2023 02 25 - Il giullare vorace
Questo
è un duello.
Devo
salvare la testa perché dentro ci ho il cervello.
Almeno
vale per quasi tutti quelli che valga la pena.
Ma
non è solo questo.
Che
sembra che parliamo di neuroscienze.
Io
voglio essere molto più semplice.
E
parlare di riflessi dell’eterna lotta tra bene e male.
Ci
siamo soggetti tutti.
E
una modalità che mi piace citare è quella psicologica.
Tanti
anni fa, una british grande compagnia aziendale, non ricordo quale ma basti
sapere che era la stessa Britain del loro humour nero, istituì la figura del
giullare aziendale.
Qualcosa
di simile ai pagliacci nei reparti oncologici dei bambini.
Che
tra l’altro conosco bene avendoci lasciato il figlio di mia sorella a meno di
dieci anni e dopo mesi di straziante agonia.
Mi
colpì sempre la serenità con cui i piccoli affrontavano la loro situazione.
E
le risate loro indotte da semplici prestazioni, sketch e battute che noi
giudicheremmo banali.
Ma
c’è la scienza, a salvarci dallo scetticismo.
La
risata genera endorfine e chissà quali altre ine.
Cosa
che non fa il pianto, foriero forse di altre ine, ma di quelle dalla natura
sfigata.
Ed
inoltre è una celebrazione della forza e presenza del bene.
Vi
rimando ad un cartone per bambini nato dal genio Pixar che si chiama Monsters.
Ma
comunque sarà capitato a tutti di fare qualcosa di bello e gratificarsi almeno
con un sorriso, ove non risata.
Così
l’eterna lotta tra bene e male io la sintetizzo e distillo alla dicotomia tra
ridere e piangere.
O
per essere più diretti, godere dell’essere contenti invece che lamentarsi dell’onnipresenza
del male.
Chi
volesse farmi un dono, potrebbe leggersi l'irrefrenabile
ilarità del Kalimmudda.
Che
da pigarolo diventò ridarolo.
Ma
serve qualche minuto più del solito.
Solo
che io ci sono molto affezionato.
Comunque
il punto è che questa lotta tra bene e male può essere metaforizzata.
In
un duellante chef-d'œuvre che vi segnalo in fondo.
Dove
con un po’ di pazienza potrete ascoltare il duello tra il giullare e il tiranno.
E
scoprire che ogni tiranno del malumore alla fine perde sotto la gragnuola della
bellezza assoluta delle risate.
Le
risate.
Questo
è il motivo per cui, quasi come se fossi un buffone, cerco sempre di fare
ridere.
La
stupidera.
Il
potere della stupidera.
Quasi
come in una lotta tra Davide e Golia, io mi voglio sentire giullare, e non
tiranno delle paure.
E
sono vorace di risate.
E
alla fine, come farà il bene, all’alba vincerò.
Kalimmudda
ipsum dixit
Il duello tra il giullare e
il tiranno
Roba di mostri,
che dovrebbero fare studiare a scuola.
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