lunedì 3 luglio 2023

2023 07 02 – Luce nera e porte oscure

 2023 07 02 – Luce nera e porte oscure

 

Queste sono cose serie.

Le notizie che mi intrippano.

Sarà che sulle percezioni universali ci ho passato una vita di diletto dilettante.

O sarà che l’universo spesso me lo sento dentro.

Sta di fatto che leggo.

Lanciato il telescopio spaziale Euclid, il detective dell'Agenzia Spaziale Europea che indagherà i misteri della materia e dell'energie oscure che occupano il 95% dell'universo.

Ma cosa volete indagare su che cosa ci sia.

Prendete un numero infinito a piacere di singolarità di buchi neri.

Il numero di singolarità nascoste dentro se stesse sarà sempre maggiore di infinito.

Infinito a potenza infinita dà infinitissimo.

Dove non passerà un filo di luce.

Lasciandovi nello scuro dell’infinita oscurità.

Insomma.

Se in fondo a un buco nero c’è il pieno di infinito con la sua infinita conoscenza contenuta in un singolo infinito qbit, e se mettete in fila infiniti infiniti oscuri, allora ecco che troverete la trama delle porte di un ribollente infinito multiverso tutto tinto di oscuro.

Sicuro.

Al 95%.

Ma la fisica in matematica ancora non ce la può fare.

Oggi è finita.

Speriamo in Euclide, e ci metto pure la e finale che suona meglio.

E fa pure indovinello.

Al contrario, la percezione della dimensione dell’amore universale della creazione è onnipresente e attraversa permeabile tutto l’universo.

E' percezione della mente, secondo alcuni della stessa sostanza di quella universale.

Proprio come una coperta di intessuta nera luce oscura che tutto avviluppa.

In certa dominante materia della cui presenza ci accorgiamo solo attraverso i suoi effetti gravitazionali.

Il gravitone, o anima del purgatorio.

E’ sempre questione di gravitone.

Quello che viaggia nella neurosfera per tutto l’universo alla velocità della luce.

Nel campo gravitazionale il cui funzionamento universale ci è ancora oscuro.

Neurosferico.

Ma che pure lo sappiamo.

Scopri il gravitone e sarai Dio, lessi una volta.

Oggi non lo vedete ancora, almeno credo.

Ma questo non vuol dire che non ci sia.

Anzi, il punto è che come “particella” mediatore della forza di gravità, non può non esistere.

E se riuscissi a governarlo eccomi astronomy domine.

A quel punto una domanda.

Era meglio un atto di mistero della fede o la fredda disciplina dell'appropriazione della scienza.

Comunque roba grossa, per cui val la pena di lanciarsi qualche satellite privato come già l’astropetardo di Musk.

Ma io preferisco una rete pubblica.

Per cui ho lanciato anche io una rete satellitare, ma per tutti.

Con la mia astrobarca Katagea.

Da cercare nei meandri della mia ontologia fitta in weblog.

Seguendo scalette di spettrali indici di colori.

Con abbondante rinvio all’iperspazio degli iperlink.

Strumenti o veicoli connettivi parte di quel processo che portò alla rivelazione della primavera della Synfisica

Ma torniamo allo spazio e alla sua rete naturale e artificiale.

Più che preferirla tale, che sia pubblica è proprio una obbligatoria necessità.

Insomma, l’appropriazione indebita del pubblico mistero proprio no.

Perciò questa spezzettatura di concorrenza nella ricerca è irritante.

Qualcuno già pensa alla propria egemonia.

Ma il merchandising del buco nero privato ariproprio no.

Comunque un post di blog da 3 minuti non è lo strumento

Seppure evocativa navigatrice abbreviazione di weblog, giornale di bordo sul web.

Evidentemente l’infinito si illumina di immenso.

Probabilmente.

Ma se provate ad inseguirlo per acchiapparlo quello vi sguiscia via.

Questione di osservazione quantistica, in effetti.

Collasso della funzione di probabilità in certezza particolare.

Evviva 'o gatto.

E’ perché voi non siete infiniti.

Ma potete lasciarvi accelerare per lasciarvi fluire.

Dalla meditazione in stasi dovete passare alla dromologia in fasi.

E affidarvi alla fedele contaminazione della neurosfera.

Una pagina, dunque, non è abbastanza.

Oppure, più probabile, è già troppo.

Serve un veloce vigilare.

Per cogliere ogni minimo segno di pace.

Con lo sguardo del rapace.

Se mi rilasso, collasso.

O no?

 

Kalimmudda ipsum dixit

Learning to fly, to a ribbon of black

 

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