giovedì 20 luglio 2023

2023 07 19 – Rammolliti del caldo

 2023 07 19 – Rammolliti del caldo

 Da  www.parolebuone.org a www.shareradio.it via https://cloeconomie.blogspot.com/

 

Generazioni di rammolliti dal ka.

Generazioni di rammolliti del ka.

Ho capito.

La decadenza di una civiltà si misura in chilovattora.

E sesamo, e rucola, e susci.

58 milioni di gigamegasuperipervattora.

Non sono gli italiani residui.

Sono il picco dei consumi di energia elettrica.

Condizionatori.

Non nel senso di influencers.

Il mio si è rotto.

Qua ci vuole un po’ di vita dura.

Altro che paura.

E chi lo sa se ne ho bisogno.

Tanto la vita è solo un sogno.

Schizzi di stupidera.

Si sa l’effetto che fa.

La calura.

Dà in testa alla testa.

Che calore dice la chiattona.

Saglienno ‘i gradi nun ce la fa.

Ma c’è sempre un’altra via.

Di vedere le cose.

Sintomi di decadenza.

La memoria si raffredda.

E si fa finta che non sappia.

Non tiratemi fuori i cambiamenti climatici.

Avrà pure ragione l’Onu.

Ma se oggi viaggiamo a quaranta ieri non eravamo mica a venti.

Quando eravamo piccoli aspettavamo il solleone.

Ci anticipava le vacanze estive.

Fino all’alba di una partenza.

Tutti stipati come elefanti in una cinquecento.

Stretti, sudati alla volta del meridione.

Coi finestrini chiusi.

Non per spararci nel freddo.

Condizionatori non ce ne erano mica.

Ma per non fare entrare il caldo.

Questione di prospettive.

Ricordo la cattedrale dell’autosole.

Gente che doveva lavorare.

Colate di asfalto fumante.

In un caldo dal bagliore accecante.

Che direbbero loro di noi?

Era pane e mortadella e un fiasco di vino.

Carboidrati, proteine, zuccheri a lunga conservazione.

Inconsapevole buonumore a pancia piena, e basso costo.

Senza sesamo, senza rucola, senza susci.

Che tra l’alto è pure mediterraneo.

Prima che il sole si levasse, noi si festeggiava ad alici crude marinate.

Pesce azzurro popolare, mica pinna gialla imperiale.

Marinate al sole della macchia.

Dalla vegetazione bruciata.

Cresciuta poco alla kalimma del sole.

Ma capace di farlo senza acqua.

Così abbiamo fatto la consueta trasmissione radio, ottantratrigesima puntata Odc

Ovoidale.

Un caldo africano.

Un caldo d’inferno.

E lo sappiamo tutti.

E una domanda sponte mi sorge.

Senza condizionatori.

In quanti chilovattora si misura la capacità di soffrire.

E di accettare la sofferenza che fa parte del vivere.

Mentre per ora decadiamo lentamente, come radioattivi.

Non più capaci nemmeno di reggere un po’ di caldo.

Se già adesso non ci stiamo più dentro allora siamo cotti e fritti.

Da questo si misura la decadenza di una civiltà.

Sesamo, rucola, susci e chilovattori condizionatori.

Da Roncobilaccio in su.

O forse a testa in giù.

 

Kalimmudda ipsum dixit

Siamo meridionali

 

E pure,

Bomba o non bomba

 

Ndr. Inzevato di citazioni, se vi pare

 

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