2023 03 11 – Evoluzionaria® bancaria e il Sanocapitale®
Prima premessa : questo non è l'unico mondo possibile.
Seconda premessa : è fallita un'altra banca.
Della Silicon Valley.
Panico generale.
Hanno paura che il gioco dell'aeroplano della catena di Sant'Antonio, nemico d'o demonio, gli si ritorca contro.
Come abbiano fatto, quei cervelloni dell'era digitale e della AI non è dato sapere.
Che sia una smodata ricerca di appropriazione di plusvalore? Si lo so che la parola giusta è profitto, ma il vintage è sempre attuale.
Comunque non ci interessa più di tanto perchè abbiamo una soluzione, anzi due.
Una me la conservo per il prossimo post giraballe.
Una ve la racconto ora.
Tranquilli,
io sono contro l’appropriazione di ogni cosiddetta proprietà intellettuale.
Il
simbolino è solo per fare scena.
Anche
se i marchi li avevo registrati davvero.
Più
mi copiano l’idea più sono felice di contribuire alla conversione del sistema
alla Revoluzione.
Piccole
ambizioni.
Solo
un mondo migliore, un giorno perfetto.
Ma
aveva ragione il Cipolla: preso un numero n grande a piacere, il numero dei
cretini che incontrerete sarà sempre maggiore di n.
Quello
che non sapeva è che la distribuzione di intelligenza e della sua reciproca
cretineria è assolutamente una costante di parità di genere.
Allusioni, eh eh eh.
Allora,
traggo spunto da recenti accadimenti di natura riservata, per ricordarmi che io
il banchiere l’ho fatto davvero.
Nobile
mestiere che nulla ha a che fare con il passacarte bancario.
Vuol
dire reimpiegare il capitale in maniera produttiva antiparassitaria, conoscere
il mondo reale del sistema, magari avendo memoria di avere fatto l’impiegato o
l’operaio, sapere valutare e assumere rischi, anche chiedendo garanzie,
certamente, ma quali?
Tranquilli,
noi una soluzione la troviamo, garantito.
Il
mondo è pieno di banche, e almeno un banchiere vero ci sarà.
Si,
ma in in che senso?
In
quello che voglio raccontare di quando io ho fatto il banchiere.
Proprio
perché ci entrava la questione di beni strumentali e di come usarli come
garanzia.
La
mia banca si chiamava Evoluzionaria®, ed era preposta allo sviluppo del
Sanocapitale®.
I
soldi ce i avevo messi io, e li avevo dedicati a finanziare solo beni
strumentali, come in certi tipi di leasing su beni come escavatori, carrelli
elevatori, e simili, ma su scala di piccolo cabotaggio.
Era
l’evoluzione del microcredito, quello di Yunus, per il quale la garanzia stava
nella reputazione della comunità.
Non
restituire un prestito era marchio di vergogna, perdita di reputazione, e così
la sua diventò la banca a più basso tasso di insolvenza del mondo.
Io
invece da brutto vecchio capitalista la garanzia la volevo, ed erano i beni
strumentali, che inizialmente pagavo io e i cui soldi mi sarebbero stati
restituiti solo con gli utili generati.
Niente
utili, niente rata di rimborso.
La
garanzia stava nel fatto che se l’imprenditore non ce la faceva a me restava un
Caterpillar da rivendere usato.
Praticamente
senza perderci nulla, che i Caterpillar sono gioielli di meccanica materiale
pesante praticamente indistruttibili, a patto di metterci dentro l’olio giusto
e non il biodiesel.
Ma
questa è un’altra storia.
Oggi
in un mondo cresciuto di contenuto sempre più immateriale, il nostro bene
strumentale sono le vostre menti.
E
sto pensando ai giovani.
Lo
studio, la ricerca, il know-how, l'expertise.
Ma
non vi accettano ancora a garanzia.
Però
ci stiamo lavorando.
Per
consolazione, o forse solo conclusione, penso che il tutto, il Sanocapitale®, era pure a tasso zero.
Perchè
i soldi che generano altri soldi sono immorali.
Mi
pare si dicesse così nella finanza islamica.
Di
sicuro lo sa qualche celeste esperta di Corano.
Finanza
perfetta, oculata partecipazione al rischio e tutti ci guadagnano.
In
teoria dei gruppi, gioco a somma maggiore di zero.
Un
giorno la civiltà dell’intelletto sarà così.
E saremo anche liberi di raccontare le nostre storie senza autocensura.
Sarà
come rapinare banche, ma dicendo solo per favore.
Kalimmudda
ipsum dixit
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