2023 03 03 – Viaggio per la Memoria
A
gentile richiesta, scrivo tremante questo stremante post.
Io
quando si tratta di memoria non mi azzardo a permettermi di parlarne.
Nemmeno
di nominarla.
Parlo
di “quella memoria”.
Sono
talmente sgomento che ricado in deferenza assoluta.
Il
concetto in realtà vale anche per tutte le memorie di disgrazia, seppur forse meno
terrificanti.
O
forse solo dimenticate, che il genocidio pare essere una ciclica attitudine
dell’essere umano.
E
non mi permetto nemmeno di nominarla, come fosse un pezzo di storia qualunque.
Ne
trovo inappropriata, per essere equilibrato, qualsiasi indebita appropriazione.
Soprattutto
se in qualche modo strumentale.
A
dar fiato alla propria egocentricità.
Inoltre
io sono ignorante e non conosco la vita in quel frangente.
Le
poche cose che so le ho viste in qualche film.
Oltre
agli accenni di scolastiche lezioni di storia.
E
in un libro, che mi fece leggere mio padre.
Uno psicologo nei
lager di Viktor Frankl.
Trovo
possibile, quindi, solo la testimonianza.
Un
esempio della quale è questo libro.
E
l’iniziativa che vi segnalerò alla fine
Dopodiché,
però, e sempre da ignorante, a me pare di ricordare che il nazifascismo nacque
in una fase di grande disagio e crisi economico e sociale tra le due guerre.
Tra
il 18 e il 40 ci fu il 29.
Che
nessuno fa almeno finta di ricordare essere iniziato molto prima.
Il
famoso ventinove è durato 30 anni almeno, ed è finito con la seconda guerra.
Stranota
la storia dell’inflazione galoppante.
E
in quel contesto, attecchì facilmente la propaganda sociale.
Tale
da fare seguire da una nazione intera un folle e suoi manipoli, nella crescente
corsa alla proiezione collettiva divenuta infine delirio di massa.
Certi
tedeschi vivono ancora nel senso di colpa, fortunatamente.
Ma
guardate che da noi non era mica rose e fiori.
Così
voglio però permettermi di rimandare a Chi
salva una mente salva il mondo intero.
E
osservare l’importanza della memoria.
Si,
starà pure nella coscienza collettiva della neurosfera, ma di ridondare non
dovremmo scordarci mai.
Oggi
la situazione economica e sociale è sull’orlo del baratro.
E
se davvero questo sistema non troverà il modo di evolversi, allora non sono
improbabili rivoluzioni e deliri di massa.
I
nostri cari fascisti attuali non credo siano ancora sulla via del delirio del nazifascimo.
Ma
sono evidente testimonianza che la massa cerca altrove.
Niente
sinistra, niente centro, ecco la destra.
Fortunatamente
non contiamo nulla e dipendiamo da America, ancora, e Europa, oltre a qualche
frammento di geopolitica internazionale di cui non si vede il disegno.
Ma
che comunque decide lei per noi.
Ma
senza memoria, maestra storia viene dimenticata, o sovrascritta.
Ed
è molto pericoloso l’innesto nella coscienza collettiva di qualche meme malato,
a fine di propaganda.
Soprattutto
adesso che avete memoria di come funziona la coscienza collettiva.
Quindi
perdonate l’intrusione nelle memorie, ma è per segnalarvi quanto segue.
Mi
dicono che quei diavoli rossi di sindacati hanno organizzato una bella
iniziativa.
E’
indicativo che l’abbiano organizzata proprio quei brutti sindacalisti comunisti.
Ma
forse dovreste ricordare che la guerra, di cui ancora siamo creatura, non l’hanno
vinta a caro prezzo solo gli americani, ma anche i russi.
La
storia la scrivono i vincitori, ma in questo caso ognuno a suo uso.
Scusate
quindi l’alleggerimento, ma ne abbiamo una diretta testimonianza nei film che
ho visto e di cui ho parlato prima.
Se
devo scegliere cosa infonda speranza e allevi il dolore, non ho dubbi : il film
che ho preferito è Schindler’s list.
Mentre
ho trovato del tutto inappropriato l’edulcorante “La vita e bella”.
Eppure
ha vinto un Oscar.
Ma
certo, quello è show-biz americano, il cui messaggio sminuente alla fine è che
si poteva trovare anche del bello in un lager.
Ma
che ne sanno gli americani di anni passati a portare ebrei dentro alla camera a
gas?
Chiedete
a Frankl, che credo sia morto nel frattempo.
Loro
mica c’erano.
E
poi ci avranno pure liberato, ma a che prezzo ?
Al
prezzo che pur avendo il mondo in mano oggi forse vi accorgerete che non ne
hanno fatto un paradiso.
Tante
buone cose, certo ma una strutturale cultura di fondo malata, incentrata sulla
appropriazione del dio profitto nel mondo intero.
E
per questo che tanto fascino suscitava il comunismo.
Perché
era un’idea di libertà diversa da quella americana.
Concludo.
La
bella iniziativa CGIL me la segnala mio cugino: “a fine mese vado 4 giorni in Polonia
con la Fiom - Cgil a Cracovia - Auschwitz - Birkenau a farmi una ripassata
emotiva visti i mala tempora quod currunt”
Vogliamo
disquisire su chi abbia più rispetto della Memoria?
Kalimmudda
ipsum dixit
Senza
dedica musicale, a meno che non venga in mente a qualcuno qualcosa di appropriato.
A me no.
Nessun commento:
Posta un commento