2023 07 27 – L’italiana delle alici in Algeri
Ma
tu guarda cosa mi tocca sentire.
Morto
uno stato se ne fa un altro.
E’
passata l’era dello stato imprenditore.
Quello
del docufilm su Gardini del post di ieri.
Ed
eccoci pronti per lo stato pescatore.
Ma
tu guarda, ma tu senti, ma tu pensa.
Ma
tu pensa cosa mi tocca vedere.
Non
ci posso credere.
Allora
riprendiamo pure l’Ansa.
Con
il consueto completo hyperlink.
Che
fa fico e poi non ho voglia di starli a sovrascrivere.
Il
Fondo Monetario Internazionale alza le stime del Pil dell’Italia.
E
non manca l’integrazione di propaganda.
Meglio
di Francia e Germania.
Sarà.
In
realtà la notizia fa seguito a una di pochi giorni fa, ancora più eclatante.
Il
debito/pil italiano scende al 143%.
Stava
quasi al 150% poche settimane o mesi fa.
Vuol
dire che abbiamo recuperato uno per l’altro almeno 150 miliardi tra maggior pil
e minor debito.
Io
ci ho come il sospetto che abbiamo contabilizzato già tutti i 200 miliardi del Pnrr
come dati per incassati.
Ma
nessuno ha protestato, almeno per ora.
Quello
che però è importante sapere è che alcuni mesi fa uscì la notizia che la media
d’Europa post Covid stava quasi al 100%.
Quindi
non molto lontana da noi.
Solo
la Grecia stava peggio, ma nemmeno troppo peggio, mentre virtuosi erano Estonia
e Bulgaria, mi pare. O una qualche altra “ia”, prossimi allo zero o poco più.
E
vabbè.
Io
continuo a chiedermi chi se li compra questi debiti.
Ma
intanto finché girano falli girare.
E
quindi?
Quindi
vuoi vedere che ci tocca diventare fascisti.
No,
perché se questo è il trend e quando ce li leviamo più di torno.
Ma
allora tanto meglio, forse ci conviene.
Combattenti,
soprattutto di mare.
Si
parte alla conquista del Mediterraneo.
Tanto
per cominciare e in barba a turchi, russi, franchi e non so quali altri
occupazionisti abusivi.
Il
mare nostrum è nostrum.
Faccetta
abbronzata, se non proprio nera.
A
cominciare da quella storia della zona esclusiva di competenza.
E
vi sgancio pure due link, che secondo me non tutti lo sanno.
https://www.limesonline.com/cartaceo/algeri-alle-porte
E
allora meno male che ci sono gli economi fascisti.
Io
di italiana in Algeri non ci mando mica una donna nell’harem.
Io torno egemone.
Io
ci mando la portaerei ammiraglia della nostra flotta.
La
Cavour.
E
mi ripiglio quell’enorme lembo di mare, che questi malandrini di algerini hanno
dichiarato da tempo essere loro fino a su, su, su.
Fino
addirittura a Cagliari.
O
addio Sardegna bella, o dolce terra mia.
E
così finalmente potremmo riappropriarci di tutte le alici in medio terrarum.
Tenere
in vita i tonni pinna gialla di Sicilia alla faccia dei voraci predatori pescherecci giapponesi.
E
tornare a mangiare e esportare alici crude marinate.
Senza
sesamo, senza rucola.
Senza
condizionatori.
Alla
faccia di tutti i decadenti susciasusci.
Kalimmudda
ipsum dixit
L'italiana in Algeri - Rossini ouverture
L'italiana in Algeri - Wikipedia
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