunga agonia per un altro mese.

E si attacca al tema del giorno.

D’altronde lo dice il nome stesso.

La locuzione italiana alle calende greche, derivante da quella latina ad calendas graecas, ha il significato metaforico di "mai".

Poteva anche non candidarsi.

Con quel cognome.

A meno che non scommetta sull’effetto novità.

Che ad ogni elezione fa spuntare formazioni di sporadici personaggi fungini.

Servilmente votati da un popolo alla ricerca d’autore.

E poi c’e’ quella questione del fenotipo.

Che come noto riflette il genotipo.

Teorie da Lombroso.

Fenotipo inquietante.

Il genotipo sarà dotato?

Per ora vediamo solo un gene egoista, come tutti.

E una gran faccia.

Mentre anche lui gioca sulla contingenza.

Incurante di lasciarsi dietro le macerie causate dagli eletti.

Ma qualcuno bisogna pur eleggere.

Non si può sospendere la campagna elettorale.

A meno che non se ne riconosca la inutile natura di propaganda.

Perche’ ci vogliono degli elettori consapevoli.

Altrimenti non e’ democrazia

Ma solo politocrazia.

Inconsapevole che l’instabilità ci ucciderebbe.

In ogni caso non hanno capito ancora, o forse troppo, che il problema e’ di inverno.

Quando l’assenza di gas ci riporterà indietro di mezzo secolo.

Austerity, shock petroliferi, e ora guerra del gas.

In mezzo, tanta pluralità di proposte.

Fatte apposta per poterne rivendicare la autorialità.

E allora niente proposte.

Solo qui di seguito un sociale affresco d’autore.

 

Click !

Un rumore familiare.

Inizia così.

Ma non è una pistola. Non è un fucile.

E’ peggio. E’ una tastiera.

Il Generale Ov ha appena aperto le danze.

Le pompe si fermano con soltanto un piccolo ritardo temporale, sufficiente a strappare a Ov un sorriso di compiaciuta perfidia.

E’ inverno. Ov ci è abituato. Lui sa che il generale inverno è il suo generale migliore.

 

Pff…

Qualche istante dopo la sciura Pina Brambilla si sta avvicinando al fornello per preparare la tradizionale cassoeula di inizio inverno.

Gira la manopola del gas e il massimo che ottiene è qualche secondo di uno sfiatato “pff…"

Sveglia tutta la sua bile e si bestemmia da sola : “bruta vecia vaca porca; che storia l’è chesta qui".

Mi sun qui che lauri. Mi paghi le tasse, beh almeno ogni tanto, e Roma ladrona mi ruba pure il gas ?

Si affaccia al balcone e urla : “Uè ma qualcuno mi sa dire cosa succede ? Come me prepari la cassoeula?"

Bisogna sapere che nella scala dei bisogni di Milanslow, la cassoeula corrisponde al latte in polvere per i bambini africani. E’ imprescindibile per la sopravvivenza del lumbard.

Risponde la vicina : Uè Pina, Tsu-no-mi.

Senza ancora immaginare quanto profetica sia la sua risposta.

Ancora non immagina lo Tsu-na-mi che si sta per abbattere su noi tutti.

Pochi minuti, e anche la caldaia del riscaldamento si ferma. Per la seconda volta in pochi minuti un “pff…” pesantissimo, a dispetto della sua origine volatile.

Pochi minuti e in casa di Pina inizia a scendere la temperatura.

Pina inizia a imprecare.

 

Pff…

Negli stessi momenti Gennaro Esposito si sta avvicinando al fornello per iniziare a preparare il tradizionale ragù domenicale.

Gira la manopola del gas e anche lui il massimo che ottiene è qualche secondo di uno sfiatato “pff…"

Lui ha geneticamente meno bile a disposizione, e gli esce solo “mannaggi’a maronna. Comme facimmo ‘mo?”

A Napoli, senza ragù la domenica si rischia davvero di sfociare in scontri di piazza.

Anche da lui dopo pochi secondi la caldaia si ferma.

A Napoli è meno drammatica che a Milano.

Ma resta il problema della domenica senza pummarola.

A Napoli, da secoli, il ragù, e la pummarola in genere, sono strumenti di controllo e coesione sociale.

Il ragù assicura obnubilazione di massa.

C’è chi dice addirittura che sia stata deliberatamente diffusa una varietà di pummarola geneticamente modificata e contenente geni oppiacei.

Pare che sia stato tramite i migranti finiti nel casertano.

Tutti farciti di eroinacei, li hanno rilasciati pisciando sui pummaroli, che ora chiamano Erodori.

E’ una nuova frontiera di terrorismo. E’ uroterrorismo.

 

Pff…

Anche a Palermo Carmelo Picciotto si trova nella stessa situazione.

Lo sfincione lo ha già pronto, e il tempo è bello. Fa caldo.

Quindi, in fondo, “che minchia ce ne fotte”, pensa Carmelo?

Abile nell’arte del vedere il bicchiere mezzo pieno per genetica adattiva, gli viene in mente : “vuoi vedere che se il petrolio segue il gas e va a 200 dollari al barile risolviamo anche l’annoso problema di Palemmo? Il traffico."

Devo sincerarmi che non ci siano troppe riserve nascoste, però.

Altrimenti qua continueranno tutti ad usare la macchina invece delle moto a scureggetto, che son fastidiose all’udito, ma consumano poco; di petrolio ne basta un dito.

“Caro cugino come va in Val d’Agri ?”

Ma ce l’avete davvero ‘u petroglio ?

Azz, dici che di recente hanno detto che è una delle più grandi riserve d’Europa ?

Ma mi vuoi dire che ti troverò a cavallo 'e 'nu cammello c’o turbante e ‘o narghilè ?

Va a finire che facciamo anche noi il nostro califfato ? Il califfato lucano ?

Ma sei sicuro che i diritti e le concessioni di estrazione siano ancora italiani ?

Vabbè, trivellate poco però.

Che qua bisogna insegnare a tutti a non usare più la macchina.

 

Pff…

Negli stessi istanti, anche in Parlamento si ferma il riscaldamento.

Il primo che se ne accorge è il “deputato zero”, che sbotta.

Oh cazzo : vuoi vedere che non scherzavano niente ?

Vuoi vedere che dopo mesi e mesi di avvertimenti questi ci hanno davvero tagliato il gas ?

E adesso ?

Adesso : Evviva ! Dentro fa freddo. Tutti fuori a far vacanza. Come quando eravamo a scuola!

Come sempre il deputato zero ben rappresenta buona parte della sua casta.

Non ha capito niente.

 

Fine dell’intro

Ecco, questa e’ una consecutio d’autore.

Di chi forse non ha capito però almeno ci prova.

Ma da dieci anni.

Non alla calenda greca.

Un altro personaggio in cerca d’autore

D’altronde con quel fenotipo cosa pretendevate.

 

Qui di seguito, dopo l’intro, lo scenario “worst”.

Worse dell’actual

Con quasi dieci anni di anticipo.

2014 -09-21 Breviario di-guerra.

 

Kalimmudda  ipsum dixit

La presa dell potere

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