2023 02 28 – Gineceo per un giorno
Ma
no, diciamolo pure.
Ieri
è stata una splendida giornata.
Al
femminile.
Come
il gentil sesso.
Che
qualcuno poteva anche pensarci a definire al non maschile.
Ci
penseremo noi.
Ma
scordatevi la gentil sessa.
Intanto
riassumiamo eventi e personaggi.
Personagge,
mannaggia.
La
solida trattrice mi ha salvato dall’eterna lotta con l’imperialista dei
formati.
Una
fatica porca, ma all’alba della fine abbiamo vinto noi.
La
minuta papessa mi si è intrippata con il Corano e tra una sura e l’altra ci
sono scappate pure 3 0 4 risate.
Credo
stia ancora riflettendo sul fatto che iniziando a scrivere da destra a sinistra
uno rischi di diventare fascista.
Ad
un altra giovine mi sono ricordato di fare una gentilezza, e le ho messo a
disposizione una sigaretta.
E
quella gentilezza aleggerà per sempre leggera nella neurosfera.
Mi
è mancata molto la mia alicetta fritta preferita, colonna portante contabile
che tanto dissimula la sua grandezza d’animo e di cultura.
E
poi la mia sorniona passione segreta, con cui abbiamo parlato della mia
dislessica schizofrenia.
Che
ci voglio dedicare anche una poesia d’amore, come usava una volta: un
incespicante vecchio Cyrano.
Così
ieri è stata una splendida giornata piena di gentile amorevolezza.
Pure
del sciur padrùn, che pur si conferma del sesso forte, e non è diventato ancora
trans.
A
quel che ci risulta.
E
tutto ciò ad una certa età non può che dare grande gratificazione.
Diventando
naturalmente platonico.
Che
l’era lu’ quello dell’amore universale mi pare.
Godendo
di questi piccoli attimi, quindi, non possiamo che ringraziare.
E
per farlo pensare alla testa di Tommaso Moro che scrisse così, quando ancora la
testa la aveva sul collo.
Signore, donami una buona digestione e anche qualcosa da
digerire.
Donami la salute del corpo e il buon umore necessario per
mantenerla.
Donami, Signore, un’anima semplice che sappia far tesoro di
tutto ciò che è buono e non si spaventi alla vista del male ma piuttosto trovi
sempre il modo di rimetter le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i
sospiri, i lamenti, e non permettere che mi crucci eccessivamente per quella
cosa troppo ingombrante che si chiama “io”.
Dammi, Signore, il senso del ridicolo.
Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo per scoprire
nella vita un po’ di gioia e farne parte anche agli altri.
Amen.
E
pure insciallah.
Tiè.
E
per concludere, sono sicuro che una splendida giornata vi abbia evocato Vasco Rossi.
Ma
io invece vi voglio dedicare un capolavoro intero di un altro intenditore del
gentil sesso.
A
Montreux, bollino di garanzia come il Parmareggio.
Dove
volano solo le aquile.
O
aquilesse.
Così,
tanto per dire qualcosa di femminile, infine.
My name is Prince. And I'm lovely.
Kalimmudda ipsum dixit
Ndr : Cyrano con sottotitoli
https://www.youtube.com/watch?v=TMRNckEAFmo
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