giovedì 13 luglio 2023

2023 07 13 – Ciao a tutti

 2023 07 13 – Ciao a tutti

 

Per www.parolebuone.org su www.shareradio.it. Ciao

 

Ma como se ciamava quando uno dice un singolare ma intende i plurale?

Ciao a te.

Ciao a voi.

Ciao a tutti.

E porchè s’è en veneto?

Oh ciò.

Oh cià.

Oh cià, ooh.

Non son mica solo vocali.

Ci sono tante mute.

Acca cazzo servono, poi.

Era meglio la kappa.

Gutturale del ka primo dittongo.

In questa stagione di cappa.

Che uno se può meglio che scappa.

Alle onde.

Sull’onda della cresta che non affonda.

E’ finita una stagione.

Commiato e introduzione.

Ci vediamo alla stazione.

La stazione di una canzone.

Ma non subito.

Ci siamo lasciati con l’omosessualità della gradualità.

Sarebbe bello trovare un filo conduttore.

Per ritrovarsi tra i minotauri delle parole buone.

Insomma, sarebbe bello non perdere il filo logico.

Che pur se latente ce lo rende divertente.

E allora la canzone.

Ma non ancora.

Il bello delle parole è spesso la loro storia dalle origini.

Ciao.

Interiezione e sostantivo.

Voce di origine veneta.

Oh ciò.

Da sciao,

Sciavo.

Propriamente : «(sono vostro) schiavo»

Forma di saluto amichevole, un tempo frequente soprattutto nell'Italia settentrionale, ora di uso internazionale.

E’ pure bisessuale.

Vale sia al momento dell'incontro che a quello della separazione.

Un po’ come hello.

Ma anche no.

Qui da noi c’è tanta più crusca.

Che fa bene all’intestino.

La facciò breve.

E faccio parlare la canzone.

Ricordandovi la gradualità dell’omosessualità della preultima puntà. Ta.

Ciao a te.

Ciao a tu.

Ciao a tutti.

E ai tuoi figli finocchi.

Con affetto parlando.

 

Kalimmudda ipsum dixit

Ciao a te : e a tuo figlio finocchio

 

Ndr : chissà se qualcuno sa come gli è venuto. Ciò

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