2023 10 08 – La république des platanos fasistes
Perché in francese?
Ma
per questioni coloniali, no?
Vagoni.
Ma
che dico vagoni.
Navoni
Ma
che dico navoni
Bastioni.
Macché
dico bastioni.
Era
menti.
Bastimenti.
De
che?
De banane, no ?
Non
è ovvio ?
Mi
hanno fatto capire che non si capisce quello che dico.
Aòò
acchìì.
Allora
in nome del dio della cazzimma adesso vi faccio finire al manicomio.
Fedele al principio di Shakespeare che se usava 10 parole lo faceva con 100 significati, io attraverso il senso.
Questa
è roba di sbatti le mura.
E di misura
Mura
a babordo.
Mura
a tribordo.
Oddio
son caduto dalla nave, son caduto, mentre a bordo c’era il ballo.
Onda
su onda.
Un
ballo da repubblica bananiera.
Chissà
sapessero di agitarsi su di una polveriera.
Bananiera esplosiva.
Esplodente.
Bandiera panamense battente.
Cioè con il ritmo, battente valà.
La battente bandiera della principessa delle repubbliche delle banane.
C'è Suez all'orizzonte, mica un bus qualunque.
Ho
sempre trovato simpatico il modo di identificarle.
Le
repubblichette delle banane.
Io, io me ne ero fatta una pure io.
Des molignanes.
Ma
le rese agrarie delle banane non hanno niente a che fare con quelle delle
melanzane.
Palme
e caschi, mica fusti e arbusti.
A
una molignana per volta più che un cargo ci riempivo un Apecar d’epoca.
E
poi mi mancava il confine marinaro delle 12 miglia dalla costa.
Off
shore come ci andavo?
A 70 nodi appena.
Lenta come una fulminea balena.
Con la nausea del mal di mare.
A 70 però si è un punto impazzato nell'onde.
Ma Milano
sta nel cesso del centro del cesso della padania
Potrei
scavare o volare, ma mi sa che è tutta roba d’altri
E
noi non vogliamo mica desiderarli, i lupini d’altri.
Così
ci dobbiamo contentare della nostra republique des platanos.
Fasiste.
Come d'altronde la nostra, ordunque.
Ah,
si chiama così perché le compagnie bananiere di secoli scorsi per affermare la
sottomissione di uno stato sovrano alle ingerenze politiche ed economiche di terzi
o para statali se ne inventavano di ogni, così che spesso la definizione di
repubblica rappresentava un'etichetta di facciata per quelle che in realtà
erano dittature gestite da élite locali in grado di garantirsi l'appoggio
internazionale.
E
coloniale, valàncore.
La
filosofia dell’uomo del monte.
Usti se calsa, eccome la calsa.
Tra
l’altro io le ho viste le colonie del Guatemala, quelle post colpo di stato
della CIA del 54, forse citato anche da Wu Ming, sperèm.
Funziona così.
Chilometri
di banani.
Tonnellate
di banane.
Un terminal pieno di drogati e puttane, lavoratori stagionali e saltuari, detto Puerto Barrios.
Un nome, un programma, un destino.
Dalla condizione denunciata anche da Neruda.
O forse era l’Honduras ma l’è istess.
E
sullo sfondo in tutta la sua maestosità, un cargone bianco con un marchio
famoso su sfondo blu.
Comunque
che c’entra con noi fasisti?
Siamo forse arrivati 1 su marte?
Ma
è ovvio che no.
E' la
repubblica della banane.
Degli 'a maccaro', me provochi e io me te magno.
Mi
assento un momento e mi ritrovo ancora più caos.
Eh,
in fondo abbiamo solo scatenato una guerra mediterranea favorendo gli incontri “segreti”
tra ministri esteri.
Ovvio
che sarà tutto più complesso e preparato.
Ma
‘sta cazzo di pietraia di Palestina scippata quando la rimolliamo per bene?
Voto per una fetta di Wyoming, damoje er Wyoming.
Pure bello lontano.
E
io non so che casino diplomatico abbiamo combinato o se siamo solo un casinus
belli.
O
manco quelli.
Ma
fasista per fasista azzarderei che gli anglo americani ci hanno scherzato e obbligato
a fare qualcosa.
Ricordate che anche i democratici Usa sono fascisti, fascimperialisti.
Loro egèmonificano.
Tanto
questo è un punto di vista che su cui non si sbaglia mai.
Da
prima delle banane del 54.
O
forse non è neanche così.
E’
solo che ci piacciono le banane.
Un
po’ acerbe ma belle dure.
Su
per il culo.
Eh,
d'altronde serve la grana.
Ci
avemo li buffi.
I conto debiti sono da pagare.
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