2023 02 21 – Il mio orgoglio e il vostro pregiudizio
Partiamo
identitari.
Voglio
affermare.
Sono
affetto da disturbo bipolare.
E’
uno squilibrio nella biochimica cerebrale.
Oscillazione
tra depressione e manìa.
La
quale è la parte più interessante.
Quella
che mi ha fatto “taggare” come pazzo.
Con
una deriva in sindromi e diagnosi prossime alla schizofrenia.
Furore
profetico, lo chiamavano i greci.
Un
intingolare il dito dritto nel centro dell’origine dell’universo, là dove tutto
è, dico io tra le altre cose.
Ho
visto cose che mi hanno illuminato.
E
tanto altro.
Hanno
deciso che fosse una malattia.
E
forse è così se ci si circoscrive all’aspetto superficiale di quelli chiamati
deliri.
La
realtà è che separarsi dalla piccola ragione fa paura.
Tuffarsi
dalla fisica attraverso la metafisica, fino alla synfisica è roba che tanti
credono di volere.
Ma
poi, prima di tutto non possono deciderlo, e poi nel profondo ne hanno paura.
Così
adottano quella forma di ostracismo intrisa di pregiudizio.
Lo
stigma per il diverso da loro.
E
credono di sapere.
Guidati
dal desiderio di profumo di sangue delle altrui stigmate.
In
croce.
Bruciamo
le streghe.
Alla
corda.
Così
ieri mi è giunta voce che qualcuno aveva detto che si vedeva che stavo male.
E
mi è scappata una risata mentale.
Proprio
adesso che è un buon periodo, qualcuno ha deciso di proiettarmi addosso il non
essere me.
E’
una sindrome della bestia feroce, attivata dai piccoli feromoni.
Non
interpello e non favello.
Nel
dubbio, io sbrano.
Ma
è anche psicologia fine.
Allora
decido di autocitarrni,
Brutto
vizio di chi ce l’ha, metaforicamente o no, troppo piccolo e da piccolo tutti
lo scherzavano.
Ma
farò una eccezione.
E
vi rimando a questo: Io sono opera d'arte
Nel
caso non l’aveste già capito, o non ci possiate arrivare.
E
sono pieno di orgoglio per una vita vissuta disordinariamente
Kalimmudda ipsum dixit
Pride
Milan in the name of love
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